Pizzo di Scinghign (2801 m)


Publiziert von Varoza , 7. September 2013 um 00:20.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:31 August 2013
Wandern Schwierigkeit: T5- - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Barone   Gruppo Madöm Gross 
Aufstieg: 2125 m
Strecke:Sonogno (918 m) - Secàda (992 m) - Cabiói (1079 m) - quota 1309 m - Corte di Fondo (1487 m) - Corte della Pianca (1532 m) - Piodoo (1950 m) - Rifugio Alpe Barone (2172 m) - canale versante SE - Forcella di quota 2700 m ca. - cresta NE - Pizzo di Scinghign (2801 m). Discesa: cresta NE - Forcella di quota 2700 m ca. - versante S - Lago Barone (2391 m) - Rifugio Alpe Barone. Da qui stesso percorso di salita.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Sonogno si raggiunge seguendo la strada che da Gordola entra in Val Verzasca (25 km). E’ l’ultimo paese della valle.
Kartennummer:CN 1272 Pizzo Campo Tencia

Le campane della chiesa di Sonogno (918 m) rintoccano le 6:00 quando mi incammino sulla carrozzabile che entra in Val Vegornèss. Poco prima di Secàda (992 m) abbandono la pila frontale e proseguo spedito verso Cabiói (1079 m), da dove comincio pian piano a guadagnare dislivello sul bel sentiero che sale agli alpeggi superiori.

Verso quota 2300 m la valle comincia ad aprirsi e posso così cominciare ad intravedere il Madàs ed il Pizzo Campala appena baciati dai primi raggi di sole, che rendono le loro rocce quasi rossastre. Assorto nei pensieri rifletto a come ogni cima prenda forme differenti a dipendenza della prospettiva, eppure il bel panettone del Madàs resta sempre uguale…  sia che lo si osservi dalla Val Lavizzara, sia che lo si ammiri dalla Verzasca.

Supero Corte di Fondo (1487 m) ed in breve guadagno anche l’enorme cascina di Corte della Pianca (1532 m) dove mi concedo un ristoro prima di affrontare il tratto più faticoso che porta  al rifugio. Dopo poco meno di 2,45h posso dunque sorseggiare le fresche acque della fontana del Rifugio Alpe Barone (2172 m), le cui mura sono ancora immerse nell’ombra del mattino.

Scruto il percorso di salita e decido di continuare sfruttando il comodo sentiero che mena al Lago Barone. Lo lambisco e avanzo ancora seguendo i segnavia del Pizzo Barone fin verso quota 2450 m ca. Da qui anche le selvagge pareti SE del Pizzo di Scinghign perdono di intensità e viro brusco in direzione WNW imboccando il largo ed evidente vallone (a ridosso dell’ultimo spuntone della parete SE del Scinghign), quasi parallelo a quello che più sopra conduce alla vetta del Barone. Sbuco dopo breve su un pianoro detritico, lo supero e mi immetto nel canalino (non del tutto evidente da individuare) che porta alla forcella 2700 m ca. posta tra il Pizzo di Scinghign ed il Barone. Dal pianoro detritico il canale sembra molto ripido e franoso, in realtà percorrendolo ci si accorge che non è per nulla ostico; si sale gradevolmente sempre restando al suo interno, salvo qualche deviazione sul fianco erboso di sinistra che permette di superare degli sbarramenti di sassi franati. Si esce dal canale facendo una specie di S, dapprima virando per un breve tratto a destra per poi ripiegare a sinistra ed infine su dritti fino all’intaglio di quota 2700 m.

Non mi resta ora che percorrere la rocciosa cresta NE (numerosi ometti di sasso segnano la via). La accompagno quasi in modo integrale superando qualche facile placca per poi sbucare sulla cresta sommitale, che si fa più esile. Qui proseguo quasi in piano fino ad arrivare al gradino della cupola sommitale; aggiro uno scalino roccioso sul detritico versante N (lo si può anche aggirare sul versante S che resta erboso e ripido), per infine riguadagnare subito la cresta e toccare il piccolo ometto di sasso della vetta del Pizzo di Scinghign (2801 m).

Mi concedo una bella pausa, con tanto di bottiglietta di Prosecco ed una tortina… ci sarà qualcosa da festeggiare? Resto più di 1 ora in cima, dopodiché per la stessa via di salita riguadagno la selletta.

Da qui effettuo una traversata pianeggiante di un centinaio di metri su facile pietrisco e mi immetto questa volta nel sentiero che sale al Barone (sempre attorno alla quota 2700 m ca.). Sono tentato di fare un salto in vetta, ma avendola già raggiunta in passato, opto per scendere a rilassarmi un poco nei pressi dello stupendo specchio d’acqua del Lago Barone. In definitiva, è meno faticoso arrivare alla forcella 2700 m lungo il percorso che ho descritto per la discesa, anche se è un po’ meno diretto.

Dal lago, riprendo il sentiero con segnavia e ripercorro fino a Sonogno la via di salita.

Note:
 
Vetta:
Ometto di sasso
 
Sonogno:
Ampia possibilità di parcheggio all’inizio del paese. Costo giornaliero: 10 Chf, con la Verzasca Parking Card.
 
Valutazione:
Sonogno - Rifugio Alpe Barone: T3 (EE)
Rifugio Alpe Barone - Forcella di quota 2700 m ca. - cresta NE - Pizzo di Scinghign: T5- (F)
Forcella di quota 2700 - versante S del Pizzo Barone - Lago Barone - Rifugio Alpe Barone: T3 (EE)


Tourengänger: Varoza


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