Punta dei Camosci o Battelmatthorn (3044 m.) da Morasco
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Dopo avere letto alcune relazioni, chiesto lumi a chi ci ha preceduto sulla cima e un infruttuoso tentativo poco convinto, naufragato causa maltempo...è giunto il momento di sferrare l’attacco a questa vetta che in questi ultimi due anni ha occupato una parte dei miei pensieri escursionistici.
La località di partenza è la stessa di domenica scorsa, cambiano invece radicalmente le condizioni ambientali…dalla torrida settimana trascorsa, questa mattina a Morasco ad attenderci un fortissimo vento gelido con temperatura di 5°, con noi il mitico Beppe.
Ancora increduli della situazione, percorriamo il sentiero che sale all’alpe Battelmatt dove si produce la famosa e costosa fontina, attraversiamo così tutta la piana fino alla testata della valle, nessuno di noi apre bocca tutti assorti nei propri pensieri, probabilmente lo stesso: “arriveremo in cima con queste condizioni?”, affrontiamo quindi la salita al p.so del Gries.
Poco prima dello scollinamento calpestiamo neve fresca, il terreno a tratti è ghiacciato…giunti al colle il miracolo, Eolo non ha gradito la nostra compagnia e ci ha abbandonati.
Ora la progressione diventa un piacere con il sole che inizia a scaldare, arriviamo così all’attacco della cresta contrassegnata da un grosso ometto, ora ci spostiamo sul versante sud/est della P.ta dei Camosci, finalmente da questa prospettiva si può vedere il tratto finale, grazie alla sua esposizione la neve si è sciolta rendendoci sicura la salita che incredibilmente affrontiamo ancora su traccia ben marcata.
A 100 m dalla cima affrontiamo il tratto chiave dell’escursione di cui ho sentito tanto parlare, che consiste in un traverso pianeggiante lungo 90 m. piuttosto esposto, in questo punto una scivolata potrebbe costare cara, lo affrontiamo con dovuta cautela evitando delle chiazze di neve.
Dal punto cruciale in pochi minuti siamo in cima; grazie anche alla giornata tersa il panorama è incredibile, foto a volontà.
In discesa incontriamo escursionisti che stanno salendo con cui scambiamo qualche battuta, ed arriviamo al punto quotato 2672 m. (C.N.S.) dove inizia la discesa al piano dei Camosci su quello che rimane del sentiero Ernesto Castiglioni che collegava il rif. Maria Luisa con il rif. Città di Busto.
In due tratti di discesa notiamo delle precarie cordine metalliche che a mio parere è meglio non attaccarsi sono dell’idea che questi tratti attrezzati se non viene fatta manutenzione sarebbe meglio toglierli, potrebbero creare grossi problemi a chi si affida incautamente.
Raggiunta la piana con breve risalita andiamo a trovare l’amico Marco al rif. Città di Busto per poi scendere all’alpe Battelmatt e rientrare a Morasco.
Stupenda escursione!
Dati tecnici escursione: Dislivello effettivo 1250 m.
Sviluppo planimetrico 13,5 Km.
Descrizione dettagliata itinerario:http://www.gulliver.it/itinerario/52494/
La località di partenza è la stessa di domenica scorsa, cambiano invece radicalmente le condizioni ambientali…dalla torrida settimana trascorsa, questa mattina a Morasco ad attenderci un fortissimo vento gelido con temperatura di 5°, con noi il mitico Beppe.
Ancora increduli della situazione, percorriamo il sentiero che sale all’alpe Battelmatt dove si produce la famosa e costosa fontina, attraversiamo così tutta la piana fino alla testata della valle, nessuno di noi apre bocca tutti assorti nei propri pensieri, probabilmente lo stesso: “arriveremo in cima con queste condizioni?”, affrontiamo quindi la salita al p.so del Gries.
Poco prima dello scollinamento calpestiamo neve fresca, il terreno a tratti è ghiacciato…giunti al colle il miracolo, Eolo non ha gradito la nostra compagnia e ci ha abbandonati.
Ora la progressione diventa un piacere con il sole che inizia a scaldare, arriviamo così all’attacco della cresta contrassegnata da un grosso ometto, ora ci spostiamo sul versante sud/est della P.ta dei Camosci, finalmente da questa prospettiva si può vedere il tratto finale, grazie alla sua esposizione la neve si è sciolta rendendoci sicura la salita che incredibilmente affrontiamo ancora su traccia ben marcata.
A 100 m dalla cima affrontiamo il tratto chiave dell’escursione di cui ho sentito tanto parlare, che consiste in un traverso pianeggiante lungo 90 m. piuttosto esposto, in questo punto una scivolata potrebbe costare cara, lo affrontiamo con dovuta cautela evitando delle chiazze di neve.
Dal punto cruciale in pochi minuti siamo in cima; grazie anche alla giornata tersa il panorama è incredibile, foto a volontà.
In discesa incontriamo escursionisti che stanno salendo con cui scambiamo qualche battuta, ed arriviamo al punto quotato 2672 m. (C.N.S.) dove inizia la discesa al piano dei Camosci su quello che rimane del sentiero Ernesto Castiglioni che collegava il rif. Maria Luisa con il rif. Città di Busto.
In due tratti di discesa notiamo delle precarie cordine metalliche che a mio parere è meglio non attaccarsi sono dell’idea che questi tratti attrezzati se non viene fatta manutenzione sarebbe meglio toglierli, potrebbero creare grossi problemi a chi si affida incautamente.
Raggiunta la piana con breve risalita andiamo a trovare l’amico Marco al rif. Città di Busto per poi scendere all’alpe Battelmatt e rientrare a Morasco.
Stupenda escursione!
Dati tecnici escursione: Dislivello effettivo 1250 m.
Sviluppo planimetrico 13,5 Km.
Descrizione dettagliata itinerario:http://www.gulliver.it/itinerario/52494/
Tourengänger:
adrimiglio

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