Lago Mognola / Acquedotto Canàa
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Era da un po’ di tempo che desideravo recarmi a visitare l’acquedotto di Canàa sopra il lago di Mognola in Valle Lavizzara. Dopo aver rinunciato il giorno prima per il maltempo nel giorno del compleanno della nostra mamma Hetvetia, convinco mia moglie Paola ad accompagnarmi (non mi fido ad andare in luoghi nuovi senza almeno un accompagnatore). Posteggiata l’automobile al Portol di Fuori sulla strada che porta da Fusio al lago Sambuco, ci incamminiamo lungo la carrozzabile sterrata che ci conduce all’Alpe Vacarisc. Qui inizia la salita per un sentiero ben sfalciato in un bel bosco di larici che ci conduce al Corte dell’Ovi. Pausa rinfrescante alla fontana e poi via fino al Corte Mognola dove si pensa ci possa essere il lago tanto è magnifica questa conca e invece dovremo superare ancora ca. 200 m di ripido cammino per poterlo scoprire d ammirare. Al Corte Mognola troviamo a salutarci un gruppo di capre che ci invitano a visitare anche la Cascina della memoria con pannelli esplicativi su quello che fu la vita su questi alpi. la fame comincia a farsi sentire ma potrà essere messa a tacere solo sulle rive del Lago Mognola che si svela ai nostri occhi dopo 20 minuti di ulteriore salita. È inserito in un magnifico anfiteatro morenico con le sassaie verso est e un magnifico tappeto di muschi, mirtilli, rododendri e larici verso ovest. Pranzo, piccola siesta, pescatina senza successo e poi di nuovo in marcia verso l’agognato Acquedotto di Canàa (http://www.apav.ch/interventi/canaa) . passando dal Corte di Sassina. Con la costruzione di questo canale i nostri antenati hanno dimostrato tutto l’ingegno che possedevano: non ci sono parole per spiegare che cosa è stato fatto per convogliare l’acqua del Rì Canàa verso i siccitosi pascoli di Corte del Sasso e Corte di Mezzo. A questa anonima gente bisognerebbe dedicare una targa ricordo in segno di riconoscenza per quanto fatto. Dal Corte del Sasso affrontiamo la discesa su un sentiero non troppo agevole di ca. 1 km che ci condurrà, 500 m più in basso, di nuovo al Corte di Vacarisc e poi alla nostra vettura.
Un bel percorso non estremamente impegnativo che ci fa scoprire l’evoluzione della vita sui nostri alpi dai secoli passati fino ai nostri giorni. È stato un bel modo per sottolineare il 1° d’agosto.
PS: il percorso è ben segnalato in B-R-B e nei vari corti si trovano 9 cartelli con ottime e interessanti spiegazioni posati a cura dell’APAV (www.apav.ch) . Acqua potabile disponibile su tutto il percorso.
Hike partners:
Barba
Communities: Hikr in italiano
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