Monte Faierone (1715 m) e Monte Giove (1298 m) - SKT


Publiziert von tapio , 23. Januar 2014 um 13:23.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:22 Januar 2014
Ski Schwierigkeit: WS
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 1400 m
Abstieg: 1400 m
Strecke:Sant’Agata (464 m) – San Luca (687 m) – Marcalone (860 m) – Pian Betulle (1090 m) – Monte Giove (1298 m) (salita da SE) – Monte Giove, discesa versante Nord – P.1176 – Scierz (1235 m) – Monte Faierone, cima S (1706 m) – Monte Faierone, cima N, vetta (1715 m) – ritorno per la stessa via senza ri-salire sulla vetta del M. Giove
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Cannobio – Campeglio – Sant’Agata
Kartennummer:Cartine Zanetti 1:30000 n.54 Parco Nazionale Valgrande

Stante una situazione valanghe non troppo favorevole, continuo l’esplorazione delle montagne di casa in veste scialpinistica. Chiarisco quest’ultimo termine: se depuriamo la gita dal tratto con gli sci portati a spalla, di “scialpinistico” rimane ben poco: ma in ogni caso, anche il portage è un aspetto integrante di questa disciplina, per cui l’aggettivo rimane.

Come dicevo, partendo da Sant’Agata (464 m) riesco a mettere gli sci ai piedi a Pian Betulle (1090 m), dove c’è il bivio tra la strada che sale verso il Giove ed il sentiero che, tagliando sul lato Nord della montagna, porta a Rombiago. Io rimango sulla strada (scelta da consigliare anche al ritorno in questa stagione; io purtroppo ho fatto diversamente, ma il sentiero è insciabile: pieno di neve, strettissimo, scalinato a tratti, e a picco sul vallone di Cinzago, con protezioni che attualmente sono più basse del livello della neve: insomma, in inverno, un rischio inutile). Al successivo bivio con il sentierino che sale verso la vetta, salgo anch’io per via diretta e con alcune inversioni raggiungo la vetta del Monte Giove.

La discesa a Nord sembra ghiacciata, per cui spello (su polvere avrei volentieri evitato l’incombenza) e in assetto da discesa percorro quei 122 m di dislivello completamente gelati. È vero che è presto, ma a queste quote non immaginavo di trovare il vetro. Ci ha senz’altro piovuto sopra, poi di sole ne arriva comunque poco e in ogni caso, se voglio continuare la gita, di lì devo scendere (e fare lo slalom tra gli alberi).

Bene, passata la discesa, ripello e continuo sull’ampia sterrata, attualmente bianca. Perdo un po’ di dislivello (da recuperare al ritorno) prima di arrivare a Scierz e successivamente seguo i segnavia del sentiero estivo che si addentra nel bosco di betulle. Passato il bosco salgo su terreno aperto. Visto che sul versante “lago” si nota un distacco – già avvenuto - di cospicue dimensioni (quel versante è molto ripido, per cui ci si può aspettare questo e altro), cerco di rimanere sulla sinistra rispetto alla cresta. Con un’ultima manovra aggirante arrivo in vetta (la Sud, 1706 m) da SW. Rimane la cresta leggermente ondulata che porta alla vetta vera e propria, situata più a Nord.

La percorro con attenzione: entrambi i versanti sono ripidi ma, se posso, cerco di rimanere più verso la Valle di Cavaglio (o è forse già Val Bianca lì sotto?), visto che verso il lago una scivolata non potrebbe essere arrestata (oltre al fatto che il versante è soggetto a distacchi e scarichi). Arrivo sulla cima Nord, cioè la vetta vera e propria (di statue o cippi di vetta neanche l’ombra, l’innevamento sembra copioso, anzi, totale) e senza spellare faccio un 180° e torno alla cima S, più “docile” ed adatta al cambio d’assetto.

La discesa fino al bosco è bella, particolare direi, su neve dura portante ed in contropendenza (sempre per il fatto che preferisco restare “al di qua” della cresta). Sembra di essere in pista, ma pista “da gara”, cioè con neve che è stata bagnata apposta per garantirne la durezza. Nel bosco di betulle invece è una battaglia: si affonda, per cui cerco unicamente di “portare a casa le gambe”. La stradina, poi, è di nuovo dura, per cui, a parte la leggera risalita, scivola via in un attimo.

Come detto, sopra Rombiago commetto l’errore di non ripellare quei miseri 60 metri che salgono verso il Monte Giove, i quali mi avrebbero garantito ancora un po’ di stradina – in discesa - in buone condizioni. Prendo invece il sentiero estivo; ma dopo pochi metri devo togliere gli sci: troppo rischioso, la traccia sarà larga sì e no 40 cm. Arrivo con affanno a Pian Betulle e scendo fino a quota 1020 m (il tratto in pianura) con gli sci. Poi me li carico in spalla ed in siffatta guisa raggiungo Sant’Agata da cui, in auto, in 10 minuti sono a casa.

Il piacere di poter sciare sui monti di casa è senz’altro grande. E se per poterlo provare bisogna caricarsi gli sci addosso, nessun problema, lo si fa.

 


Tourengänger: tapio


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Kommentare (12)


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veget hat gesagt:
Gesendet am 23. Januar 2014 um 20:06
Ciao Fabio,
Grande impresa, Un grazie particolare per le eloquenti foto delle cime del Faierone mai viste così vicine e tanto innevate..... L'imprevisto del versante Nord del Giove, ha aggiunto il "pepe" che solitamente rende i cibi più gustosi.... (tratto da non sottovalutare.... aneddoto per me di lontani ricordi), Ulteriori complimenti per la scelta di effettuare escursioni a km zero...
A presto
Eugenio


tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Januar 2014 um 20:58
Ciao Eugenio, grazie mille! Non è un'impresa, è solo un giretto sulle montagne di casa: la vera fortuna è quella di trovarle ben innevate! Per quanto riguarda la Nord del Giove: è vero, è stata una sorpresa, ma del resto, indipendentemente dalla pioggia che è venuta, non sono quote ideali per la polvere. Sono già contento di esserci arrivato con gli sci ai piedi, la discesa in questo caso è solo un dettaglio...
Grazie ancora, ciao, a presto,
Fabio

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 23. Januar 2014 um 22:51
Bellissimo giro, complimenti.
Mi piacciono moltissimo queste cime "sorelle minori" del Limidario, zona veramente molto bella. Con la neve, ovviamente, il fascino si moltiplica, e le tue foto esaltano tutto ciò al punto giusto.
Ciao

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Januar 2014 um 23:39
Grazie mille! Per fortuna il Limidario ha molte sorelle minori, e con queste condizioni d'innevamento vale davvero la pena fare una visitina per conoscerle meglio. Le foto sono una conseguenza di ciò che la natura e i paesaggi offrono: io non ho meriti particolari se non quello di tenere la fotocamera a portata di mano.
Ciao, Fabio

bigblue hat gesagt:
Gesendet am 24. Januar 2014 um 07:37
Ciao Fabio
....che il portage, soprattutto in primavera sia terapia conosciuta allo skialp e parte integrante, è vero.....in questa stagione che offre materia e potendo scegliere, preferisco il no portage.....comunque indipendentemente da questo fattore, scelta anche personale, tu non "crikki" come me......il Faierone è una gran bella montagna con una vista superlativa. Praticamente con Eugenio al Todem, tu al Faierone....io al Limidario......in tre sulla stessa linea....sulla stessa riva del Maggiore:)).
Sempre comply, anche allo Sherpa.
Pia

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 24. Januar 2014 um 09:12
Ciao Pia,
anche io, potendo scegliere, preferisco il no portage. Ma l'occasione di salire su queste montagne, in quattro anni che faccio scialpinismo (anzi, tre: questo è il quarto e siamo solo agli inizi), finora non era mai capitata (mancanza di neve cronica a queste quote). Inoltre come sai non sono un maniaco del numerino: anzi, se c'è neve in basso, preferisco approfittarne, perché si tratta di un regalo raro. Detto questo, sì, ho notato: gli "alfieri del Verbano" tutti quanti sulla stessa linea, la Linea Insubrica per l'appunto: bello, bellissimo! :-)))
Grazie per il gentil messaggio, ciao,
Fabio

bigblue hat gesagt:
Gesendet am 27. Januar 2014 um 21:58
.....tornerei subito agli inizi.....dopo due anni ero molto più in gamba, avevo meno paure, forse vedevo meno i pericoli, andavo ovunque.......se fosse possibile, avrei stoppato a quei tempi il mio orologio-skialp. Ma vai tra....che tu vai bene!

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Januar 2014 um 22:18
No, scusa, quando ho detto "siamo solo agli inizi" intendevo "agli inizi di questa stagione invernale 2013-2014": mi sono espresso male io. Ciò non toglie che il tuo discorso sia ampiamente condivisibile: non tanto per "avevo meno paure etc etc" (parlo per me), ma perché avevamo qualche anno di meno, tutti e due. Vai tra ...che anche tu vai MOLTO bene :-)
Ciao!

bigblue hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Januar 2014 um 22:22
.....si, a sollevare mille dubbi su sicurezza, fattibilità, pericoli ecc.......scassa marron su percorso :())....certo non avessi le rogne di oggi, starei serena....ma va bene così, siamo nati per soffrire:(((

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Januar 2014 um 22:29
Giusto: come diceva il mio prof di italiano "senza lacrime non si sente spirar l'ambrosia"...

fabrihikr8 hat gesagt:
Gesendet am 25. Januar 2015 um 18:21
Ciao!che tu sappia qualcuno è mai sceso dal versante est(circa) del faierone? dalla cima intendo

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Januar 2015 um 18:45
Ciao! Con gli sci intendi? Cresta est e poi discesa verso l'Agher? O versante est pieno? Nel primo caso non potrei escluderlo, ma naturalmente ci vorrebbero condizioni molto sicure. Nel secondo lo riterrei un azzardo, ma non ho elementi nè per escludere nè per confermare; io comunque non lo farei.
Senza sci invece cambierebbe tutto, anche se il versante est del Faierone è comunque molto ripido, come sicuramente saprai.


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