Pizzo del Piatto di Röd (2616 m)


Publiziert von Varoza , 29. Oktober 2014 um 22:19.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:19 Oktober 2014
Wandern Schwierigkeit: T5+ - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo di Rod 
Aufstieg: 1526 m
Strecke:Mogno (1170 m) - Croisa - quota 1450 m - Bosco di Casa Nuova - quota 1602 - Röd (1717 m) - Piatto (2102 m) - Alpe di Röd - Bocchetta del Pisone (2479 m) - cresta NW - Pizzo del Piatto di Röd (2616 m). Discesa: Piatto (2102 m) - Gazzann - Röd. Il resto, pressoché stessa via di salita.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Mogno si trova nella regione della Valle Maggia, più precisamente 40 km a nord di Locarno. Percorrendo la strada cantonale della Valle Maggia, dopo Cevio, si prosegue in direzione Fusio, raggiungendo dapprima Mogno.
Kartennummer:CN 1272 Pizzo Campo Tencia

Sta albeggiando quando raggiungiamo il villaggio di Peccia dove spegniamo il motore dell'automobile per prenderci il tempo di  una decisione geo-tattica: salire al Pizzo del Piatto di Röd per il versante W, ossia partendo da Piano di Peccia/Ghiéiba oppure spingerci su fino a Mogno e agguantare la vetta da E. Optiamo per la seconda opzione in modo da affrontare la salita a favor di sole.
 
Da Mogno (1170 m) percorriamo un pezzo di carrozzabile che porta al nucleo di rustici di Croisa. Da qui abbiamo una bella visione del grazioso villaggio di Mogno, arricchito dai bellissimi rustici ristrutturati dall'architetto Dazio. Quasi giunti al termine della carrozzabile entriamo in una radura ed andiamo a seguire gli evidenti cartelli posti sui tronchi d'albero che indicano la via invernale per ciaspole che porta alla Corte di Casa Nuova. Il primo pezzo di sentiero è molto ripido dopodiché le pendenze si addolciscono e cominciamo ad entrare in maniera decisa nella valle. Arrivati al ponte posto proprio sotto Corte Aschièd, dobbiamo perlustrare il territorio alla ricerca dell'esile traccia (riportata anche sulla CN) che continua su verso Röd. Senza attraversare il ponte seguiamo il primo pezzo di sentiero dopodiché la via si perde tra il fogliame ed i cespugli, ragion per cui decidiamo di proseguire a piacimento nel Bosco di Casanuova fino a rintracciare il sentiero che giunge da Corte d'Alpigia. Questa traccia resta piuttosto evidente e qua e là scorgiamo anche delle antiche pennellate di vernice rossa; dobbiamo però sempre prestare molta attenzione a non perdere la corretta via. Guadiamo così il fiume a quota 1602 m per poi agganciarci all'altro sentiero che arriva da Fusio, via Castelletto. Così facendo, raggiungiamo l'abbandonato alpeggio di Röd (1717 m), dopo aver superato un ponticello di legno alquanto instabile. L'alpe è invaso da rómici alpini ed ortiche, che per nostra fortuna in questa stagione sono già appassiti e non ci ostacolano più di quel tanto l'andatura.
 
Dopo una breve sosta stabiliamo di raggiungere il corte superiore di Piatto (2102 m) in maniera diretta, ossia fruttando un ripido canale erboso (ben evidente sulla CN), spesso solcato anche da un sentierino di capre. Non so se l'idea è brillante, poiché queste pendenze da vecchi alpigiani (difficoltà EI, a tratti esposto, su erbe infide) ci segano le gambe, di modo che quando raggiungiamo Piatto siamo piuttosto provati.
 
Da qui via i pendii si fanno dolci ed aperti, e con percorso logico, oramai all'ombra dell'imponente parete NE del Piatto di Röd, ci portiamo fin sotto la Bocchetta del Pisone (2479 m). Raggiungiamo la citata selletta (in realtà sono due colli divisi da un aguzza torretta) per un ripido canalino in parte erboso, trovandoci così al cospetto della cresta NE della vetta, baciata ora dai primi raggi di sole.
 
Qui ci rifocilliamo prima di addentrarci nella parte tecnica della salita, che in totale controsole, ci appare piuttosto ostica. Dopo pochi metri incontriamo subito il primo ostacolo rappresentato da uno spuntone quasi verticale che affrontiamo di petto; la roccia è ben appigliata e nella parte finale di questo tratto usciamo un poco sul versante E. In seguito proseguiamo in parte sul roccioso filo, che spesso presenta delle lame che spiovono verso E, oppure appena alla sua destra, ossia sul versante W, che rimane invece più erboso e ben gradinato. L'esposizione è alquanto forte lungo tutta la ripida cresta, che smette di impennarsi solo a qualche decina di metri dalla vetta. A metà cresta ca., c'è un passaggio particolarmente esposto che porta a superare una placca (II) con pochi appigli; la si può scalare direttamente sul filo (in salita sembra più difficile della realtà), oppure superarla nel suo versante W, grazie ad un intaglio nella roccia). Segue poi un'altro tratto composto da cenge erbose sul versante della Valle di Peccia, e dopo aver oltrepassato un ultimo gradino roccioso, percorriamo appunto il quasi pianeggiante tratto finale (sempre erboso) che ci conduce dritti sul Pizzo del Piatto di Röd (2616 m).
 
La vista è meravigliosa ed il clima molto mite per la stagione, per cui ci liberiamo dei sacchi e ci concediamo una lunga sosta.
 
Ridiscendiamo fino a Piatto con lo stesso percorso di salita, per poi seguire la traccia di sentiero che mena a Röd, per i pendii di Gazzann. La via oramai quasi scomparsa, è comunque costellata da piccoli ometti di sasso, per cui qui non c'è il rischio di perderla, perlomeno in questo periodo dell'anno. Gli unici fattori che ci distolgono l'attenzione dalla traccia sono i meravigliosi colori autunnali delle felci e dei larici.  
 
In discesa riusciamo anche a seguire in parte la traccia più diretta, che dalla biforcazione per l'Alpe d'Alpigia porta al ponte di quota 1450 m. Poco sopra il ponte notiamo tra la vegetazione una segno bianco/rosso/bianco pennellato su un tronco, che in salita potrebbe aiutare a pigliare la direzione giusta. Il problema è notarlo... quasi impossibile!
 
Bella escursione in un ambiente d'altri tempi, da effettuare in tarda primavera oppure in autunno, altrimenti la vegetazione renderebbe un calvario l'ascesa.

Note:
 
Vetta:
Uomo di sasso con libro di vetta.

Mogno:
Ampia possibilità di parcheggio poco dopo il ponte di Mogno, all’ingresso del villaggio.
 
Valutazione:
Mogno - Röd: T3 (EE)
Röd - canale - Piatto: T5 (EI)
Piatto - Bocchetta del Pisone: T3 (EE)
Bocchetta del Pisone - cresta NW - Pizzo del Piatto di Röd: T5+ (F - II)
Piatto - Gazzann - Röd: T3 (EE)
In generale: buon senso dell’orientamento su tracce di sentiero spesso scomparse o invase dalla vegetazione, in particolare tra il ponte di quota 1450 m e Piatto.  

Tourengänger: Varoza
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 31. Oktober 2014 um 08:13
Bellissimo, bravo...
Daniele

Varoza hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. November 2014 um 23:41
Grazie!

gbal hat gesagt:
Gesendet am 31. Oktober 2014 um 22:04
Non avrei mai pensato ch ci fossero pendenze in grado di segarti le gambe, visto il tuo carnet di salite!
Ottimo il tuo report da gran conoscitore della zona.
Ciao

Varoza hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. November 2014 um 23:44
:-) micidiale quel canalino! Ogni tanto ricercando le vie più dirette ci si complica la vita per niente... Era meglio scegliere la traccia dalla parte opposta del versante... quella che abbiamo seguito in discesa.
Grazie! Saluti!


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