Piz Jut (3129 m) e Cima di Fornee (3054 m)


Publiziert von tapio , 26. August 2014 um 08:02.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:24 August 2014
Hochtouren Schwierigkeit: WS-
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   CH-TI   Gruppo Rheinwaldhorn   Gruppo Pizzo di Cassimoi   Gruppo Cima di Pinadee 
Zeitbedarf: 10:00
Aufstieg: 1550 m
Abstieg: 1550 m
Strecke:17,3 km. Dettaglio: Prati di Compietto (1694 m) – Alpe Carassino (1766 m) - Alpe Cassimoi (1829 m) – costone sul fianco orografico sinistro del torrente della Valle di Fornee – Bocchetta di Fornee Sud (2886 m) – canalino sul versante E – ghiacciaio sul fianco E della Cima di Fornee – sella P. 3020 m – Piz Jut (3129 m) – sella 3020 m – Cima di Fornee (3054 m) – sella 3020 – ritorno per la stessa via (ghiacciaio, canalino, etc etc)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:N2 uscita Biasca – Malvaglia – Valle di Blenio – Olivone – Ghirone – Diga del Luzzone (direzione Carassina, Adula) – Passaggio all’interno della diga regolato da semaforo – tratto ripido in salita – seconda galleria (alcune piazzole per l’incontro tra veicoli) – strada sterrata fino al Pass Muazz, Prati di Compietto
Kartennummer:map.geo.admin.ch

Parto dai Prati di Compietto e percorro i lunghi 3,5 km che mi separano dall’Alpe Cassimoi. La Carassina è bella, ma non finisce mai: per fortuna non sto andando all’Adula, altrimenti sarei solo a metà, come mi sovviene dalla ormai remota (nel tempo) uscita alla Cima di Bresciana.

Poco dopo l’Alpe Cassimoi e le infrastrutture per la mungitura a lato strada, c’è un ponticello e in totale tre curve. Subito dopo la terza salgo sul costone sul fianco orografico sinistro del torrente della Valle di Fornee. Dopo un primo tratto in cui si fa fatica ad individuare un traccia vera e propria, rimanendo sempre ai margini del costone appare un sentiero bello, pulito e segnalato. Agli autori di questa meritoria opera è dedicata la foto che reca le loro iniziali. Per ora questo sentiero non è (ancora) ufficiale, nel senso che le strisce bianco-blu con cui è segnalato sono fatte a mano e non con la macchinetta che usa il CAS (che lascia i margini del rettangolo perfetti, senza sbavature). La segnaletica sottintende un sentiero alpino (T4): non perché questo tratto sia tale, ma perché adduce alla conca di Fornee, dove si può senz’altro parlare di T4. Fino a circa quota 2600 i segnali sono sempre visibili. Poi, o io non li ho più visti, oppure mancano, visto che la via da seguire è intuitiva. Per evitare i ripidi nevai ghiacciati (ricordo che si tratta di un versante W, quindi molto freddo nelle prime ore del mattino) salgo sotto la verticale della Cima di Fornee e poi, nei pressi delle bancate di roccia della sua parete NW, giro a sinistra e raggiungo la Bocchetta di Fornee Sud.

Qui ricevo i primi raggi di sole, visiono il canale sul lato grigionese e noto che le previsioni meteo sono state azzeccate: bello sul versante ticinese, nebbia profonda dall’altra parte (non so se sia possibile parlare qui di Nord delle Alpi, ma comunque lo spartiacque linguistico funge anche da spartiacque meteo).

Scendo il canale: è ripido, franoso e bisogna procedere con attenzione; comunque è corto (una ventina di metri di dislivello o poco più) e presto sono alla base. Dopo un primo brevissimo traverso su ganna raggiungo il ghiacciaio (“inclinato” secondo il Brenna, ma non più di tanti altri): la nebbia è profonda, ma siccome è previsto un miglioramento per il pomeriggio anche per il Nord delle Alpi, prendo coraggio e comincio il traverso. La neve che ricopre il ghiacciaio ha già rimollato anche se di poco: per questo motivo, pur procedendo con attenzione, evito i ramponi.

Tra lingue di neve e ganne passo più tempo a costruire ometti (anche sul ghiacciaio…) che a procedere. Nel caso la nebbia non si dissolva, voglio avere buoni margini di sicurezza per ritrovare la via del ritorno. Un ometto ogni 10 metri, salvo che sulla neve, dove le orme possono bastare.

Passate tutte le lingue di neve e risalite alcune pietraie, giungo in vista della sella 3020, dove la visibilità si fa migliore (essendo sulla linea di confine con il Ticino…). Il progetto orginario prevedeva inizialmente la salita alla Cima di Fornee (considerata più difficile) e in un secondo tempo quella allo Jut, più tranquillo. Ma la meteo dice bello verso lo Jut e nebbia sulla Cima di Fornee: devo quindi modificare i miei programmi, sperando che poi la nebbia si dissolva.

La salita allo Jut è elementare: se non fosse per il canalino (F+) e il ghiacciaio (per definizione F), per la pala finale non andrei oltre il T3 (a parte naturalmente il discorso quota). Mi ha ricordato un po’ il Cassinello, con la differenza che lì si procede su placche poco inclinate, qui su sassi di piccola taglia.

In vetta, verso S c’è nebbia. Riesco a malapena a vedere la vicinissima Punta dello Stambecco, che appare e scompare: per “la memorabile visione sulla grande colata glaciale del versante settentrionale del Grauhorn” di cui parla il Brenna dovrò fare ricorso alla memoria, o a questa foto.

Verso la Cima di Fornee, stessa situazione. Quindi tanto vale fare pausa e sperare in un miglioramento.

Mi trattengo parecchio e l’auspicato miglioramento si palesa: la cresta SSE della Cima di Fornee appare sgombra da nubi, anche se verso i Grigioni il mare di nebbia pare non voler cedere. Ma questo è un problema che risolverò a suo tempo (il ghiacciaio nella nebbia). Scendo allora verso la sella 3020 ed inizio il percorso di cresta, “l’originale e affilata cresta rocciosa a torrette che sembra una muraglia”. Come afferma ancora il Brenna, “la bizzarra cresta rocciosa ha tratti esposti”. Aggiunge poi: “Inizialmente la cresta è facile, ma poi presenta qualche passaggio anche esposto con passaggi di II grado”.

Arrivato alla doppia torre tagliata in due da uno squarcio, abbandono la cresta e rimango, con poche eccezioni, sul versante ticinese (W), abbastanza esposto ma baciato ora da un bel sole. Ritornato poi brevemente in cresta, scendo nuovamente sul versante W quando arrivo davanti al muro finale. Lo aggiro e arrivo in vetta da N (gli ultimi metri).

Il Brenna quota questa cresta PD- e secondo me ci sta tutto, in particolare per l’esposizione, oltre che per i passaggi tecnici.

Mi fermo pochi minuti e riprendo la cresta in senso inverso. Devo dire che al ritorno, rimanendo il più possibile sul filo di cresta e passando anche in due occasioni sul versante E (salvo naturalmente l’aggiramento della doppia torre a W) ho trovato meno difficoltà, e forse anche meno rischi. Arrivato nei pressi della sella 3020, ormai con visibilità perfetta, inizio il traverso sul ghiacciaio (nevaio), ormai ben rimollato, e approfittando anche di qualche tratto in scivolata arrivo ben presto alla base del canalino che porta alla bocchetta. Come immaginato, in salita è più facile che in discesa. In breve sono alla Bocchetta di Fornee. Dopo un’ulteriore pausa, riprendo la via del ritorno e arrivato sul fondovalle ripercorro i 3,5 km della Carassina raggiungendo così  il Pass Muazz, da dove ero partito.

Il fornale di Fornee è veramente un bel posto, da solo vale la gita. La Cima soprastante, con quella bella cresta SSE, aggiunge un po’ di adrenalina ad un’uscita già stupenda. Lo Jut fa da ciliegina sulla torta. Un’uscita da ricordare!

 

Tempi:

Prati di Compietto – Piz Jut: 5 ore e 15‘

Piz Jut – Cima di Fornee: 1 ora

Cima di Fornee – Passo di Fornee (via ghiacciaio) : 1 ora

Passo di Fornee – Prati di Compietto: 2 ore e 45’

 


Tourengänger: tapio


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Kommentare (16)


Kommentar hinzufügen

stellino hat gesagt: bocchetta
Gesendet am 26. August 2014 um 08:11
Ciao Tapio
vedo che hai ricalcato quasi fedelmente il "nostro" percorso di alcuni anni fa!
davvero una zona stupenda, quel selvaggio dettato dalla solitudine che, credo, ben ci piace !!!

complimenti !!!

la discesa dalla bocchetta, sia nord che sud, sul lato grigionese è diventata con gli anni sicuramente più impegnativa da quando il buon Brenna fece le guide... mi sbaglierò ma credo che 20-30 anni fa il ghiacciaio (allora si poteva ancora chiamarlo tale) arrivava a lambire la bocchetta

PS: la cresta nord della cima di fornee è pure carina... con un passaggio di III abbastanza esposto e franoso, mi ricordo che ad ogni presa toglievi prima un sasso e poi ti aggrappavi al secondo ;-)

tapio hat gesagt: RE:bocchetta
Gesendet am 26. August 2014 um 09:19
Ciao Stellino, grazie mille! Naturalmente ho tenuto ben presente la vostra relazione, ma vista la possibilità di una via più facile, ho preferito escludere in partenza la nord. Del resto, questa vostra foto non dava molte alternative: un bel muro un po' troppo ostico per me che preferisco evitare le corde...

La discesa dalla bocchetta, certo, non è un giochetto, ma ho visto di peggio, e poi è davvero abbastanza breve. Certo, se il "nevaio" fosse stato ai livelli di 30 anni fa, sarebbe bastato fare un passo per iniziare la traversata, senza alcuna discesa nel canalino.

Comunque, sì, confermo, questi sono i percorsi selvaggi e solitari che ben ci piacciono!

stellino hat gesagt: marcatura
Gesendet am 26. August 2014 um 08:15
...dimenticavo...
la marcatura è stata fatta pochi giorni fa da un gruppo "work&climb" organizzato dal CAS Ticino...
qui alcune foto http://www.casticino.ch/album-gallery.php?id_album=540&storywalk=/index.php
mentre sul lato grigionese dal capannaro della Läntahütte. Egli ha anche piazzato la corda fissa e costruito un ometto per segnalarla. Lo scopo è facilitare il passaggio dalla Länta all'Adula CAS, perciò hanno preferito la bocchetta nord

tapio hat gesagt: RE:marcatura
Gesendet am 26. August 2014 um 09:28
... rieccomi...
grazie per il link e per aver svelato l'arcano... allora c'è ugualmente la mano del CAS! un gran bel lavoro, sia la marcatura che - probabilmente - la ritracciatura, specialmente nel settore basso. Per salire in mezzo ai rododendri, si sale ugualmente, ma così, vuoi mettere? Un gran risparmio di tempo e di fatica!
Riguardo alla bocchetta Nord, ecco, adesso ho giusto giusto il rammarico di non essere andato a visionarla: al ritorno ci poteva stare, così avrei visto anche la corda fissa e avrei potuto comparare le difficoltà. Magari in futuro...

Grazie ancora, ciao, Fabio

igor hat gesagt: Grande anzi grandissimo !
Gesendet am 26. August 2014 um 09:36
Grande Tapio ! e ti dico solo questo quando l'ho visto ora senza limiti complimenti ! Spero un giorno di riuscire a farle intanto big big big Tapio

tapio hat gesagt: RE:Grande anzi grandissimo !
Gesendet am 26. August 2014 um 10:04
Grazie mille Igor!
Se ci vai con una bella giornata di sole (già questa una bella impresa, attualmente...), le fai tutte e due anche tu. Del resto, se hai fatto lo Stambecco, queste sono noccioline...

Ciao, Fabio

froloccone hat gesagt:
Gesendet am 26. August 2014 um 10:29
Complimenti,due ossi belli duri!!!!!!Soprattutto la Fornee........ciao ALE

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. August 2014 um 11:03
Ciao Ale, grazie mille!
Per la Fornee ho scelto la via più facile, e questo dice già tanto su come possono essere le altre vie.
L'idea giusta era fare prima la Fornee e poi rilassarsi allo Jut, ma la nebbia ha voluto diversamente. Non importa, è andata ugualmente...

Ciao, Fabio

Pippo76 hat gesagt:
Gesendet am 26. August 2014 um 14:33
Uscita da incorniciare!!! Considerando che sei salito da solo su 2 dei 3000 più selvaggi del Ticino, i complimenti sono doppi!
Ciao
Giancarlo

P.S. Quel pianoro verde che si incontra risalendo la conca di Fornée è davvero un posto meraviglioso!

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. August 2014 um 16:14
Grazie mille (x 2) Giancarlo!
Il pianoro, la conca, la cresta: è tutto veramente stupendo e vale la fatica di salirci. Anzi, personalmente sono rimasto positivamente sorpreso oltre tutte le aspettative.

Ciao, Fabio

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 26. August 2014 um 23:15
Grande Fabio,
caratura superiore... direi che hai brillantemente dipanato la matassa per chi (tra cui io) in precedenza ci aveva tentato senza successo. Ottima inoltre l'idea di salire dalla bocchetta sud anzichè dalla nord.
Ciao complimenti

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. August 2014 um 10:48
Grazie mille Emiliano!
I carati lasciamoli ai gioiellieri... è la meteo che ha un ruolo determinante. La bocchetta S è solo una questione di itinerario, essendo più vicina alla Cima di Fornee rispetto all'altra. Se la meta fosse stata il Cassimoi da Sud, avrei scelto di scendere dalla bocchetta Nord, sempre e solo per una questione di itinerario (a parità di difficoltà, s'intende: ma il Brenna su questo punto parla di "difficoltà praticamente identiche").

Ciao, Fabio

veget hat gesagt:
Gesendet am 28. August 2014 um 20:55
Ciao Fabio,
Non conosco nulla di queste catene montuose. prendo atto delle Tue foto e dei poderosi commenti di altri grandi e forti escursionisti (è dir poco) Da me poderosi Complimenti!!! per essere tornato al top
Buon proseguimento
Eugenio

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. August 2014 um 22:06
Ciao Eugenio, grazie mille!
Sì, in effetti non sono montagne famose e "di nome" (anche perchè, essendo vicine all'Adula sono offuscate dalla fama di questo), però, un po' per la posizione, un po' per il loro lato selvaggio meritano ogni tanto, da parte di quei pochi che si spingono fin quassù, una visita.
Ti ringrazio per le Tue gentili parole.
A presto, ciao,
Fabio

gbal hat gesagt:
Gesendet am 29. August 2014 um 17:08
Mi fa piacere che ci sia ancora qualcuno che si fida della meteo. Personalmente ero un fedelissimo ma ora la mia fede vacilla. Comunque vedo che la fiducia va bene ma come un moderno Pollicino hai sparso anche tu mollichine (o meglio ometti). Da quel che leggo nei commenti di gente che sa il fatto suo hai fatto una bella conquista.
Complimenti

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. August 2014 um 19:23
Sì, infatti: come vado ripetendo molto spesso, e come del resto tutti sanno, una buona meteo rappresenta almeno un 60-70% di una gita riuscita.
Gli ometti in quella situazione erano necessari: va bene la fiducia, ma quando la nebbia si taglia con il coltello...
Ti ringrazio Giulio per i complimenti sulla fiducia: sono mete poco frequentate, e quindi anche le informazioni in merito scarseggiano.

Ciao, Fabio


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