Cima di Gana Bianca 2843mt, di Gana Rossa 2786mt e di Piancabella 2670mt

Escursione impegnativa in quanto si svolge per lo più su tracce di sentiero con bollatura vecchia (da Laghetto dei Corti fino a Cima di Gana Bianca) o su rarissime tracce di sentiero su gande, terreno instabile e a tratti esposto (il resto del giro).

Dal parcheggio di Cusiè si seguono i cartelli che conducono su stradina sterrata all'Alpe Pozzo e su bel sentiero all'Alpe Quarnei (2046mt). Da quest'ultima, ignorata la deviazione per la Capanna Quarnei sulla destra, si prende un sentiero che parte dietro le baite segnato da bolli bianco rossi e paletti. In breve si raggiunge il Laghetto dei Corti e superatolo, quando il sentiero inizia scendere traversando il versante sud-orientale della valle (a circa quota 2270mt), si devia decisamente a destra (E) puntando a dei radi ometti e bolli bianco-rossi sbiaditi visibili sul pendio erboso soprastante. 
A questo punto, si punta alla sella posta appena a sinistra della Cima di Gana Bianca, risalendo su prati prima e gande poi e stando sinistra delle balze rocciose. A un certo punto la bollatura sbiadita bianco-rossa lascia il posto a dei bolli/frecce blu che risalgono un paio di facili canalini, fino alla sella e quindi in breve in vetta (2843mt; 2h15min dal parcheggio).

Dopo essere scesi nuovamente alla sella (2780mt), optiamo per non seguire la cresta (non sappiamo se sia fattibile o meno) ma ci abbassiamo a destra sul versante della Valle di Blenio e attraversiamo tutta la pietraia bianca, lambendo la base delle pareti rocciose che sorreggono la cresta, fino ad una selletta caratterizzata da ghiaia rossastra posta tra le q.2824 e q.2822 della CNS. Qui ci spostiamo sul versane della Val Malvaglia e traversiamo di nuovo in direzione S su gande rossastre e sfasciumi prima e seguendo una comoda cengia erbosa poi che ci permette di arrivare alla massima depressione della cresta (q.2764). Da qui per facile roccette mantendendo il filo di cresta giungiamo in vetta alla Cima di Gana Rossa (2786mt; 1h dalla Cima di Gana Bianca). 

Dalla vetta, scendiamo un poche decine di metri e sulla cresta ci troviamo davanti dei salti di roccia abbastanza esposti su entrambi i lati che richiedono di disarrampicare. Non ci fidiamo e torniamo su inostri passi fino a incrociare un canalino, molto ripido ma tutto sommato facile (I) che scende verso la Valle di Sceru proprio sotto la Cima di Gana Rossa. Ci infiliamo nel canalino e alla sua base deviamo a destra attraversando sotto i torrioni della cresta fino a riprendere quest'ultima (ometto). A questo punto, ci abbassiamo nuovamente sul versante bleniese sfruttando delle cenge un poco esposte (II) per evitare gli ultimi risalti rocciosi della cresta e tornati sul filo non resta che raggiungere la Cima di Piancabella per facili roccette (2670mt; 50min da Cima di Gana Rossa). 

Dalla vetta, optiamo per la discesa diretta all'Alpe Sceru discendendo tutto il vallone racchiuso tra le Cima di Gana Rossa e di Piancabella (Valle di Sceru), prima su pietraia e poi su prati (da circa metà vallone troviamo delle tracce di sentiero e dei radi ometti). All'Alpe Sceru seguiamo i cartelli per Foppa di Cusiè.