Laghi di Roggio - Marmontana
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Da Roveredo imbocchiamo la tortuosa strada che porta all'alpe Cadinello. Parcheggiamo allo spiazzo all'imbocco della galleria che supera Cadolcia e porta all'alpe Cadinello a quota 1828. Il sentiero che scegliamo parte subito alla sinistra della galleria. In breve si aggira il monte Cadolcia e si arriva ai pascoli dell'alpe. Ci manteniamo sul versante nord-est senza scendere alle baite proseguendo lungo una bella mulattiera (sui segnavia compare la dicitura Strada Maria Teresa) ormai completamente integrata nell'ambiente circostante. La mulattiera prosegue per un lungo tratto mezza costa attraversando un bosco rado di Larice. Dall'alto vediamo l'alpe di Cadin a 1722, aggiriamo il motto della Croce infine arriviamo all'alpe d'Albion a 1890 dove c'è una cappella ed un minuscolo rifugio, molto spartano ma comunque ben tenuto.
Dall'alpe si scende brevemente per attraversare un torrente e si prosegue ancora praticamente senza salire fino al mot Paleta a 1914 con ampi panorami sulla val Calanca.
La mulattiera prosegue in un ambiente più selvaggio, i Larici si diradano ulteriormente lasciando il posto ad una vegetazione arbustiva. Il percorso prosegue ora in leggera salita verso la Cima di Cugn ed il Rifugio Cima di Cugn (rinominato di recente in rifugio delle Aquile) a 2194 che raggiungiamo in 1h e 45m.
Valicando la cresta il panorama cambia completamente e si apre su ampi pascoli e sui monti che cingono il Lario.
Dal rifugio proseguiamo in cresta verso la cima del Marmontana sfruttando un traccia non segnalata. Il percorso è agevole e in breve raggiungiamo la vetta a 2316 m. La vista verso ovest e sul piano di Magadino con il Ticino che affluisce nel lago Maggiore ad est analogamente si vede Pian di Spagna con l'Adda che entra nel lago di Como
Sempre proseguendo in cresta scendiamo verso la bocchetta del Lago (o di Stazzona) e ammiriamo dall'alto i due laghi di Roggio. Dalla bocchetta la discesa diventa più ripida. Incontriamo i segnavia recentemente riverniciati dell'alta via del Lario.
Sosta piacevole ai laghi, dove il sole è arrivato da poco. Il più piccolo è coperto da una sottile lastra di ghiaccio.
Dopo le foto torniamo a risalire verso la bocchetta di Stazzona e ci dirigiamo verso il passo San Jorio, questa volta seguendo il sentiero.
Prima del passo si arriva al rifugio e poco oltre ad una cappella oratorio, testimonianza dell'antica importanza del passo come via di comunicazione, dove ci fermiamo per mangiare.
Ultimo tratto dell'escursione seguendo il sentiero mezza costa che sovrasta la valle Morobbia ed aggira cima delle Cicogne e Corno di Gesero. Arriviamo a Biscia dove potremmo proseguire in cresta e raggiungere l'Alpe Cadinello passando per la vetta di Cicogne e Corno di Gesero. Ma manca il tempo e ci accontentiamo di scendere alla capanna Gesero e di chiudere l'anello sulla strada che la congiunge all'Alpe di Cadinello.
In definitiva una escursione appagante dal punto di vista panoramico, molto godibile e variegata, certamente poco impegnativa.
Alla fine della giornata, tra i vari sali scendi, si totalizzano un discreto dislivello, vicino ai 1400 m. ed uno sviluppo di più di 16 km. Però le pendenze sempre moderate fanno si che quasi non ci si accorge di aver camminato parecchio.

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