Punta dello Stambecco (3107 m)


Publiziert von tapio , 9. September 2014 um 08:19.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 4 September 2014
Hochtouren Schwierigkeit: WS+
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Rheinwaldhorn   CH-GR   CH-TI   Gruppo Pizzo di Cassimoi   Gruppo Cima di Pinadee 
Zeitbedarf: 7:30
Aufstieg: 1470 m
Abstieg: 1470 m
Strecke:15 km. Dettaglio: Dettaglio: Prati di Compietto (1694 m) – Alpe Carassino (1766 m) - Alpe Cassimoi (1829 m) – costone sul fianco orografico sinistro del torrente della Valle di Fornee – Fornee – Cresta Est della Cima del Casletto – Pianoro della Meditazione (2960 m) – salita alla Punta dello Stambecco combinando, prima, la “Via per Chiara e Marco” e, poi, la “Via dello Stambecco” (cresta S – cresta W – cresta N) – Punta dello Stambecco (3107 m) – Pianoro della Meditazione (2960 m) – Cima del Casletto (2782 m) – Monte Amianto (2611 m) – Fornee – ritorno per la stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:N2 uscita Biasca – Malvaglia – Valle di Blenio – Olivone – Ghirone – Diga del Luzzone (direzione Carassina, Adula) – Passaggio all’interno della diga regolato da semaforo – tratto ripido in salita – seconda galleria (alcune piazzole per l’incontro tra veicoli) – strada sterrata fino al Pass Muazz, Prati di Compietto
Kartennummer:map.geo.admin.ch

Dopo il Witenwasserenstock e l’intermezzo forzato sull’Alta Via della Valle Carassina ritengo doveroso provare anche la Punta dello Stambecco. Se non ci provo adesso, rischio che rimanga per sempre nel cassetto delle occasioni perdute. “L’inconfondibile piramide ardita ed elegante” che ha avuto il suo nome direttamente da Giuseppe Brenna è il tremila ticinese con la via normale più difficile sulla carta. Anzi, le due vie normali: l’originaria “Via dello Stambecco” e la brenniana “ Via per Chiara e Marco”; entrambe sono quotate PD+. Il motivo che mi fa inizialmente propendere per la via tracciata dal Maestro è semplice: è la via del Maestro (e già questo sarebbe motivo sufficiente...), ed il tratto alpinistico è più corto - sembrerebbe - rispetto alla via che passa sulla parete Nord. Delle tre relazioni pubblicate in Hikr (di Zaza, di stellino/Pippo76 e di igor) le prime due presentano, come via di salita, la via “per Chiara e Marco”. La terza descrive con belle fotografie l’ascesa e la calata attraverso la cresta S, quotata AD.

Nonostante abbia potuto ammirare la bellezza della “Via dello Stambecco” durante la risalita della conca di Fornee (sia oggi che anche durante l’uscita allo Jut) opto per andare a visionare l’altra, il che mi dà anche l’occasione di transitare sull’ormai mitico Pianoro della Meditazione.

Per tutto quanto attiene all’avvicinamento, rimando alla mia recente relazione sul Piz Jut. Giunto nella conca di Fornee, punto direttamente alla cresta che dalla Cima del Casletto porta al  predetto Pianoro. La parte alta di tale cresta è franosa e ripida, e va salita con cautela.

Al Pianoro guardo su; la cresta W della Punta dello Stambecco mette i brividi: rocciosa, esposta, a blocchi verticali. Comunque comincio la salita e poi vedremo…

Risalgo un tratto franoso rimanendo molto vicino alla parete verticale che scende dalla cresta W. La direzione è verso la sella posta a S della cima. Poco prima di arrivarci, mi immetto in un breve canalino sulla sinistra, che va a raggiungere il filo della cresta W.

Il Brenna ora dice (Via per Chiara e Marco): “Si segue poi sempre il filo di cresta, aggirando a sinistra un risalto e scalando un piccolo camino-diedro”.

A parte un infruttuoso tentativo di prendere la cresta W di petto, cioè provando a salire sopra il risalto, troppo verticale ed esposto, torno al punto di uscita in cresta e aggiro il risalto sulla sinistra. C’è un po’ di neve fresca e quindi il passaggio su questa cengetta va fatto con circospezione. Ormai però sono sulla parete N, e pur nella sua ombrosità, e con le sue placche scivolose (c’è anche un po’ di ghiaccio), mi sembra di intravedere un passaggio.

A proposito del versante N il Brenna afferma ancora (Via dello Stambecco): “si risale un pendio molto ripido e franoso, con una specie di canaletto che sbuca proprio a due passi dalla cima (alla sua destra)”.

Ecco, dopo la cengia proseguo ancora un po’ sul versante N e mi immetto successivamente in questo canaletto franoso, da percorrere con attenzione, particolarmente in discesa (gli appigli sono freddi e umidi).

Alla fine del canale c’è una pioda posizionata verticalmente. Se si guarda a sinistra si vede già la croce di vetta. Dal punto di uscita in cresta (W), passo una placca (soleggiata) sul filo – si potrebbe qui anche scendere di alcuni passi sul versante SW ed aggirare la placca – e dopo pochi metri sono sulla vetta della Punta dello Stambecco.

Da quanto descritto si può ben capire come la via che mi ha portato in cima sia una “via combinata”: prima il canalino S, poi un passo sulla cresta W, poi la cengia ed il canale N e poi gli ultimi metri di cresta W. Ritengo corretta la valutazione di PD+, in particolare per il fatto che il versante N rimane in ombra e quindi (indipendentemente dalla neve fresca che ho trovato io) è potenzialmente molto scivoloso. Ma il tutto si risolve in una manciata di minuti.

Naturalmente sono al settimo cielo: questa cima ed il Witenwasserenstock li consideravo degli ostacoli insormontabili ed invece eccomi qua, in vetta, a suggere il nettare di questa visuale indescrivibile. Ora mi appare – a differenza di quanto non era successo sulla cima dello Jut – “la memorabile visione sulla grande colata glaciale del versante settentrionale del Grauhorn”. Indimenticabile.

Sfoglio il libro di vetta: compresa la mia iscrizione e anche quelle di altri noti salitori, sono 33 ascese (alcune multiple; alcune ripetute…; ed alcune molto ripetute, da parte di chi ha messo la croce) a partire dal 2007. Meno di cinque all’anno.

Per il ritorno, ripercorro con prudenza “la via combinata” e, dopo adeguata nuova fermata al Pianoro della Meditazione, approfitto della cresta di discesa per andare a visitare anche – con breve risalita – la Cima del Casletto (bella visuale sulla parte finale della Carassina: la zona della Cappella di Termine e della Capanna Adula CAS).

Successivamente, con breve passaggio in cresta, vado a toccare anche la vetta del Monte Amianto. Scendo poi da un canalino verso Est e, passata una lunga pietraia, riguadagno la parte centrale del catino di Fornee. Da qui, seguendo la via mattutina, torno ai Prati di Compietto, dove mi aspetta l’agognata Weiß.

Non so davvero se la Punta dello Stambecco sia il tremila ticinese più difficile: di impegno ne richiede, certo; ma anche altri ne esigono. Quello che so è che la soddisfazione è senz’altro grande, indipendentemente dalle etichettature.

 

 

Tempi:

Prati di Compietto – Punta dello Stambecco, andata: 4 ore

Ritorno, via Cima del Casletto e Monte Amianto: 3 ore e 30’

 


Tourengänger: tapio


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Kommentare (18)


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igor hat gesagt:
Gesendet am 9. September 2014 um 09:03
Bravissimo tapio ! Complimenti per queste ascensioni toste in solitaria e sopratutto per i 3000 ticinesi che ormai li hai spazzati tutti o quasi ..... Beato te a me ne
Mancano ancora 14 spero di riuscire a farli prima o poi intanto ancora complimenti grande !

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. September 2014 um 12:24
Grazie mille Igor!
Anche a me ne mancano ancora un po', non tanti ma comunque qualcuno sì: prima di dire di averli fatti tutti, bisogna farli (già in altre occasioni tutto si è interrotto improvvisamente...). Vedrai che anche tu riuscirai a farli, se non quest'anno, l'anno prossimo. Ma se hai fatto lo Stambecco dalla cresta Sud, sono sicuro che non avrai problemi con gli altri!

Ciao, Fabio

froloccone hat gesagt:
Gesendet am 9. September 2014 um 19:50
Complimenti!!!!!Questa pensavo fosse impossibile,anche per te!!!Gran vetta, per pochi!!!Ancora complimenti!! Ciao ALE

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. September 2014 um 22:58
Ciao Ale, grazie mille!

Come già esperito in altre occasioni, mi sono avvicinato con l'intenzione di provarci e, visto che non era impossibile, ho continuato nel tentativo. Poi è andato tutto bene.

Grazie ancora, ciao, Fabio

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 9. September 2014 um 21:53
Oserei dire che le performance di Fabio siano divenute ancor più sbalorditive che in passato dopo lo spiacevole infortunio... sarà un caso, ma se non lo fosse ciò significa solo una cosa: grande carattere. E anche lo stambecco ha dovuto inchinarsi.
Chapeau.

Ciao

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. September 2014 um 23:07
Grazie mille Emiliano!
Non so davvero se l'infortunio c'entri qualcosa o se si tratti solo di una coincidenza dovuta al fatto che alcune cime non avevo voluto affrontarle in precedenza...
Comunque non passa una gran differenza tra lo Stambecco e certe altre montagne (ma forse anche questo è un giudizio strettamente personale; come si sa - detto in italiano - cento teste, cento opinioni).

Ciao, Fabio

Nevi Kibo hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. September 2014 um 23:53
Cent co, cent crap; cent cu, dusent ciap!

Complimenti, esploratore!

Ciao
Paolo

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. September 2014 um 09:25
Nettamente più espressivo in dialetto...!!!

Grazie mille Paolo!

Ciao, Fabio

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. September 2014 um 21:18
Ho avuto anche io questa sensazione Emi. Mi è sembrato che appena ha potuto rimettersi all'opera abbia osato ancora più di quanto non facesse prima, se non ho preso abbagli, quasi una rivalsa contro il fato.

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. September 2014 um 00:08
Diciamo che sono grato al fato che mi permette di poter ancora andare in montagna tanto quanto facevo prima...

micaela hat gesagt:
Gesendet am 10. September 2014 um 15:01
M ' impressionano foto e racconto : sembri un fachiro che cammina su punte , aghi di roccia , guglie , tutti di un grigio severo . S ' inchinino gli stambecchi ! ciao , Micaela

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. September 2014 um 15:57
Ciao Micaela, grazie mille!

Speravo di vedere almeno uno stambecco, ma ho potuto ammirare solo alcune orme sulle lingue di neve vicino alla vetta. I signori di questa montagna hanno preferito restare sulle loro, com'è giusto che sia. Io ho fatto solo una breve visita alla loro montagna.

Ciao, Fabio

Antoniu hat gesagt:
Gesendet am 10. September 2014 um 16:38
Veramente molto interessante.
Ottima escursione, ottime foto e, cosa più importante, ottime spiegazioni.
Grazie e ancora complimenti.

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. September 2014 um 19:04
Ciao Antonio,

grazie mille a te per i tanti complimenti: sarà difficile per me confermare questi livelli :-)

Ciao, Fabio

gbal hat gesagt:
Gesendet am 10. September 2014 um 21:32
Complimenti Fabio, ancora una volta.
Mi domando cosa metterai in pista per il 22 Settembre! :-):-):-)
Ciao

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. September 2014 um 23:59
Grazie mille Giulio!

Visto che le ciliegine le ho già mangiate negli ultimi tempi, mi basterebbe una normalissima torta :-)

Ciao, Fabio

veget hat gesagt:
Gesendet am 12. September 2014 um 12:53
Ciao Fabio
il nome della cima conquistata ben s'identifica con le Tue "caratteristiche" di Grande alpinista.... Complimenti per la tenacia....
Anche il Buon Brenna, rimarrà stupito dalle Tue imprese....
Avanti a tutta
Eugenio

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. September 2014 um 14:09
Grazie mille, Eugenio!

Qui, con le onde del mare a fare da sottofondo, il Tuo messaggio giunge come auspicio per nuove belle salite, che auguro anche a Te. Speriamo in bene...

Ciao, a presto, Fabio


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