Monte Moregallo 1276 m
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Invece dei 50 cm di neve, i lecchesi ieri, si sono trovati in mezzo a un atipico temporale invernale, una spolverata di neve tra grandine, fulmini e pioggia. Oggi a 1000 m di quota è tutto ammuffito o se vogliamo essere più poetici un velo di zucchero ricopre le nostre belle montagnole.
Partiamo dal Belvedere di Valmadrera direzione Sambrosera ma cambiamo idea immediatamente deviando su sentiero Paolo ed Eliana.
Saliamo ripidamente fino al Forcellino dove lasciamo il sentiero per dirigerci al Sasso di Preguda dove riprendiamo a salire ripidi ripidi fino a raggiungere la cresta. Intorno ai 1000 m di quota troviamo la spolverata di zucchero. Passiamo sul versante opposto e ci dirigiamo alla Bocchetta di Sambrosera e quindi in cima al Moregallo.
Con molta attenzione scendiamo le catene del Moregallo e diversamente da chi ci precede decidiamo di andare alla Bocchetta delle Moregge lungo la cresta. Questa leggera imbiancata la rende ancora più bella del solito!
Dalla Bocchetta saliamo al rifugio SEV dove è impossibile entrare, tantissima gente in attesa del pranzo. Sosta spuntino e pipì e quindi avanti fino alla Bocchetta dei Corni e poi giù alla Colma dove riprendiamo la salita per il Sasso Malascarpa e il Monte Rai.
Sfuma l’incontro con Fulvio e quindi proseguiamo per il Corno Birone dove facciamo sosta pranzo.
La discesa per il sentiero Dario e William è da fare con molta attenzione, il sentiero è molto ripido e con tratti esposti ma tutto pulito e asciutto.
Incrociamo e seguiamo verso sx il sentiero Luisin. Lo abbandoniamo poco dopo per proseguire sempre sul Dario e William.
Cambiamo l’idea iniziale di scendere alla Chiesa di San Martino e attraversare Valmadrera quando raggiungiamo il sentiero dei Massi erratici. Ci accorgiamo che dovremmo fare troppo asfalto. Svoltiamo quindi per San Tomaso dove ci fermiamo per un caffè all’agriturismo.
Non ci resta ora che scendere la comoda mulattiera che velocemente ci riporta alla macchina.
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