Monte Malfa, I Tre Pizzi (Cima Nord), Monte Pietra Quadra
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Oggi dopo un bel po' di tempo torno in giro con Vincenzo e Alessio, provo quindi a studiare un giro un po' più "stuzzichevole". Partiamo dalle Baite di Mezzeno nonostante le nebbie e il leggero nevischio, come sempre fiduciosi delle aperture previste dal meteo.
Fin da subito si intuisce che la giornata non sarà semplice, considerando che già a pochi metri dalla macchina troviamo terreno gelato e scivoloso ma siamo anche attrezzati per bene, procediamo quindi per un buon tratto lungo il Sentiero dei Roccoli per poi deviare su una viscida pietraia verso la nostra prima meta ... la cazzuta cima del Monta Malfa ... che riusciamo a raggiungere solo con un discreto ravano. Nel tentativo di trovare un'altra via di discesa ci infiliamo di un boschetto malefico che ci vede costretti a camminare sui tronchetti per poter progredire, sospesi a più di un metro da terra, sfruttando la flessione dei rami per scendere pian piano. Una caduta qui in mezzo comporterebbe un discreto lavoro di "disincastro" per poterne uscire. Fortunatamente il tratto da percorrere non è lunghissimo e ne veniamo fuori comunque sorridenti.
Nel frattempo le nebbie persistono intorno a noi ...
Seguiamo la dorsale, transitando dalla non-cima del Monte Mencucca per poi scoprire che la nostra discesa prosegue in un infido e ripido canalino attrezzato con un cavo sottilissimo (quindi difficile ... se non impossibile ... riuscire a tenersi in caso di scivolata). Il nevischio nel canalino e il terreno gelato ci fanno dubitare che si possa proseguire ma pian pianino e con moltissima cautela ci proviamo, riuscendo a scendere questo tratto ... da sconsigliare in queste condizioni.
Nel frattempo le aperture previste ... non si vedono ...
Con un sentiero normale ora puntiamo alla vetta principale dei Tre Pizzi, quella nord, considerato che le altre due vette non sembrano abbordabili solo con un'ottica escursionistica ... almeno è quello che ci sembrava guardando le ripide pareti di fronte a noi. Scesi dalla vetta e tornati brevemente sui nostri passi imbocchiamo il sentiero per la Pietra Quadra che troviamo abbastanza ben percorribile nonostante ci sia neve dura nella parte alta, ma qui una vecchia traccia sulla neve ci facilità la salita.
Ovviamente di aperture oggi neanche a parlarne ...
Raggiunta la cima proseguiamo in direzione del Monte Spondone ma ben presto dobbiamo ammettere che i ripidi pratoni, oggi gelati e con del nevischio, sono davvero troppo insidiosi ed inoltre di questo passo (300 metri lineari in circa 20 minuti) arriveremo a destinazione davvero troppo tardi. Decidiamo quindi di fare dietro front e scesi nuovamente al Lago di Pietra Quadra, imbocchiamo un sentiero che ci riporta senza problemi alla Baita di Monte Campo e da qui nuovamente alle Baite di Mezzeno.
Fin da subito si intuisce che la giornata non sarà semplice, considerando che già a pochi metri dalla macchina troviamo terreno gelato e scivoloso ma siamo anche attrezzati per bene, procediamo quindi per un buon tratto lungo il Sentiero dei Roccoli per poi deviare su una viscida pietraia verso la nostra prima meta ... la cazzuta cima del Monta Malfa ... che riusciamo a raggiungere solo con un discreto ravano. Nel tentativo di trovare un'altra via di discesa ci infiliamo di un boschetto malefico che ci vede costretti a camminare sui tronchetti per poter progredire, sospesi a più di un metro da terra, sfruttando la flessione dei rami per scendere pian piano. Una caduta qui in mezzo comporterebbe un discreto lavoro di "disincastro" per poterne uscire. Fortunatamente il tratto da percorrere non è lunghissimo e ne veniamo fuori comunque sorridenti.
Nel frattempo le nebbie persistono intorno a noi ...
Seguiamo la dorsale, transitando dalla non-cima del Monte Mencucca per poi scoprire che la nostra discesa prosegue in un infido e ripido canalino attrezzato con un cavo sottilissimo (quindi difficile ... se non impossibile ... riuscire a tenersi in caso di scivolata). Il nevischio nel canalino e il terreno gelato ci fanno dubitare che si possa proseguire ma pian pianino e con moltissima cautela ci proviamo, riuscendo a scendere questo tratto ... da sconsigliare in queste condizioni.
Nel frattempo le aperture previste ... non si vedono ...
Con un sentiero normale ora puntiamo alla vetta principale dei Tre Pizzi, quella nord, considerato che le altre due vette non sembrano abbordabili solo con un'ottica escursionistica ... almeno è quello che ci sembrava guardando le ripide pareti di fronte a noi. Scesi dalla vetta e tornati brevemente sui nostri passi imbocchiamo il sentiero per la Pietra Quadra che troviamo abbastanza ben percorribile nonostante ci sia neve dura nella parte alta, ma qui una vecchia traccia sulla neve ci facilità la salita.
Ovviamente di aperture oggi neanche a parlarne ...
Raggiunta la cima proseguiamo in direzione del Monte Spondone ma ben presto dobbiamo ammettere che i ripidi pratoni, oggi gelati e con del nevischio, sono davvero troppo insidiosi ed inoltre di questo passo (300 metri lineari in circa 20 minuti) arriveremo a destinazione davvero troppo tardi. Decidiamo quindi di fare dietro front e scesi nuovamente al Lago di Pietra Quadra, imbocchiamo un sentiero che ci riporta senza problemi alla Baita di Monte Campo e da qui nuovamente alle Baite di Mezzeno.
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (8)