"Caldo" anello al Gesero.
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Arrivato il caldo bestiale... molte idee (confuse) come sempre...
L'unica cosa saggia da fare è partire già "alti" per evitare di morire di caldo e afa da valle. L'itinerario a noi più prossimo con queste caratteristiche è quello che si protende in zona Gesero. Si può comunque camminare lungamente e macinare un discreto dislivello senza ammazzarsi di fatica: il progetto prevede almeno quattro cime, ma ci rendiamo presto conto che il progetto non è fattibile in un solo fiato, tenendone una da fare per il ritorno.
Dall'Alpe Cadinello oltre a noi, partono due altri escursionisti di Roveredo (ma direi decisamente alpinisti) decisi e baldanzosi con zaini al piombo, corde e piccozze, pronti a ogni eventualità: il loro passo è travolgente e ci lasciano presto indietro. Percorreranno la difficile cresta di collegamento tra Corno di Gesero e Cima delle Cicogne, protendendosi ben oltre la Marmontana, fino al Mater di Torresella. Li rincontreremo in auto sotto i Monti di Laura, mentre risalivano a recuperare l'auto: si erano difatti organizzati il lungo e impegnativo giro con due automezzi... complimenti davvero.
Quanto a noi... senza problemi arriviamo al Corno di Gesero con bellissimo e suggestivo percorso di cresta (prima volta per me ed Ale su questa cima), poi sapendo che la Cima delle Cicogne per cresta è assai difficile siamo costretti a proseguire scendendo all'Alpe Albion, e quindi traversare lungamente sotto la Cima delle Cicogne puntando al versante settentrionale della Cima di Cugn, raggiunta facilmente (questo è un "bis" per entrambi). Dalla Cima di Cugn alla Marmontana (prima volta per me) è poco più di una passeggiata... ma il caldo, l'afa, i moscerini rendono tutto poco sopportabile. Tuttavia proseguiamo con l'intenzione di raggiungere anche il Mater di Torresella, prolungando la permanenza in cresta sino alla Bocchetta Stazzona, mentre da un po' ci si è aperta una bellissima visuale sui due bei laghetti della Boga. Intanto le nubi iniziano a posarsi proprio sulla cima che intendiamo raggiungere, ancora lunga e - sembrerebbe - non banalissima. Dalla bocchetta proseguiamo un po' per cresta, un po' sotto, ma ci rendiamo presto conto che le scomode tracce ci rallentano troppo il passo: oltretutto la visibilità sul percorso (e le eventuali difficoltà) è assolutamente nulla. Decidiamo pertanto di tornare indietro, riserbandoci questa cima per il futuro, magari abbinandola alla Gana Rosa e alla Punta di Valstorna.
Ci accontentiamo, dunque, di scendere ai due laghetti, mangiare e farci un bagnetto ristoratore... quando ce vò, ce vò, specie con questo caldo asfissiante e capace di "fiaccare" ogni velleità.
Intanto le nubi iniziano ad addensarsi e risaliamo alla Bocchetta Stazzona, proseguendo a mezzacosta sino al Rifugio San Jorio (ancora chiuso), da cui si traversa ancora lungamente sino al passo omonimo e poi in direzione di Biscia - dove non a caso incontriamo una vipera - e della Capanna Gesero (pure chiusa): le nubi si sono trasformate in pioggia, ma durera pochi minuti, rinfrescando l'aria quel tanto che basta per permetterci di giungere all'auto un po' più freschi. Ovviamente anche la Cima delle Cicogne è rinviata.
Bel giro, guastato un po' dalla calura, ma posti davvero magnifici.
froloccone
Oggi,per quanto mi riguarda,la forma fisica non era al top!!!! Il caldo asfissiante,nonostante fossimo spesso oltre i 2000m,non ci ha dato tregua e il bagno nei Laghi della Boga è stato un regalo della natura!!! Bel giro comunque e complimenti(se leggeranno) ai due alpinisti che hanno percorso tutto il "filo" dal Gesero alla Torresella;due alpinisti con passo più che sicuro e rapidissimo.
L'unica cosa saggia da fare è partire già "alti" per evitare di morire di caldo e afa da valle. L'itinerario a noi più prossimo con queste caratteristiche è quello che si protende in zona Gesero. Si può comunque camminare lungamente e macinare un discreto dislivello senza ammazzarsi di fatica: il progetto prevede almeno quattro cime, ma ci rendiamo presto conto che il progetto non è fattibile in un solo fiato, tenendone una da fare per il ritorno.
Dall'Alpe Cadinello oltre a noi, partono due altri escursionisti di Roveredo (ma direi decisamente alpinisti) decisi e baldanzosi con zaini al piombo, corde e piccozze, pronti a ogni eventualità: il loro passo è travolgente e ci lasciano presto indietro. Percorreranno la difficile cresta di collegamento tra Corno di Gesero e Cima delle Cicogne, protendendosi ben oltre la Marmontana, fino al Mater di Torresella. Li rincontreremo in auto sotto i Monti di Laura, mentre risalivano a recuperare l'auto: si erano difatti organizzati il lungo e impegnativo giro con due automezzi... complimenti davvero.
Quanto a noi... senza problemi arriviamo al Corno di Gesero con bellissimo e suggestivo percorso di cresta (prima volta per me ed Ale su questa cima), poi sapendo che la Cima delle Cicogne per cresta è assai difficile siamo costretti a proseguire scendendo all'Alpe Albion, e quindi traversare lungamente sotto la Cima delle Cicogne puntando al versante settentrionale della Cima di Cugn, raggiunta facilmente (questo è un "bis" per entrambi). Dalla Cima di Cugn alla Marmontana (prima volta per me) è poco più di una passeggiata... ma il caldo, l'afa, i moscerini rendono tutto poco sopportabile. Tuttavia proseguiamo con l'intenzione di raggiungere anche il Mater di Torresella, prolungando la permanenza in cresta sino alla Bocchetta Stazzona, mentre da un po' ci si è aperta una bellissima visuale sui due bei laghetti della Boga. Intanto le nubi iniziano a posarsi proprio sulla cima che intendiamo raggiungere, ancora lunga e - sembrerebbe - non banalissima. Dalla bocchetta proseguiamo un po' per cresta, un po' sotto, ma ci rendiamo presto conto che le scomode tracce ci rallentano troppo il passo: oltretutto la visibilità sul percorso (e le eventuali difficoltà) è assolutamente nulla. Decidiamo pertanto di tornare indietro, riserbandoci questa cima per il futuro, magari abbinandola alla Gana Rosa e alla Punta di Valstorna.
Ci accontentiamo, dunque, di scendere ai due laghetti, mangiare e farci un bagnetto ristoratore... quando ce vò, ce vò, specie con questo caldo asfissiante e capace di "fiaccare" ogni velleità.
Intanto le nubi iniziano ad addensarsi e risaliamo alla Bocchetta Stazzona, proseguendo a mezzacosta sino al Rifugio San Jorio (ancora chiuso), da cui si traversa ancora lungamente sino al passo omonimo e poi in direzione di Biscia - dove non a caso incontriamo una vipera - e della Capanna Gesero (pure chiusa): le nubi si sono trasformate in pioggia, ma durera pochi minuti, rinfrescando l'aria quel tanto che basta per permetterci di giungere all'auto un po' più freschi. Ovviamente anche la Cima delle Cicogne è rinviata.
Bel giro, guastato un po' dalla calura, ma posti davvero magnifici.

Oggi,per quanto mi riguarda,la forma fisica non era al top!!!! Il caldo asfissiante,nonostante fossimo spesso oltre i 2000m,non ci ha dato tregua e il bagno nei Laghi della Boga è stato un regalo della natura!!! Bel giro comunque e complimenti(se leggeranno) ai due alpinisti che hanno percorso tutto il "filo" dal Gesero alla Torresella;due alpinisti con passo più che sicuro e rapidissimo.
Tourengänger:
Poncione,
froloccone


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