Petit Vélan (3222 m)
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Studiai il Petit Vélan già due anni fa.. dalla cabane Valsorey, dall’altra parte della valle, cercai di osservare la cresta, che il Brandt dà come F. Nessuna relazione su HIKR anche per questa cima. Si va !
Il Petit Vélan presenta due cime ben distinte, di cui quella a SSE è la più elevata. Dalla cima NW, dice il Brandt, una cresta “abbastanza stretta” porta alla cima principale. Quindi, parto con l’idea di fare la cima NW e, se me la sento, di provare la SSE. Porto con me imbrago, una mezza corda da 30 metri e qualche cordino e fettuccia. Se la cresta è davvero stretta, voglio avere qualcosa con cui assicurarmi in solitaria.
Parto regolare, direzione cabane Vélan. Conosco bene il sentiero. Sempre affascinante l’architettura moderna di questa capanna che si staglia come una nave in un mare di pietra e di ghiacci.. Una volta arrivato, mi fermo un attimo. La capannara mi rivolge la parola, mi chiede dove vado.. Petit Vélan, le rispondo. Lei mi spiega la via che devo seguire, il tratto di cresta che devo evitare ed il punto in cui devo attaccarla.. Poi mi chiede da dove arrivo e mi dice “ma sei venuto da Milano per fare il Petit Vélan ?!”. Ah, no, le dico io, sono in vacanza in Vallese per tre settimane, ad Hérémence !
Lascio giù i bastoncini e parto. Per un po’ seguo gli ometti, come mi ha descritto, poi li perdo e proseguo in diagonale puntando a quella che credo essere la vetta (stupidamente mi accorgo di non aver caricato sul GPS la cartina dove mi trovo). Salgo lentamente.. nessuna difficoltà particolare, ma sono comunque su un versante un po’ instabile.. Arrivo in cresta attorno ai 3000 e proseguo.. Senza accorgermene, punto direttamente alla cima SSE, senza passare dalla NW. Arrivo ad una quindicina di metri dalla vetta. Sulla destra, va giù di brutto. OK, è il momento di mettere in pratica la tecnica di autoassicurazione che mi sono inventato e che ho provato una volta, per esercizio. Svolgo la corda. La vincolo ad un capo ad uno spuntone. Mi lego all’imbrago con un prüssik sulla corda e lo faccio scorrere man mano che mi sposto in avanti. Procedo verso la vetta, stando a destra della cresta e facendo passare la corda dietro gli spuntoni, sulla sinistra. A metà strada, metto un anello con un moschettone. In caso di caduta, scivolerei lungo il versante ed il prüssik bloccherebbe.
Non c’è niente di più alto, oltre. Sono in vetta !! Euforico per il modo con cui l’ho raggiunta e per l’aver fatto un’altra “prima” di HIKR ! Il secondo 3000 di quest’estate in Vallese..
Scendo recuperando la corda, poi passo dalla vetta NW, che porta il segnale trigonometrico e dove incontro una famiglia, con un bambino e due ragazzini. Ci facciamo i complimenti, una breve pausa e poi scendo alla capanna. La capannara mi chiede come è stata. Racconto a lei ed il suo socio che non sono riuscito a seguire la via che mi aveva indicato, ma che sono arrivato fino alla vetta principale, mettendo giù una corda fissa. È prestissimo. Mi fermo a mangiare un piatto di rösti e a bere una weiss, per festeggiare. Alla prossima !

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