A volte ritornano.....i Tre Pizzi
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Quest'oggi.....l'unico a sentirsi in piena forma sembra essere Daniele.
Io, Mauro e Marica, per un motivo o per l'altro, chi più chi meno....siamo K.O.
La salita ai Tre Pizzi però non ci spaventa, nonostante faccia molto caldo già di prima mattina anche in quota.
L''escursione noi donne la conosciamo già, poichè l'abbiamo percorsa alcune volte negli anni passati e sappiamo che è un percorso piacevole, in una zona a torto poco frequentata....
La partenza è dalle Baite Mezzeno, luogo che è porta d'accesso a vari passi.....Branchino, Marogella, Mezzeno e Gemelli.
La salita si inerpica ripida per circa 200 metri, per poi finire su un bucolico pianoro su cui si trovano un paio di alpeggi e alcuni roccoli che danno il nome a un sentiero alternativo che li costeggia e che noi percorreremo per un tratto in discesa.
Il nostro sguardo spazia sui dintorni e all'orizzonte si stagliano, ben visibili, montagne note come il Menna, l'Arera, la Corna Piana e, dietro la cima delle Galline, si intravede anche la Punta del Farno.
Dal Pianoro si cominciano a vedere i tre suggestivi Pizzi e il sentiero, che ci aveva lasciato "fiatare" per un po', torna a guadagnar pendenza e dopo un'oretta di cammino ci porta ad uno dei tanti "occhi turchini" delle Orobie, il laghetto di Pietra Quadra, dove ci fermiamo per un break refrigerante ai piedi.
In breve arriviamo ai piedi del Pizzo Settentrionale, la cui salita, seppur breve, aggiunge valore alla nostra escursione e, scendendo, decidiamo di raggiungere il Bivacco Tre Pizzi, dove ci fermiamo per la sosta pranzo e per goderci la frescura che a questa quota si fa sentire ed apprezzare.....
A questo punto il cielo si imbroncia.....e noi facciamo "armi e bagagli" e scarrucoliamo verso valle fino ad incontrare il Sentiero dei Roccoli, che percorriamo in un continuo saliscendi, non senza apprezzare la bellezza e la tipicità di queste strutture che nel passato hanno avuto anche importanza dal punto di vista delle tradizioni alimentari delle valli bergamasche e che, nonostante tutto, sopravvivono....adeguandosi alla modernità.
Alcune gocce d'acqua, anche se molto rade, ci fanno allungare il passo anche se la pioggia, per fortuna o sfortuna, non arriva....
Io e Marica siamo particolarmente soddisfatte di questa escursione......da tanto tempo non andavamo in giro insieme a causa di alcune disavventure toccate ad entrambe.
Ce n'est qu'un debout......
Io, Mauro e Marica, per un motivo o per l'altro, chi più chi meno....siamo K.O.
La salita ai Tre Pizzi però non ci spaventa, nonostante faccia molto caldo già di prima mattina anche in quota.
L''escursione noi donne la conosciamo già, poichè l'abbiamo percorsa alcune volte negli anni passati e sappiamo che è un percorso piacevole, in una zona a torto poco frequentata....
La partenza è dalle Baite Mezzeno, luogo che è porta d'accesso a vari passi.....Branchino, Marogella, Mezzeno e Gemelli.
La salita si inerpica ripida per circa 200 metri, per poi finire su un bucolico pianoro su cui si trovano un paio di alpeggi e alcuni roccoli che danno il nome a un sentiero alternativo che li costeggia e che noi percorreremo per un tratto in discesa.
Il nostro sguardo spazia sui dintorni e all'orizzonte si stagliano, ben visibili, montagne note come il Menna, l'Arera, la Corna Piana e, dietro la cima delle Galline, si intravede anche la Punta del Farno.
Dal Pianoro si cominciano a vedere i tre suggestivi Pizzi e il sentiero, che ci aveva lasciato "fiatare" per un po', torna a guadagnar pendenza e dopo un'oretta di cammino ci porta ad uno dei tanti "occhi turchini" delle Orobie, il laghetto di Pietra Quadra, dove ci fermiamo per un break refrigerante ai piedi.
In breve arriviamo ai piedi del Pizzo Settentrionale, la cui salita, seppur breve, aggiunge valore alla nostra escursione e, scendendo, decidiamo di raggiungere il Bivacco Tre Pizzi, dove ci fermiamo per la sosta pranzo e per goderci la frescura che a questa quota si fa sentire ed apprezzare.....
A questo punto il cielo si imbroncia.....e noi facciamo "armi e bagagli" e scarrucoliamo verso valle fino ad incontrare il Sentiero dei Roccoli, che percorriamo in un continuo saliscendi, non senza apprezzare la bellezza e la tipicità di queste strutture che nel passato hanno avuto anche importanza dal punto di vista delle tradizioni alimentari delle valli bergamasche e che, nonostante tutto, sopravvivono....adeguandosi alla modernità.
Alcune gocce d'acqua, anche se molto rade, ci fanno allungare il passo anche se la pioggia, per fortuna o sfortuna, non arriva....
Io e Marica siamo particolarmente soddisfatte di questa escursione......da tanto tempo non andavamo in giro insieme a causa di alcune disavventure toccate ad entrambe.
Ce n'est qu'un debout......
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