MONTE TOGANO ( VALGRANDE)
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Saluto prima di tutto gli utenti di Hikr.org, sito che ho scoperto da poco tempo e che trovo formidabile per tutti gli appassionati di montagna.
Mi presento con questa relazione e chiedo venia fin d’ora se non sarà completa con tutti gli strumenti di ricerca che il sito mette a disposizione.
Da tempo curavo il meteo per trovare la giornata buona. Poi la previsione del sole pieno per giovedì 14 agosto! Con gli amici in ferie, decido di muovermi in solitaria, non lontano da casa. Ma dove? Tra le varie opzioni scelgo il Monte Togano già raggiunto dal Passo del Biordo ma non dalla Colma di Basagrana, che già conoscevo per un paio di salite al Monte Tignolino. Arrivo all’alpe Faievo ( m 950 circa) alle ore 7,00 con qualche apprensione per l’auto. Da Trontano la strada è asfaltata solo per brevi tratti e per il resto il fondo è molto sconnesso. Se avessi avuto più tempo avrei lasciato l’auto a Trontano, ma con 500 m in più da fare...
Dopo il temporale della notte l’aria è frizzante, il cielo è terso e la giornata si preannuncia splendida.
Arrivo all’Alpe Parpinasca ancora in ombra ( m 1210, ore 0,35), risalgo il prato alle spalle del rifugio e tenendo la sinistra ritrovo il sentiero e alcuni segni bianco-rossi sbiaditi prima dell’ingresso nel bosco.
Dopo un paio di guadi si risale a destra un prato e poi un bel sentiero nel bosco fino alle baite dell’Alpe di Campo ( m. 1420 ) in posizione dominante sulla valle. Si supera una bella fontana e si risale ancora il pascolo tenendo la sinistra, si entra in un boschetto e dopo un altro guado si punta verso la base della Costa dei Bagnoli. Da qui il sentiero sale ripido tra l’erba alta, sassi scivolosi e folta vegetazione. Arrivo alle ore 9,00 alla sommità della Costa dei Bagnoli m 1750 ( ore 1,30da Parpinasca ).
Il sentiero sempre evidente non è agevole ed è spesso ruscellato. Mi alzo verso il Passo di Basagrana in un mare di rododendri ancora in fiore. Lo raggiungo alle ore 10,00 ( ore 1,00dalla Costa dei Bagnoli ).
Il panorama è magnifico. Ripasso le cime già salite con emozione ma l’attenzione si rivolge subito verso il
M. Togano. Raggiungo a sinistra la parte più elevata del Passo e riconosco subito il passaggio che più mi preoccupava verso la sella alla base del ripido pendio che porta alla cresta sommitale. Non mi sembra ci si siano particolari difficoltà e riparto più tranquillo. Dal Passo il sentiero perde quota; si attraversa una giavina rimanendo alti per non perdere la traccia. Si punta verso il guado di un ruscello e si risale il breve pendio fino alla sella erbosa con alla destra uno spuntone roccioso. ( ore 0,30dal Passo di Basagrana). Si lascia il sentiero che prosegue verso la Costa Torriggia e si sale decisamente a sinistra verso la cresta su tracce sempre più ripide. Il percorso diventa libero scegliendo la linea di salita più idonea fino alla base della cresta, cercando comunque di tenere il lato sinistro di un piccolo canale. Da qui si prosegue superando facili roccette fino alla vetta ( m 2301 ) segnalata da un ometto.( ore 0,45dalla sella ).
Il panorama a 360° è immenso! Sono sul tetto della Val Grande! L’emozione è incontenibile e grido la mia gioia ringraziando Dio per avermi regalato una giornata così speciale che aggiungo alla festa per i miei 60 anni già brindata sul Pizzo Marona con gli amici del GEMIC. Inizio la discesa alle 11,45 e dopo una fresca birra al Rifugio Parpinasca arrivo all’Alpe Faievo alle 15,15.
Mi presento con questa relazione e chiedo venia fin d’ora se non sarà completa con tutti gli strumenti di ricerca che il sito mette a disposizione.
Da tempo curavo il meteo per trovare la giornata buona. Poi la previsione del sole pieno per giovedì 14 agosto! Con gli amici in ferie, decido di muovermi in solitaria, non lontano da casa. Ma dove? Tra le varie opzioni scelgo il Monte Togano già raggiunto dal Passo del Biordo ma non dalla Colma di Basagrana, che già conoscevo per un paio di salite al Monte Tignolino. Arrivo all’alpe Faievo ( m 950 circa) alle ore 7,00 con qualche apprensione per l’auto. Da Trontano la strada è asfaltata solo per brevi tratti e per il resto il fondo è molto sconnesso. Se avessi avuto più tempo avrei lasciato l’auto a Trontano, ma con 500 m in più da fare...
Dopo il temporale della notte l’aria è frizzante, il cielo è terso e la giornata si preannuncia splendida.
Arrivo all’Alpe Parpinasca ancora in ombra ( m 1210, ore 0,35), risalgo il prato alle spalle del rifugio e tenendo la sinistra ritrovo il sentiero e alcuni segni bianco-rossi sbiaditi prima dell’ingresso nel bosco.
Dopo un paio di guadi si risale a destra un prato e poi un bel sentiero nel bosco fino alle baite dell’Alpe di Campo ( m. 1420 ) in posizione dominante sulla valle. Si supera una bella fontana e si risale ancora il pascolo tenendo la sinistra, si entra in un boschetto e dopo un altro guado si punta verso la base della Costa dei Bagnoli. Da qui il sentiero sale ripido tra l’erba alta, sassi scivolosi e folta vegetazione. Arrivo alle ore 9,00 alla sommità della Costa dei Bagnoli m 1750 ( ore 1,30da Parpinasca ).
Il sentiero sempre evidente non è agevole ed è spesso ruscellato. Mi alzo verso il Passo di Basagrana in un mare di rododendri ancora in fiore. Lo raggiungo alle ore 10,00 ( ore 1,00dalla Costa dei Bagnoli ).
Il panorama è magnifico. Ripasso le cime già salite con emozione ma l’attenzione si rivolge subito verso il
M. Togano. Raggiungo a sinistra la parte più elevata del Passo e riconosco subito il passaggio che più mi preoccupava verso la sella alla base del ripido pendio che porta alla cresta sommitale. Non mi sembra ci si siano particolari difficoltà e riparto più tranquillo. Dal Passo il sentiero perde quota; si attraversa una giavina rimanendo alti per non perdere la traccia. Si punta verso il guado di un ruscello e si risale il breve pendio fino alla sella erbosa con alla destra uno spuntone roccioso. ( ore 0,30dal Passo di Basagrana). Si lascia il sentiero che prosegue verso la Costa Torriggia e si sale decisamente a sinistra verso la cresta su tracce sempre più ripide. Il percorso diventa libero scegliendo la linea di salita più idonea fino alla base della cresta, cercando comunque di tenere il lato sinistro di un piccolo canale. Da qui si prosegue superando facili roccette fino alla vetta ( m 2301 ) segnalata da un ometto.( ore 0,45dalla sella ).
Il panorama a 360° è immenso! Sono sul tetto della Val Grande! L’emozione è incontenibile e grido la mia gioia ringraziando Dio per avermi regalato una giornata così speciale che aggiungo alla festa per i miei 60 anni già brindata sul Pizzo Marona con gli amici del GEMIC. Inizio la discesa alle 11,45 e dopo una fresca birra al Rifugio Parpinasca arrivo all’Alpe Faievo alle 15,15.
Tourengänger:
Giuliano54

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Kommentare (8)