Cabane du Vélan CAS (2642 m)
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Dopo un “aperitivo” ieri con la Cabane de Moiry, oggi punto alla Cabane du Vélan, che aveva già colpito la mia attenzione prima di partire per il Vallese per la sua architettura avveniristica che ricorda una nave (in realtà, allora, credevo erroneamente che fosse stata costruita negli anni ’40, mentre a quell’epoca risale, sì, la costruzione della capanna che, però, fu colpita da un incendio nel 1991 e ricostruita due anni più tardi, su progetto dell’architetto Michel Troillet).
Raggiungo Bourg-Saint-Pierre, poi di lì, sempre in macchina, seguo una stradina asfaltata che permette di guadagnare un centinaio di metri. Parcheggio nei pressi della curva a quota 1762 e parto. Subito ho un po’ di difficoltà a portarmi sul sentiero, che raggiungo nei pressi di Cordonna. Di lì è una salita che ricordo caldissima. Ad un certo punto la sagoma inconfondibile della Cabane du Vélan si vede stagliarsi sulla morena sopra di me.
Arrivato in capanna, ne ammiro l’architettura, compro una fetta di torta, sto un po’ sulla panoramica terrazza.. ci sono dei ragazzi alpinisti francesi, osservo quello che mangiano e la loro attrezzatura..
Scendo a rotta di collo, e sono alla macchina !
Il mio primo incontro, senza saperlo, con quella che sarebbe diventata una delle montagne per me “simbolo” : il Grand Combin. Più tardi lo ammirerò, misterioso, dalla Cabane de Chanrion, poi, glaciale, dalla Cabane Panossière e infine, roccioso e imponente, dalla Tête Blanche.

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