Alpe Cortenero Valle Anzasca
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Le previsioni meteo ballerine mi fanno optare per un'escursione "no cima" in una valle che non frequento molto.Attraversiamo Mondelli con la sua caratteristica "Casa degli specchi"
https://vorreispiegarviohdio.wordpress.com/tag/casa-degli-specchi/
Al bivio seguiamo a destra sul sentiero B24 che si inoltra in un bel bosco di faggi, per lasciare poi il posto salendo di quota a dei bellissimi larici.Raggiungiamo l'alpe Motto(1548m) e sempre su facile sentiero anche l'alpe Colla(2001m),posta in una bella posizione panoramica,anche se oggi le nuvole coprono la visuale.Ora ci dirigiamo verso destra, con un lungo traverso e superando alcuni piccoli guadi raggiungiamo l'alpe Cortenero(2036m) che avvolta da alcune nuvole ha l'aspetto un po inquietante.Dopo una visita al bivacco ritorniamo all'alpe Colla per la sosta pranzo.Al ritorno abbiamo deviato a destra su un sentierino non segnalato che parte in corrispondenza di un masso, dove ho messo un ometto segnaletico.Questo sentiero ci permette di raggiungere l'alpe Cortevecchio(1478m) dove ritroviamo i segnavia.Teniamo la sinistra in discesa e prima di arrivare a Mondelli facciamo una piccola deviazione e andiamo a vedere la la bellissima cascata sul rio Mondelli.

Nonostante la variabilità del tempo, l'escursione è stata soddisfacente lasciando senz'altro un segno nella mia memoria . Lo sguardo si è concentrato a forza sulla vicinanza, gli orizzonti non erano esplorabili..cumuli di nuvole bianche vagavano veloci da una parte all'altra incanalandosi nelle valli come dentro camini.. in agguato il timore di esserne avvolta e scomparire allo sguardo di chi mi stava a distanza di pochi metri... La montagna in questi casi un pò mi inquieta. A completare il quadro, a metà del traverso l' apparizione delle baite dell'Alpe Cortenera..quasi spettrale fra passaggi di nubi fumanti, ma anche rassicurante: la nostra meta. Quando arriviamo, il grigio delle pietre è interrotto solo dal biondo del legno delle porte, restauri recenti sono visibili e testimoniano la cura che l'uomo ancora oggi può avere per mantenere vivo il ricordo di culture ormai lontane, in cui la sintonia con il territorio era l'unica condizione per la sopravvivenza.. è proprio il caso di ricordare come la necessità possa aguzzare l'ingegno! Al ritorno una nota va alle spettacolari cascate sul rio Mondelli, che non ho potuto "assaporare" a dovere con il classico bagno di rito, visto l'incombere del rischio pioggia..ma senz'altro l'appuntamento è solo rimandato!
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