Monti Giove e Faierone, in invernale primaverile
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Prima foto.
Dal battello che mi porta da Cannobio a Luino pochi giorni fa, vedo questa pennellata che traccia una linea di cresta dal lago al Gridone: nel mio cuore, è già deciso, quella pennellata la voglio seguire tutta camminando!
Elle est retrouvée.
Quoi? - L' éternité.
C' est la mer allée
Avec le soleil.
(Arthur Rimbaud)
Potrebbe essere la riva del mare. Le brume fanno sembrare lago e montagne sfocati, l' impreciso orizzonte si allunga verso l' infinito.
Non riesco a seguire il guizzo del pennello subito alla partenza da Sant' Agata. Bisogna prima seguire la mulattiera che porta ai Monti Marcalone, poi un primo pezzo di strada forestale, prima di spostarmi decisa sulle destra.
La pennellata azzurra di lago e cielo mischiati è ora chiara. Splendore.
Salgo facilmente, con la medesima felicità nel cuore cantata dal fanciullo Rimbaud.
Lieve il passo, come un danzare incontro ai prati biondi, secchi, alle gracili betulle, ai rovi pronti a graffiare.
Mi invento un sentiero pieno di grazia.
Lo scampanare festoso del mezzogiorno mi scorta sulla prima vetta. Monte Giove.
Quanto l' aria è dolce, primavera prima dell' ora...
Saliscendi su piccoli motti, sempre col pennello azzurro a raccontarmi la via.
Semplicità di un salire senza peso sull' anima.
Fin dove salirò, poi?
Sul battello, pensavo: Fronzina? Cruit? Gridone? La pennellata sembrava non finire mai, dissolversi nell' orizzonte delle montagne a nord..
Non c' è fretta, non c' è niente da provare a me stessa.
Seduta accanto al povero angelo del Faierone (che pena, le ali staccate! il corpo a pezzi!), contemplo in silenzio, felice come il poeta fanciullo.
Cielo, montagne, lago. Serenità.
L' aria primaverile ingentilisce pure le scure rocce del Gridone, lontano, lassù.
...Nessun puntino umano, lassù, a sfidare gli dei...
Solitudine. Ma quella beata, quella che sei parte del Grande Tutto. Splendore.
Facile decidere. Contemplazione sarà.
Anche scendendo, mi fermerò, attenta ai colori tenui, ai primi profumi, ai canti già primaverili degli uccelli.
Grande anello, per restare dalla parte del sole, sentiero che guarda la Val Cannobina.
Scende la sera sul lago, lieve pure lei, e gentile, come questa giornata di luce e di grazia.
Non più mare, ma lago. Mio, lo spazio di un istante.
Dal battello che mi porta da Cannobio a Luino pochi giorni fa, vedo questa pennellata che traccia una linea di cresta dal lago al Gridone: nel mio cuore, è già deciso, quella pennellata la voglio seguire tutta camminando!
Elle est retrouvée.
Quoi? - L' éternité.
C' est la mer allée
Avec le soleil.
(Arthur Rimbaud)
Potrebbe essere la riva del mare. Le brume fanno sembrare lago e montagne sfocati, l' impreciso orizzonte si allunga verso l' infinito.
Non riesco a seguire il guizzo del pennello subito alla partenza da Sant' Agata. Bisogna prima seguire la mulattiera che porta ai Monti Marcalone, poi un primo pezzo di strada forestale, prima di spostarmi decisa sulle destra.
La pennellata azzurra di lago e cielo mischiati è ora chiara. Splendore.
Salgo facilmente, con la medesima felicità nel cuore cantata dal fanciullo Rimbaud.
Lieve il passo, come un danzare incontro ai prati biondi, secchi, alle gracili betulle, ai rovi pronti a graffiare.
Mi invento un sentiero pieno di grazia.
Lo scampanare festoso del mezzogiorno mi scorta sulla prima vetta. Monte Giove.
Quanto l' aria è dolce, primavera prima dell' ora...
Saliscendi su piccoli motti, sempre col pennello azzurro a raccontarmi la via.
Semplicità di un salire senza peso sull' anima.
Fin dove salirò, poi?
Sul battello, pensavo: Fronzina? Cruit? Gridone? La pennellata sembrava non finire mai, dissolversi nell' orizzonte delle montagne a nord..
Non c' è fretta, non c' è niente da provare a me stessa.
Seduta accanto al povero angelo del Faierone (che pena, le ali staccate! il corpo a pezzi!), contemplo in silenzio, felice come il poeta fanciullo.
Cielo, montagne, lago. Serenità.
L' aria primaverile ingentilisce pure le scure rocce del Gridone, lontano, lassù.
...Nessun puntino umano, lassù, a sfidare gli dei...
Solitudine. Ma quella beata, quella che sei parte del Grande Tutto. Splendore.
Facile decidere. Contemplazione sarà.
Anche scendendo, mi fermerò, attenta ai colori tenui, ai primi profumi, ai canti già primaverili degli uccelli.
Grande anello, per restare dalla parte del sole, sentiero che guarda la Val Cannobina.
Scende la sera sul lago, lieve pure lei, e gentile, come questa giornata di luce e di grazia.
Non più mare, ma lago. Mio, lo spazio di un istante.
Tourengänger:
micaela

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (16)