Bric del Frate
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Giunti al bivio Genova-Ventimiglia ci chiediamo: “Ma le montagne dove sono finite?” Va bene che non sono dei colossi ma sono proprio sparite!
Prendiamo per Ventimiglia tanto Andora è da quella parte speriamo di trovare qualcosa da fare prima di arrivarci!
Ma mano che ci spostiamo il tempo sembra migliorare, almeno sul mare, l’interno rimane nella nebbia.
Usciamo a Finale, ripeteremo con delle varianti la traversata fatta qualche anno fa.
Dopo aver posteggiato nell’incredibile ampio posteggio gratuito, nei pressi del torrente Porra, andiamo alla stazione dei treni. Treno perso per pochi minuti il prossimo nel pomeriggio, quando si dice lasciate a casa la macchina e utilizzate i mezzi!
Il pullman dovrebbe esserci ma essendo oggi Superfestivo ci dicono, non è detto che passi. Attendiamo fiduciosi le 8.10 e puntuale arriva!
Giro focaccia, ne ricordavamo una al formaggio veramente super. Archiviata nello zaino partiamo con il Sentiero Natura. Umidità a mille ma almeno abbiamo il sole.
Raggiungiamo la Chiesa di San Martino dove una cartina dell’Ente del Turismo illustra vari percorsi. Proseguiamo con il Sentiero Geologico e andiamo a vedere il Dolmen megalitico datato III-II secolo AC.
Il sentiero prosegue ma termina su una strada asfaltata per cui torniamo sui nostri passi e per una delle innumerevoli tracce di bikers cerchiamo di andare a intercettare il sentiero per scendere a Finalborgo. Ne incrociamo uno che sembra promettere bene ma, comincia a girare in tondo con vari sali scendi. Mi sa che stiamo seguendo un sentiero di climbers e stiamo aggirando le Rocce di Orera. Poco prima di averne fatto il periplo incrociamo il sentiero che cercavamo e ripidamente raggiungiamo la statale. Puntiamo quindi a Finalborgo, gremita di turisti.
Proseguiamo ora salendo al castello ripercorrendo lo stesso itinerario della volta precedente fino al bivio per il Monte Cucco http://www.hikr.org/tour/post60416.html.
La deviazione a sx per il Monte Cucco sembra portare ad una strada per cui torniamo sui nostri passi e invece di scendere a Finale passando per San Bernardino seguiamo il consiglio di un biker e scendiamo a Calvisio.
La discesa ci porta in una sorta di foresta pluviale dove i rampicanti hanno inglobato intere abitazioni, della vecchia mulattiera rimangono solo dei tratti di muro a secco. In un punto in particolare sono ancora ben visibili delle costruzioni, bello, un ottimo consiglio.
Giunti alle prime case di Calvisio seguiamo la strada fino a raggiungere il Rio Fiumara che seguiamo per tornare a Finale. Attraversiamo il centro storico con grande difficoltà. Dribblare i turisti non è semplice, vedono una vetrina, si impiantano in mezzo al budello e se sei un poco distratto lo scontro è inevitabile! Come essere su un sentiero esposto, sempre attenti!
Arriviamo al posteggio, neanche il tempo di aprire il bagagliaio che arriva un’auto che reclama il posto!
E’ iniziata la stagione al mare!
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