Hike'n bike: Poncione d'Alnasca 2301m
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A volte non serve andare lontano per trovare delle grandi montagne.
Per iniziare bene la settimana mi voglio regalare una bella cima: qualcosa che possa fare da solo, impegnativo ma non troppo. Fortuna vuole che nella mia lista non manchino idee (anzi, ce ne sono fin troppe) e la mia scelta cade sul Poncione di Alnasca, una cima su cui il mio sguardo si è posato tante volte, ma che non avevo mai salito. Per rendere ancora più interessante questa uscita decido di partire da casa in bicicletta.
Dal nucleo di Gordola la strada della Valle Verzasca inizia a salire ripida fino alla diga per poi costeggiare il lago con dei saliscendi. Al termine del lago la strada prosegue fino a Lavertezzo e poi ancora a lungo (avevo sottovalutato quanto a lungo) fino a Brione Verzasca. Prima di raggiungere il nucleo, in località Piee ho svoltato a destra e ho attraversato la passerella pedonale per portarmi sull'altra sponda della Verzasca. Pensavo fosse più interessante raggiungere Alnasca percorrendo il sentiero sulla sponda sinistra (orografica) della valle, ma mi sbagliavo: il sentiero è solo a tratti pedalabile. Un'alternativa migliore è proseguire sulla strada superando il nucleo di Brione, per poi piegare a destra su un'altra passerella (questa col fondo rivestito da tavole di legno, quindi percorribile anche con i nostri amici a quattro zampe) che porta direttamente ad Alnasca.
Breve pausa per cambiare assetto, faccio la conoscenza di un simpatico signore che sta ristrutturando da solo la sua casa. Scambiamo due parole, lui mi augura una buona salita e mi rassicura "la bici te la guardo io". Mi incammino sul sentiero che punta verso il bosco. Sono già le 8.40 e comincio a salire. Il percorso si svolge quasi tutto tra la vegetazione e tocca dapprima i due Monti delle Pianchette, In Cima alle Piode e Agazzoi, uno splendido balcone a picco sulla valle. Lì cambia direzione e inzia un lungo traverso che con dei saliscendi supera il limite inferiore di una fascia rocciosa, per poi puntare verso l'alto. Verso i 2000 m il panorama comincia ad aprirsi sull'Alpe Alnasca e sulle cime circostanti. A quota 2080m un bivio indica il percorso per la capanna Efra e per Lavertezzo. Io proseguo invece per la cima del Poncione d'Alnasca, che le indicazioni danno a 30 minuti.
Per tutto il giorno le nuvole hanno coperto il cielo, ma a poche decine di metri dalla cima cominciano a diradarsi e a lasciar filtrare qualche raggio di sole. Affretto il passo per non perdermi quello che sta succedendo. La croce di vetta è lambita da sbuffi di nuvole che salgono dalla parete sud. Attorno la visibilità è di appena qualche centinaio di metri ma poi improvvisamente la cresta della Föpia appare tra le nuvole come una lama. Che spettacolo! Mi godo questo momento pensando alla fortuna che abbiamo ad assistere a questi spettacoli della natura.
Dopo la pausa in vetta comincio la discesa. È mezzogiorno in punto. Su questo tipo di sentieri la discesa può essere molto veloce ma anche molto faticosa. Con molta concentrazione ripercorro il tragitto di andata. Nella parte finale della discesa, poco sopra l'Alpe Pianchetta, inizia a piovere. Mi riparo sotto il tetto di una cascina per qualche minuto, poi smette. Sono quasi in fondo e presto la massima attenzione a non scivolare sui sassi bagnati. Ad Alnasca ritrovo la mia bici e il signore conosciuto al mattino, che mi invita per un caffè.
Bella escursione in una valle che purtroppo conosco ancora troppo poco. Grande soddisfazione e un unico rammarico: aver dimenticato di portare un nuovo libro di vetta!
Igor l'aveva scritto nella sua relazione e ci avevo anche pensato la sera prima. Mai più preparare lo zaino al mattino!
A questo punto non posso che rinnovare l'invito ai prossimi visitatori.
Ah... il ritorno in bici? Beh... Ero stanco, anzi bollito! Completamente bollito! Nonostante la discesa i 30 km del rientro sono stati lunghissimi, e la salita di casa un calvario. D'altronde: "Hai voluto la bicicletta?"
Tempo totale dell'escursione 9h 40'
Sviluppo totale 71,5 km
Dislivello complessivo 2400m
Nota:
Il sentiero per il Poncione d'Alnasca è segnalato fin sulla cima con simboli bianco-rosso-bianco. Pochi metri prima della vetta delle catene (sembrano nuove) assicurano dei passaggi leggermente esposti. Si tratta comunque di un sentiero che attraversa zone impervie, spesso tra l'erba alta e rocce bagnate, e che richiede quindi molta attenzione.
Per iniziare bene la settimana mi voglio regalare una bella cima: qualcosa che possa fare da solo, impegnativo ma non troppo. Fortuna vuole che nella mia lista non manchino idee (anzi, ce ne sono fin troppe) e la mia scelta cade sul Poncione di Alnasca, una cima su cui il mio sguardo si è posato tante volte, ma che non avevo mai salito. Per rendere ancora più interessante questa uscita decido di partire da casa in bicicletta.
Dal nucleo di Gordola la strada della Valle Verzasca inizia a salire ripida fino alla diga per poi costeggiare il lago con dei saliscendi. Al termine del lago la strada prosegue fino a Lavertezzo e poi ancora a lungo (avevo sottovalutato quanto a lungo) fino a Brione Verzasca. Prima di raggiungere il nucleo, in località Piee ho svoltato a destra e ho attraversato la passerella pedonale per portarmi sull'altra sponda della Verzasca. Pensavo fosse più interessante raggiungere Alnasca percorrendo il sentiero sulla sponda sinistra (orografica) della valle, ma mi sbagliavo: il sentiero è solo a tratti pedalabile. Un'alternativa migliore è proseguire sulla strada superando il nucleo di Brione, per poi piegare a destra su un'altra passerella (questa col fondo rivestito da tavole di legno, quindi percorribile anche con i nostri amici a quattro zampe) che porta direttamente ad Alnasca.
Breve pausa per cambiare assetto, faccio la conoscenza di un simpatico signore che sta ristrutturando da solo la sua casa. Scambiamo due parole, lui mi augura una buona salita e mi rassicura "la bici te la guardo io". Mi incammino sul sentiero che punta verso il bosco. Sono già le 8.40 e comincio a salire. Il percorso si svolge quasi tutto tra la vegetazione e tocca dapprima i due Monti delle Pianchette, In Cima alle Piode e Agazzoi, uno splendido balcone a picco sulla valle. Lì cambia direzione e inzia un lungo traverso che con dei saliscendi supera il limite inferiore di una fascia rocciosa, per poi puntare verso l'alto. Verso i 2000 m il panorama comincia ad aprirsi sull'Alpe Alnasca e sulle cime circostanti. A quota 2080m un bivio indica il percorso per la capanna Efra e per Lavertezzo. Io proseguo invece per la cima del Poncione d'Alnasca, che le indicazioni danno a 30 minuti.
Per tutto il giorno le nuvole hanno coperto il cielo, ma a poche decine di metri dalla cima cominciano a diradarsi e a lasciar filtrare qualche raggio di sole. Affretto il passo per non perdermi quello che sta succedendo. La croce di vetta è lambita da sbuffi di nuvole che salgono dalla parete sud. Attorno la visibilità è di appena qualche centinaio di metri ma poi improvvisamente la cresta della Föpia appare tra le nuvole come una lama. Che spettacolo! Mi godo questo momento pensando alla fortuna che abbiamo ad assistere a questi spettacoli della natura.
Dopo la pausa in vetta comincio la discesa. È mezzogiorno in punto. Su questo tipo di sentieri la discesa può essere molto veloce ma anche molto faticosa. Con molta concentrazione ripercorro il tragitto di andata. Nella parte finale della discesa, poco sopra l'Alpe Pianchetta, inizia a piovere. Mi riparo sotto il tetto di una cascina per qualche minuto, poi smette. Sono quasi in fondo e presto la massima attenzione a non scivolare sui sassi bagnati. Ad Alnasca ritrovo la mia bici e il signore conosciuto al mattino, che mi invita per un caffè.
Bella escursione in una valle che purtroppo conosco ancora troppo poco. Grande soddisfazione e un unico rammarico: aver dimenticato di portare un nuovo libro di vetta!

A questo punto non posso che rinnovare l'invito ai prossimi visitatori.
Ah... il ritorno in bici? Beh... Ero stanco, anzi bollito! Completamente bollito! Nonostante la discesa i 30 km del rientro sono stati lunghissimi, e la salita di casa un calvario. D'altronde: "Hai voluto la bicicletta?"
Tratta in MTB (andata) | 30 km | +600m | 2h 15' |
Tratta a piedi |
11,5 km |
+1600m |
salita 3h pausa in vetta 20' discesa 2h pausa caffè 20' |
Tratta in MTB (ritorno) | 30km | +200m | 1h 45' |
Tempo totale dell'escursione 9h 40'
Sviluppo totale 71,5 km
Dislivello complessivo 2400m
Nota:
Il sentiero per il Poncione d'Alnasca è segnalato fin sulla cima con simboli bianco-rosso-bianco. Pochi metri prima della vetta delle catene (sembrano nuove) assicurano dei passaggi leggermente esposti. Si tratta comunque di un sentiero che attraversa zone impervie, spesso tra l'erba alta e rocce bagnate, e che richiede quindi molta attenzione.
Tourengänger:
Pippo76

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Kommentare (8)