ivanbutti Visto l'ennesimo weekend schifoso che si prospetta, con Dani decidiamo di prendere l'unico giorno buono della settimana, giovedì, e di attaccarci il venerdì, con meteo più incerta, per andare alla Capanna Barone. Partiamo con calma, lasciamo il parcheggio di Sonogno alle 09.00 circa; dopo 10 minuti che camminiamo in piano sulla lunga strada asfaltata vietata al transito, transita una jeep. Faccio l'autostop e il gentilissimo conducente si ferma e ci porta a Cabioi; scopriremo che è il giovane proprietario delle vacche che pascolano tra la Capanna e il Lago Barone, e difatti lo troveremo alla sera in Capanna. Dopo averci lasciati lui sale però in elicottero assieme al veterinario, mentre noi iniziamo la risalita della bella Val Vegorness, che ormai conosco bene. C'è il sole e fa caldo, ma direi un caldo giusto, considerando il periodo; poco dopo la Corte di Fondo perdo il sentiero, ma in breve lo ritrovo. Transitiamo da Piodoo, dove il nostro amico alpigiano ha costruito il caseificio nuovo, ed infatti lo troviamo lì. Arriviamo in Capanna verso le 13.00, pranziamo e ci rilassiamo. Verso le 15.00 saliamo poi al bel lago Barone; mentre Dani si riposa, in 20 minuti circa io salgo su sentiero marcato alla Bassa del Barone, da dove si può scendere alla capanna Sponda in val Chironico e da dove si ha una bella vista in particolare sul Pizzo Penca. Dietrofront, rientro al lago e poi in Capanna, dove nel frattempo è arrivata parecchia gente. Oltre ai 4 alpigiani (il giovane che ci ha dato un passaggio con la moglie, il suocero ed un giovane ragazzo italiano della val Vigezzo) pernottano altre 8 persone, di cui 6 tedeschi (o svizzero tedeschi), per cui siamo in tutto in 14. Essendo presto per la cena, faccio un'altra puntata in solitaria alla Bocchetta della Campala, che è lì vicina, anche se tra perdite di quota, aggiramenti di roccioni e saliscendi occorrono quasi 40 minuti per arrivarci; da qui si può scendere alla capanna Soveltra in val Maggia. Rientrato in Capanna viene il nostro turno per la cena e poi, dopo un pò di Settimana Enigmistica, via a nanna, anche se di dormire non ne ho fatto molto, visto il mio sonno leggero e la presenza di parecchi boscaioli. Nottetempo le finestre a vista lasciano entrare la luce dei lampi che non promettono nulla di buono, e attacca infatti a piovere, in alcuni momenti bello intenso. Con Dani ce la prendiamo allora calma e siamo gli ultimi ad alzarci, verso le 08.00. Partiamo intorno alle 09.30 con una leggera pioggerella, camminando con molta cura sulle numerose rocce viscide; per fortuna dopo meno di un'ora smette completamente; a parte il pezzo finale dei pantaloni siamo praticamente asciutti, è andata assai meglio del previsto. Da segnalare qualche innocuo scivolone ed un mio affondo nelle "sabbie mobili" miste di fango e massa organica vicino allo stabiello di Piodoo; lo scarpone sinistro non voleva saperne di uscire, non proprio divertente. Pian piano il sole fa capolino in modo sempre più convinto, ed ora dobbiamo svestirci, perchè fa caldo. Passiamo Cabioi, facciamo la pausa pranzo lungo la strada per Sonogno e verso le 14.00 siamo all'auto, ancora una volta soddisfatti per la bella escursione.
danielina Bella escursione con Ivan, ottima la scelta del giorno, l'unica finestra di sole di tutta la settimana, con eccezione del ritorno, che avrebbe dovuto piovere nel primo pomeriggio, invece ha iniziato a piovere di notte e ha smesso un'oretta dopo la nostra partenza dalla capanna, graziandoci e facendoci fare tutto il percorso di rientro al sole.
Ancora una volta dobbiamo ringraziare il fantastico ombrellino portafortuna di Ivan (o porta sole?)
Unico inconveniente di scegliere una capanna grande è quello di essere sicuri di trovare tante persone e quindi tante motoseghe e boscaioli e una bella notte con poche ore di sonno non ostante i tappi nelle orecchie.
Per il resto direi che è andato tutto liscio come l'olio. Ottima escursione, bellissimo posto, splendida giornata, fantastica compagnia.
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