A zonzo tra Moregallo, Corni di Canzo, Cornizzolo e Monte Birone
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Mesi fa Marco s’iscrive a un corso di aggiornamento per il Nordic Walking e come temuto il primo week end di bel tempo dopo quasi due mesi capita proprio nel giorno dell’aggiornamento, neanche a farlo apposta! Mo che faccio io?!?! Domenica mi metto d’accordo con il nostro amico Marco per un giro in Liguria ma sabato non posso mica starmene in casa, con la giornata prevista poi!
Poiché il ritrovo per il corso è a Lecco per le 10,00, pensiamo di partire un poco prima per fare un pezzetto di giro insieme. Lasciamo l’auto a Valmadrera, dove parte il sentiero per Sambrosera e il Moregallo. Al termine della strada ci sono pochi posti e non è facile trovare posteggio ma questa volta siamo fortunati. Lasciamo qui l’auto e partiamo.
Alla fonte si Sambrosera incontriamo un gruppetto che vorrebbe salire al Moregallo dalla Bocchetta delle Moregge ma non riescono a capire dove sia il sentiero, è così strano dover dare informazioni qui, trovare delle persone che non conoscono questi sentieri, spieghiamo loro dove andare e che probabilmente ci rincontreremo in cresta poiché farò il giro al contrario. Marco mi accompagna ancora per un poco e poi ci salutiamo tra mille raccomandazioni. Proseguo la salita, non fa per niente caldo, c’è aria fresca e il sentiero è quasi tutto in ombra. Raggiungo la Bocchetta di Sambrosera e quindi la cima del Moregallo. Breve sosta per fare qualche foto. Voglio togliermi il tratto di catene prima di incontrare qualcuno che sale ma soprattutto prima che mi si gelino le mani. Il tratto di catene è breve e solitamente non dà problemi (parlando sempre a persone che questi percorsi li conoscono) oggi però è un poco più complicato perché roccia e catene sono molto bagnate e sporche di fango, già sono scivolose di loro in queste condizioni non sono il massimo, specialmente in discesa, infatti maledico il non aver messo via i bastoncini che m’impicciano un poco. Mentre scendo sento vociare dal basso e vedo i signori incontrati alla fonte arrivare dal basso, li aspetto anche per sapere perché non sono sulla cresta come volevano fare. Mi raggiunge l’avanguardia e mi dice che c’era troppa aria e poi sembrava ci fossero troppi su e giù, peccato dico loro con una giornata così il panorama dalla cresta è eccezionale. Li risaluto e salgo in cresta, aria o non aria, tra l’altro è diminuita parecchio ora. Raggiungo la Bocchetta delle Moregge e salgo al Corno Orientale seguendo il sentiero bollato con un pallino rosso che porta direttamente alla sua base, qui c’è ancora parecchia neve. In cima mando un sms a Marco e proseguo per la Bocchetta dei Corni, Sasso Malascarpa e mentre scendo squilla il telefono, rispondo pensando sia Marco invece mi risponde un operatore Tim che vuole propormi l’ennesimo offerta TIM, che palle, anche il sabato rompono oltre che negli orari più disparati durante la settimana, spiace per loro che stanno lavorando ma ora si sta veramente esagerando!
Gli rispondo bruscamente che non posso dargli retta e proseguo incerta se salire o no al Monte Rai. Secondo i miei calcoli dovrei avere ancora un paio d’ore prima di cominciare a scendere. Alla fine salgo e a questo punto manca solo il Cornizzolo che si raggiunge velocemente. A questo punto chiamo Marco per sapere come sono messi, la notizia è che ho un’ora in più per stare in giro. Averlo saputo prima me la sarei presa con più calma e ora che faccio?!?! Non sono il tipo che fa soste di ore per mangiare o prendere il sole, non lo facciamo quando siamo in due figuriamoci da sola. Che m’invento ora? Torno sul Monte Rai, e scendo al Corno Birone dove faccio sosta pranzo, il sole va e viene, nuvole dispettose! Ora posso solo scendere però, prendo il sentiero 1 che ripidamente mi porta sul Luisin che con un lungo traverso arriva a San Pietro. E’ rimasta poca gente, c’è ancora un bel sole, niente aria e ancora quasi 2 h di tempo. Mi sdraio sul muretto e quasi mi appisolo ascoltando il mormorio delle poche persone ancora presenti. Alle 16,30 piano pianetto riprendo la discesa e arrivo solo 10 minuti prima di Marco al luogo del recupero!
P.S.: Il dislivello mi sembra un po' troppo. Abbiamo ricontrollato e i dati non cambiano. Forse ho fatto casino io, quando non l'ho spento al Birone e a San Pietro. Magari si è fatto qualche giro per i fatti suoi! Il T3 è dato per la lunghezza, il tratto attrezzato e la cresta del Moregallo per chi va abitualmente in montagna non danno problemi!
DATI GPS
Dislivello 2028 m
km 19,60

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