Gana's Ring (red and white)
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Dal'inizio di questa settimana,i vari meteo prevedono un sabato stupendo e stavolta non sbaglieranno.Oggi si potrebbe salire qualunque montagna,un 3000,un 4000 ecc ecc,ma noi decidiamo di tornare in Malvaglia per completare un giro parzialmente fallito un paio di mesi fa,ossia l'anello delle Gane.Il giro si rifà più o meno a quello di
tapio,però senza il Pizzo Forca e la Cima di Piancabella (salita la volta scorsa).Naturalmente,viste le oggettive difficoltà,noi il giro lo facciamo in senso contrario al suo,per trovarci così le maggiori" rogne "in salita.Partiamo così da Cusiè alle 7.40,seguiamo le indicazione per l'Alpe di Sceru e da li,senza sentiero e traccia, cominciamo a salire da prima tra larici, sassi, rododendri e poi su ganne puntando al passo tra la Piancabella e Gana Rossa.Verso la fine ci spostiamo leggermente a dx andando a prendere più direttamente la cresta.Da qui, comincia il bello,il primo tratto lo facciamo sul lato Bleniese e quando incontriamo la prima parete riguadaniamo il filo di cresta(S) e passiamo sul lato Malvaglia,ove per via logica ma non semplice,seguendo valloncelli,talvolta il filo di cresta(strapiombante a sx) con passaggi di arrampicata nell'ordine del I°(un paio di II°) e notevole esposizione giungiamo sulla ganna finale a pochi metri dalla vetta.Ultimi metri = grande soddisfazione!!!Foto,libro di vetta e bocca aperta davanti al panorama, che, complice la meteo stupenda, oggi lascia senza parole.In primo piano la regina Adula,ma il resto non è da meno!!!!Ma il giro non è finito e partiamo per l'altra meta della giornata(Gana Bianca),seguendo la cresta in direzione N passiamo sulla cima senza nome 2760 e poi in seguito su quella 2821 dove mangiamo.Da qui ,prima della Gana bianca ci sono altre due cime senza nomina,ma seguirla ulteriormente sembra impossibile,per cui decidiamo di scendere sul lato Bleniese sulla infinita ganna e attraversarla tutta.La discesa la sciegliamo dalla cima 2821 e risulterà la parte più difficile della giornata,si tratta di abbassarsi di 100 m su terreno ripidissimo in cui si muove qualsiasi elemento!!!!!Ogni passo e una frana, ma con la massima concentrazione riusciamo a raggiungere la ganna.Ora ci vuole pazienza e piano piano tagliando di traverso tutta la bianca pietraia e alzandoci alla fine raggiungiamo il colletto prima della cima.Anche qui percorriamo gli ultimi facili metri e in breve siamo sulla cima.Stessa procedura della Rossa,(sul libro scopriremo che il giorno prima qualcuno di hikr è salito in cima)ma ci fermiamo un po di più per rilassarci,alla fine, ce lo siamo meritato.Con luce pomeridiana ammiriamo tutto quello che ci sta intorno,e assaporiamo la meravigliosa giornata e l'incredibile panorama.Quando arriva il momento di scendere,optiamo per passare alla Capanna Quarnei e seguendo i bolli blu(????????), prestando attenzione per il terreno a tratti instabile,terminiamo la nostra giornata a tema Ganne;arrivati sui prati troviamo i segnavia bianco/rossi che ci portano in breve al'Alpe di Quarnei, e poi, con breve risalita alla Capanna.Ci concediamo una bella birra(evaporata in pochi attimi) e una fetta di buonissima torta e qualche chiacchera con il simpatico gestore,in compagnia del suo spassosissimo cane.Non ci resta che rientrare, ormai al tramonto alla macchina a Foppa.
CONSIDERAZIONI. Giro spettacolare per panorami e colori,una "manna" per chi ama le pietraie,forse il più bello della stagione.La salita della Gana Rossa fatta da noi,(e da tapio in discesa!!!) presenta difficoltà alpinistiche e brevi passaggi di arrampicata e talvolta notevole esposizione(T5).Secondo noi ce la possibilità di salirla con poche difficoltà dalla Capanna Quarnei,salendo il vallone su pietraie e agganciando la cresta opposta,ossia quella che punta verso la Gana Bianca.naturalmente è una possibilità da verificare.Il giro si svolge per 80% fuori sentiero e lo sconsiglio a chi non ama pietraie e terreni instabili.La cresta di collegamento tra Gana Rossa e Gana Bianca presenta ben 4 cime, ingiustamente senza nome ,che occludono la vista tra le due.(dalla Gana Rossa non si vede la Bianca e viceversa)
Un ringraziamento a Giampio e Emiliano per la splendida esperienza vissuta insieme.
Poncione
Veramente l'escursione più bella, emozionante e riuscita della stagione... per un "valgannese" come me salire su queste due cime (forza dell'etimologia) riveste un significato davvero particolare, e non è un caso che il desiderio di farlo arrivasse da lontano, programmato ma mai attuato nella sua completezza da diverso tempo. Il tentativo di luglio, culminato nella Cima di Piancabella, è dunque stato il suo giusto preludio "d'antipasto" e di studio.
Due fantastiche e diversissime cime la Gana Bianca e Rossa, momenti intensi di una giornata perfetta: soprattutto la Gana Rossa ha saputo regalare emozioni altissime lungo la sua impegnativa ed elaborata cresta sud, da affrontare sempre con la massima concentrazione in un ambiente alpino ad alto tasso spettacolare. Aggiungo che la cresta di congiunzione tra quest'ultima e la Gana Bianca presenta altre quattro elevazioni degne di queste nome (punte m.2764, 2821, 2823, 2820) e che meriterebbero anch'esse un nome: le prime due di esse lambiscono due ampie ganne chiamate Pian di Rocc (lato Blenio) e Grussett (Malvaglia), nomi che potrebbero anche utilizzarsi per la loro identificazione.
La visita alla Capanna Quarnei e la seguente discesa a Foppa per chiudere l'anello è stato il degno e naturale coronamento di una giornata davvero speciale ed emozionante, per me come per Ale e Giampiero, che ringrazio per aver condiviso questi momenti.

CONSIDERAZIONI. Giro spettacolare per panorami e colori,una "manna" per chi ama le pietraie,forse il più bello della stagione.La salita della Gana Rossa fatta da noi,(e da tapio in discesa!!!) presenta difficoltà alpinistiche e brevi passaggi di arrampicata e talvolta notevole esposizione(T5).Secondo noi ce la possibilità di salirla con poche difficoltà dalla Capanna Quarnei,salendo il vallone su pietraie e agganciando la cresta opposta,ossia quella che punta verso la Gana Bianca.naturalmente è una possibilità da verificare.Il giro si svolge per 80% fuori sentiero e lo sconsiglio a chi non ama pietraie e terreni instabili.La cresta di collegamento tra Gana Rossa e Gana Bianca presenta ben 4 cime, ingiustamente senza nome ,che occludono la vista tra le due.(dalla Gana Rossa non si vede la Bianca e viceversa)
Un ringraziamento a Giampio e Emiliano per la splendida esperienza vissuta insieme.

Veramente l'escursione più bella, emozionante e riuscita della stagione... per un "valgannese" come me salire su queste due cime (forza dell'etimologia) riveste un significato davvero particolare, e non è un caso che il desiderio di farlo arrivasse da lontano, programmato ma mai attuato nella sua completezza da diverso tempo. Il tentativo di luglio, culminato nella Cima di Piancabella, è dunque stato il suo giusto preludio "d'antipasto" e di studio.
Due fantastiche e diversissime cime la Gana Bianca e Rossa, momenti intensi di una giornata perfetta: soprattutto la Gana Rossa ha saputo regalare emozioni altissime lungo la sua impegnativa ed elaborata cresta sud, da affrontare sempre con la massima concentrazione in un ambiente alpino ad alto tasso spettacolare. Aggiungo che la cresta di congiunzione tra quest'ultima e la Gana Bianca presenta altre quattro elevazioni degne di queste nome (punte m.2764, 2821, 2823, 2820) e che meriterebbero anch'esse un nome: le prime due di esse lambiscono due ampie ganne chiamate Pian di Rocc (lato Blenio) e Grussett (Malvaglia), nomi che potrebbero anche utilizzarsi per la loro identificazione.
La visita alla Capanna Quarnei e la seguente discesa a Foppa per chiudere l'anello è stato il degno e naturale coronamento di una giornata davvero speciale ed emozionante, per me come per Ale e Giampiero, che ringrazio per aver condiviso questi momenti.
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