Tentativo all'Obergabelhorn
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Ero indeciso se scrivere o meno questo report.
Non tanto per il fatto che abbiamo dovuto abbandonare la salita per le non buone condizioni della montagna e siamo tornati a casa con la coda tra le gambe.
Ma per questo:
la sera prima al rifugio Rothorn scambiamo due chiacchere con un gruppetto di 5 torinesi, intenzionati a salire sullo Zinalrothorn e ci confrontiamo sulle possibili condizioni delle vie dopo la recente nevicata.
Al mattino della domenica, ci salutiamo e ognuno inizia la propria salita.
Noi torniamo presto al rifugio e scendiamo a Zermatt e quindi non li incrociamo più.
Mentre scendiamo, vediamo un sacco di gente che sale al rifugio. Vedendoci con picozza e caschetto sullo zaino, in molti ci fermano per avere informazioni su cosa abbiamo fatto e sulle condizioni. Spieghiamo ciò che abbiamo fatto e visto e scendiamo a valle.
Nei giorni seguenti a casa, provo a fare una ricerca su internet per capire se qualcuno è riuscito a salire in vetta nei giorni successivi ... clicco e ... boom:
"notizia: muore alpinista italiana impegnata sullo Zinalrothorn"
Rimango un bel po' sconcertato, approfondisco e capisco che sicuramente è una delle due donne conosciute il sabato al rifugio. Rimango avvilito.
Ora, non ho scritto questo report per fare un saggio sui pericoli della montagna o cose del genere: assolutamente no!
Volevo semplicemente esprimere le mie condoglianze al resto del gruppetto dei torinesi, anche perchè in qualche modo questa tragedia ha toccato anche me.
Chissà che magari, prima o poi, qualcuno di loro possa leggere queste poche righe e ricevere il mio pensiero.
Non tanto per il fatto che abbiamo dovuto abbandonare la salita per le non buone condizioni della montagna e siamo tornati a casa con la coda tra le gambe.
Ma per questo:
la sera prima al rifugio Rothorn scambiamo due chiacchere con un gruppetto di 5 torinesi, intenzionati a salire sullo Zinalrothorn e ci confrontiamo sulle possibili condizioni delle vie dopo la recente nevicata.
Al mattino della domenica, ci salutiamo e ognuno inizia la propria salita.
Noi torniamo presto al rifugio e scendiamo a Zermatt e quindi non li incrociamo più.
Mentre scendiamo, vediamo un sacco di gente che sale al rifugio. Vedendoci con picozza e caschetto sullo zaino, in molti ci fermano per avere informazioni su cosa abbiamo fatto e sulle condizioni. Spieghiamo ciò che abbiamo fatto e visto e scendiamo a valle.
Nei giorni seguenti a casa, provo a fare una ricerca su internet per capire se qualcuno è riuscito a salire in vetta nei giorni successivi ... clicco e ... boom:
"notizia: muore alpinista italiana impegnata sullo Zinalrothorn"
Rimango un bel po' sconcertato, approfondisco e capisco che sicuramente è una delle due donne conosciute il sabato al rifugio. Rimango avvilito.
Ora, non ho scritto questo report per fare un saggio sui pericoli della montagna o cose del genere: assolutamente no!
Volevo semplicemente esprimere le mie condoglianze al resto del gruppetto dei torinesi, anche perchè in qualche modo questa tragedia ha toccato anche me.
Chissà che magari, prima o poi, qualcuno di loro possa leggere queste poche righe e ricevere il mio pensiero.
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (7)