PIODA DI CRANA m. 2430 ( VAL VIGEZZO)
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La giornata è perfetta per affrontare in sicurezza la cresta sud-est e soprattutto il traverso alla sommità della piodata.
Avevamo già rinunciato una volta perché la roccia bagnata non consentiva la minima aderenza degli scarponi.
Lasciata l’auto ad Arvogno ( m.1247), scendiamo per un breve tratto sulla strada asfaltata e dopo il ponte in ferro prendiamo a destra il sentiero che salta un tornante della mulattiera che porta al Passo di Fontanalba.
Giunti all’Alpe Verzasco ( m. 1393 ) si devia a sinistra e da qui il sentiero sale ripido in continua progressione superando i prati dell’Alpe e una bella faggeta. Lasciamo il sentiero che porta alla Colla e deviando a destra ( con evidente segnaletica) superiamo un bosco di conifere e su terreno sempre più aperto arriviamo alla base della cresta ( ore 2,00). Da qui la salita diventa più impegnativa perché la traccia prosegue su fondo irregolare e su lastre di roccia levigata ( fare attenzione in caso di pioggia o eccessiva umidità!)
Il panorama verso la Scheggia e la Val Vigezzo si apre sempre di più e sulla destra la piodata offre scorci suggestivi e unici. Si prosegue in diagonale a sinistra riprendendo il filo di cresta fino al breve traverso aereo che porta sul versante della vetta. ( ore 4,00). Dalla vetta grande panorama.
La salita è impegnativa ma gratificante perché il sentiero richiede esperienza e attenzione per superare in sicurezza anche i punti più delicati.
Avevamo già rinunciato una volta perché la roccia bagnata non consentiva la minima aderenza degli scarponi.
Lasciata l’auto ad Arvogno ( m.1247), scendiamo per un breve tratto sulla strada asfaltata e dopo il ponte in ferro prendiamo a destra il sentiero che salta un tornante della mulattiera che porta al Passo di Fontanalba.
Giunti all’Alpe Verzasco ( m. 1393 ) si devia a sinistra e da qui il sentiero sale ripido in continua progressione superando i prati dell’Alpe e una bella faggeta. Lasciamo il sentiero che porta alla Colla e deviando a destra ( con evidente segnaletica) superiamo un bosco di conifere e su terreno sempre più aperto arriviamo alla base della cresta ( ore 2,00). Da qui la salita diventa più impegnativa perché la traccia prosegue su fondo irregolare e su lastre di roccia levigata ( fare attenzione in caso di pioggia o eccessiva umidità!)
Il panorama verso la Scheggia e la Val Vigezzo si apre sempre di più e sulla destra la piodata offre scorci suggestivi e unici. Si prosegue in diagonale a sinistra riprendendo il filo di cresta fino al breve traverso aereo che porta sul versante della vetta. ( ore 4,00). Dalla vetta grande panorama.
La salita è impegnativa ma gratificante perché il sentiero richiede esperienza e attenzione per superare in sicurezza anche i punti più delicati.
Tourengänger:
Giuliano54
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