" Alpe Spluga - Sulle orme di Amedeo "
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“ Sulle orme di Amedeo “
Purtroppo dichiarato forfeit per problemi famigliari da parte di Claudio e sapendo che non è troppo propenso alle “ tapasciate “ domenicali, non potendo più organizzarmi diversamente ne approfitto e opto in solitaria per una visita alla Capanna Alpe Spluga in Valle Maggia prendendo ancora una volta spunto dalla spedizione della settimana scorsa degli amici Amedeo e Giuliano.
Il punto di partenza prescelto è però Brione Verzasca e visto che il tempo non promette nulla di buono decido ( non si potrebbe … ma un anziano di Brione mi dice di andare avanti e non preoccuparmi ) di arrivare in macchina fino alla Cappellina dell’ultimo parcheggio utile di Daghei a quota 980 metri guadagnando quindi un po’ di quota e parandomi il sedere in caso di veloce ritirata per improvviso acquazzone.
Mi incammino quindi nella Valle d’Osura passando da Pianasc, Vald e dopo aver incontrato una per niente rassicurante vipera sul sentiero raggiungo la Capanna Osola decisamente un'altra cosa rispetto a quella che conoscevo ora ampliata dotata di un moderno cucinino e delle docce e qui trovo una famiglia di tedeschi che vi hanno pernottato da venerdì, piccola pausa e via verso la Bocchetta di Canova a quota 2226 che raggiungo dopo essere passato dalla Corte del Fornee, il tempo è sempre più cupo ma oramai che sono lì decido di scendere comunque verso la Valle Maggia raggiungendo prima il Laghetto di Spluga e infine il meritato comprensorio dell’Alpe Spluga a quota 1836 dove trovo il rifugio tenuto bello caldo da tre simpatici Ticinesi con i quali pranzo.
Poco dopo finalmente esce anche il sole e mentre i tre nuovi amici scendono verso Giumaglio ne approfitto per prenderne un poco prima di riaffrontare i 400 metri di salita che mi separano dalla Bocchetta di Canova e poi via giù verso la Valle d’Osura, la Capanna Osola e il parcheggio di Daghei.
Di sicuro devo fare ammenda rispetto a quello che pensavo infatti a fare il tutto in giornata il dislivello è comunque maggiore rispetto a salire da Giumaglio o Coglio ( e non sono partito da Brione ! ) e oltretutto almeno di lì c’è la speranza di trovare qualcuno in qualche baita per scambiare due parole invece di qui non si trova proprio nessuno, il gioco vale la candela solo se si pernotta in Alpe Spluga e il giorno successivo si prende l’Alta Via della Maggia verso Tomeo si arriva fino al bivio che porta al Passo del Cocco dopodiché si rientra a Brione scandendo verso la Corte del Sambuco e alla Capanna Osola.
Purtroppo dichiarato forfeit per problemi famigliari da parte di Claudio e sapendo che non è troppo propenso alle “ tapasciate “ domenicali, non potendo più organizzarmi diversamente ne approfitto e opto in solitaria per una visita alla Capanna Alpe Spluga in Valle Maggia prendendo ancora una volta spunto dalla spedizione della settimana scorsa degli amici Amedeo e Giuliano.
Il punto di partenza prescelto è però Brione Verzasca e visto che il tempo non promette nulla di buono decido ( non si potrebbe … ma un anziano di Brione mi dice di andare avanti e non preoccuparmi ) di arrivare in macchina fino alla Cappellina dell’ultimo parcheggio utile di Daghei a quota 980 metri guadagnando quindi un po’ di quota e parandomi il sedere in caso di veloce ritirata per improvviso acquazzone.
Mi incammino quindi nella Valle d’Osura passando da Pianasc, Vald e dopo aver incontrato una per niente rassicurante vipera sul sentiero raggiungo la Capanna Osola decisamente un'altra cosa rispetto a quella che conoscevo ora ampliata dotata di un moderno cucinino e delle docce e qui trovo una famiglia di tedeschi che vi hanno pernottato da venerdì, piccola pausa e via verso la Bocchetta di Canova a quota 2226 che raggiungo dopo essere passato dalla Corte del Fornee, il tempo è sempre più cupo ma oramai che sono lì decido di scendere comunque verso la Valle Maggia raggiungendo prima il Laghetto di Spluga e infine il meritato comprensorio dell’Alpe Spluga a quota 1836 dove trovo il rifugio tenuto bello caldo da tre simpatici Ticinesi con i quali pranzo.
Poco dopo finalmente esce anche il sole e mentre i tre nuovi amici scendono verso Giumaglio ne approfitto per prenderne un poco prima di riaffrontare i 400 metri di salita che mi separano dalla Bocchetta di Canova e poi via giù verso la Valle d’Osura, la Capanna Osola e il parcheggio di Daghei.
Di sicuro devo fare ammenda rispetto a quello che pensavo infatti a fare il tutto in giornata il dislivello è comunque maggiore rispetto a salire da Giumaglio o Coglio ( e non sono partito da Brione ! ) e oltretutto almeno di lì c’è la speranza di trovare qualcuno in qualche baita per scambiare due parole invece di qui non si trova proprio nessuno, il gioco vale la candela solo se si pernotta in Alpe Spluga e il giorno successivo si prende l’Alta Via della Maggia verso Tomeo si arriva fino al bivio che porta al Passo del Cocco dopodiché si rientra a Brione scandendo verso la Corte del Sambuco e alla Capanna Osola.
Tourengänger:
GIBI

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