Azzurro Piz Terri ( 3149 ) ! Il mio primo 3000 Ticinese
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- Guida : Guida delle Alpi Ticinesi , vol. 3 , di Giuseppe Brenna
- Cartina : CNS1233 / Greina
- Tempi : salita in 2 ore , discesa 1 ora 40
- Come letture supplementari , rimando alla mia relazione sul Piz Coroi
Il nome Terri deriva da " dürr " : secco , terreno arido
Parole di Giuseppe Brenna : SI ERGE INVITANTE CON ELEGANTE E SNELLA FORMA PIRAMIDALE NELLA TESTATA DELLA VAL DI BLENIO
AZZURRO ? certo , so che il Terri è nero antracite...ma sono azzurri i bolli segnavia e azzurro è il mio cuore che sta per affrontarlo !
Perchè salire sul Terri , questa stupenda lama scura , è un mio sogno da quando frequento la Greina , sempre ospite degli squisiti guardiani Ornella e Mimo .
Stamattina a colazione sento dire ai miei vicini di tavolo , una coppia sessantenne e una ragazza svizzero - tedeschi , con i quali si è già chiaccherato cordialmente a cena , che loro partono subito per il Terri ! In 10 minuti mi preparo .
Loro sono già lontani lassù : sgommo e metto i gaz per raggiungerli , sperando di non pagare questa partenza da bolide con qualche affanno motorio o respiratorio in quota !
Ma al contrario gambe e piedi sembrano volare , come sospinti dai venti del Terri che so possono essere belve !
Avevo fatto un tentativo anni fa di scalare questa montagna , ma ero arrivata appena sotto il " celebre " camino , perchè sola , le nebbie avvicinandosi , e con una grande paura del Nulla ( anche oggi la nebbia ci nega la visione del Pizzo )
Oggi è l ' occasione giusta .
Raggiungo i miei 3 compagni ai 2/3 della salita verso il pianoro a quota 2745 . Bello ! il camminare con loro , silenziosi , passo tranquillo , fermo e costante .
KIKI SOSO LHYA GYALO ! grido muta , arrivando felice al pianoro con i suoi ometti .
GLI DEI HANNO VINTO !
Il terreno dello stretto sentiero che serpeggia negli scisti nerastri sopra il pianoro è indurito - si capisce che di notte gela - e i bastoni non la vogliono sapere di forarlo . C' è , già , un forte vento gelido e il pizzo è ancora avvolto dalla nebbia .
Ogni tanto ( cosa che mi obbligo a fare , malgrado la paura del vuoto ) guardo il percorso appena salito per riuscire a valutare se scendendo , appunto , avrò paura della pendenza e del Nulla . NON ho paura , ma sono impressionata ! Pronta , in ogni momento , a fermarmi e tornare sui miei passi : il fascino della cima è potente , ma non è che voglia arrivarci ad ogni costo . Così ho sempre pensato in montagna , e rinunciato se necessario senza tristezze alle mete .
Quando ogni tanto il terzetto si ferma per ammirare il paesaggio , io continuo a fissare i miei piedi e il sentiero : conosco fin troppo bene quella brutta sensazione di essere aspirata dal vuoto solo guardandolo !
Il famoso camino è un gioco da bambini e lo scalo con gusto . Dopo invece , e fino in cima , porrò estrema attenzione ad ogni mio passo , ogni angolazione e presa degli scarponi sugli scisti e roccette , aiutandomi spesso con le mani tastando appigli e solidità delle rocce . Su questo lato più assolato , rivolto alla Val Blenio , le punte dei bastoni s ' imprimono comodamente nel terreno . Anche qui mi giro con prudenza ogni tanto a valutare le difficoltà della discesa : brrrr....
....e brrrr al vento : ma , chiedo , il vento può buttarti nel vuoto ?
Ma non ho paura , mi sento in sicurezza in mezzo ai miei compagni .
Infine s ' indovina nella nebbia la croce di vetta : mi assale una grande emozione , mi salgono le lacrime agli occhi .
Sono molto grata ai miei 3 compagni per il prezioso regalo ricevuto , e ci congratuliamo con gioia .
Quassù il vento è impazzito ! Un sorso di tè , le foto di vetta e ci copriamo con tutti gli abiti che abbiamo nel sacco .
KIKI SOSO LHYA GYALO !
congiungo le mani con un pensiero per i miei cari Lassù
...e giù ! sino al camino la discesa che mi preoccupava la faccio come una scimmia , ginocchia piegate quasi a toccare i talloni , zampe pronte a stringere gli appigli rocciosi ; solo in brevi momenti ritrovo la posizione eretta degli esseri umani .
Il sentiero sotto il camino , serpe dalle spire nerissime è stupendo , visto da sopra ; ora il terriccio è cedevole e fangoso - si sta sciogliendo il ghiaccio sottostante ed i bastoni lo mordono agevolmente .
Scendo spedita : che bellezza ! ma come ho fatto a temerlo salendo ?!!
Arriviamo al pianoro con gli ometti e facciamo una breve pausa pic - nic ; il vento è scatenato .
Poi ci abbracciamo : i miei compagni scendono in Val Canal dov 'ero io ieri , ed io torno in capanna Michela , meritandomi la zuppa di zucca e una fetta di torta dell ' Ornella .
" Cosaaaa ? non conoscete le torte dell ' Ornella ? Urge rimediare ! "
Ora il Piz Terri risplende nel sole !
" Ehi , Fifona , se ci pensi con calma , sai benissimo affrontare questo tipo di terreno ! quale appiglio scegliere dopo averne tastati vari , esattamente dove e come posare gli scarponi , come usare i bastoni si / i bastoni no , accorciarli / allungarli . E proprio solo la paura del Nulla che ti frega ! "
- e se allo splendido Piz Terri dedicassi ora il coro finale " An die Freude " della Nona Sinfonia di Beethoven ?
ascoltatelo nell ' interpretazione di Sergiu Celibidache alla testa dei Münchner Philarmoniker nel live del17. 3.1989 , puro splendore !
FREUDE , SCHÖNER GÖTTERFUNKEN ,
TOCHTER AUS ELYSIUM ,
WIR BETRETEN FEUERTRUNKEN
HIMMLISCHE , DEIN HEILIGTUM !
Ludwig van Beethoven , testo di Friedrich Schiller
VON HERZEN - MÖGE ES WIEDER - ZU HERZEN GEHEN
( Dal cuore - possa nuovamente - andare al cuore ! )
- Cartina : CNS1233 / Greina
- Tempi : salita in 2 ore , discesa 1 ora 40
- Come letture supplementari , rimando alla mia relazione sul Piz Coroi
Il nome Terri deriva da " dürr " : secco , terreno arido
Parole di Giuseppe Brenna : SI ERGE INVITANTE CON ELEGANTE E SNELLA FORMA PIRAMIDALE NELLA TESTATA DELLA VAL DI BLENIO
AZZURRO ? certo , so che il Terri è nero antracite...ma sono azzurri i bolli segnavia e azzurro è il mio cuore che sta per affrontarlo !
Perchè salire sul Terri , questa stupenda lama scura , è un mio sogno da quando frequento la Greina , sempre ospite degli squisiti guardiani Ornella e Mimo .
Stamattina a colazione sento dire ai miei vicini di tavolo , una coppia sessantenne e una ragazza svizzero - tedeschi , con i quali si è già chiaccherato cordialmente a cena , che loro partono subito per il Terri ! In 10 minuti mi preparo .
Loro sono già lontani lassù : sgommo e metto i gaz per raggiungerli , sperando di non pagare questa partenza da bolide con qualche affanno motorio o respiratorio in quota !
Ma al contrario gambe e piedi sembrano volare , come sospinti dai venti del Terri che so possono essere belve !
Avevo fatto un tentativo anni fa di scalare questa montagna , ma ero arrivata appena sotto il " celebre " camino , perchè sola , le nebbie avvicinandosi , e con una grande paura del Nulla ( anche oggi la nebbia ci nega la visione del Pizzo )
Oggi è l ' occasione giusta .
Raggiungo i miei 3 compagni ai 2/3 della salita verso il pianoro a quota 2745 . Bello ! il camminare con loro , silenziosi , passo tranquillo , fermo e costante .
KIKI SOSO LHYA GYALO ! grido muta , arrivando felice al pianoro con i suoi ometti .
GLI DEI HANNO VINTO !
Il terreno dello stretto sentiero che serpeggia negli scisti nerastri sopra il pianoro è indurito - si capisce che di notte gela - e i bastoni non la vogliono sapere di forarlo . C' è , già , un forte vento gelido e il pizzo è ancora avvolto dalla nebbia .
Ogni tanto ( cosa che mi obbligo a fare , malgrado la paura del vuoto ) guardo il percorso appena salito per riuscire a valutare se scendendo , appunto , avrò paura della pendenza e del Nulla . NON ho paura , ma sono impressionata ! Pronta , in ogni momento , a fermarmi e tornare sui miei passi : il fascino della cima è potente , ma non è che voglia arrivarci ad ogni costo . Così ho sempre pensato in montagna , e rinunciato se necessario senza tristezze alle mete .
Quando ogni tanto il terzetto si ferma per ammirare il paesaggio , io continuo a fissare i miei piedi e il sentiero : conosco fin troppo bene quella brutta sensazione di essere aspirata dal vuoto solo guardandolo !
Il famoso camino è un gioco da bambini e lo scalo con gusto . Dopo invece , e fino in cima , porrò estrema attenzione ad ogni mio passo , ogni angolazione e presa degli scarponi sugli scisti e roccette , aiutandomi spesso con le mani tastando appigli e solidità delle rocce . Su questo lato più assolato , rivolto alla Val Blenio , le punte dei bastoni s ' imprimono comodamente nel terreno . Anche qui mi giro con prudenza ogni tanto a valutare le difficoltà della discesa : brrrr....
....e brrrr al vento : ma , chiedo , il vento può buttarti nel vuoto ?
Ma non ho paura , mi sento in sicurezza in mezzo ai miei compagni .
Infine s ' indovina nella nebbia la croce di vetta : mi assale una grande emozione , mi salgono le lacrime agli occhi .
Sono molto grata ai miei 3 compagni per il prezioso regalo ricevuto , e ci congratuliamo con gioia .
Quassù il vento è impazzito ! Un sorso di tè , le foto di vetta e ci copriamo con tutti gli abiti che abbiamo nel sacco .
KIKI SOSO LHYA GYALO !
congiungo le mani con un pensiero per i miei cari Lassù
...e giù ! sino al camino la discesa che mi preoccupava la faccio come una scimmia , ginocchia piegate quasi a toccare i talloni , zampe pronte a stringere gli appigli rocciosi ; solo in brevi momenti ritrovo la posizione eretta degli esseri umani .
Il sentiero sotto il camino , serpe dalle spire nerissime è stupendo , visto da sopra ; ora il terriccio è cedevole e fangoso - si sta sciogliendo il ghiaccio sottostante ed i bastoni lo mordono agevolmente .
Scendo spedita : che bellezza ! ma come ho fatto a temerlo salendo ?!!
Arriviamo al pianoro con gli ometti e facciamo una breve pausa pic - nic ; il vento è scatenato .
Poi ci abbracciamo : i miei compagni scendono in Val Canal dov 'ero io ieri , ed io torno in capanna Michela , meritandomi la zuppa di zucca e una fetta di torta dell ' Ornella .
" Cosaaaa ? non conoscete le torte dell ' Ornella ? Urge rimediare ! "
Ora il Piz Terri risplende nel sole !
" Ehi , Fifona , se ci pensi con calma , sai benissimo affrontare questo tipo di terreno ! quale appiglio scegliere dopo averne tastati vari , esattamente dove e come posare gli scarponi , come usare i bastoni si / i bastoni no , accorciarli / allungarli . E proprio solo la paura del Nulla che ti frega ! "
- e se allo splendido Piz Terri dedicassi ora il coro finale " An die Freude " della Nona Sinfonia di Beethoven ?
ascoltatelo nell ' interpretazione di Sergiu Celibidache alla testa dei Münchner Philarmoniker nel live del17. 3.1989 , puro splendore !
FREUDE , SCHÖNER GÖTTERFUNKEN ,
TOCHTER AUS ELYSIUM ,
WIR BETRETEN FEUERTRUNKEN
HIMMLISCHE , DEIN HEILIGTUM !
Ludwig van Beethoven , testo di Friedrich Schiller
VON HERZEN - MÖGE ES WIEDER - ZU HERZEN GEHEN
( Dal cuore - possa nuovamente - andare al cuore ! )
Tourengänger:
micaela

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