Poncione d'Alnasca (2300.7 m)
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Dopo un mese di stop dovuto ad una tendinosi calcifica alla spalla destra, che per un paio di settimane mi ha impedito di alzare il braccio, quindi impossibile guidare.. oggi finalmente il dolore è passato, posso tornare in montagna ! Voglio capire se usare i bastoncini mi può infiammare la spalla e se è pensabile di fare la Lodrino-Lavertezzo..
Penso ad una meta con un sentiero bello erto.. 1200 m di dislivello.. Come regione punto sulla Val Verzasca, per colmare questa mia lacuna ! Decido quindi di prendere il sentiero che da Brione porta all’Alpe di Alzasca.. poi di lì si vedrà ! L’idea è di fare uno dei Pizzi del Rabbioso, che ancora non sono (stranamente) stati toccati da nessun hiker.. ma in tasca mi tengo l’opzione b, il Poncione di Alnasca, che, invece, hanno fatto praticamente tutti !
Parto deciso da Alnasca, ma non vado veloce come l’ultima volta, 650 m/h invece di 800, e le pulsazioni schizzano su subito.. dopo i primi 400 m di dislivello cedo le armi.. Mi riposo e ripenso a quello che diceva un tipo pelato negli anni ’30, “chi si ferma è perduto”. Riparto e raggiungo (1h13m) In Cima alla Piode, dove trovo un simpatico signore che mi chiede se vado al Poncione. Al ritorno mi dice di fermarsi da lui.. Proseguo, ormai abbandonata ogni velleità di tempo.. La visibilità peggiora, sono in mezzo alla nube.. Sul sentiero incontro un po’ di neve, in alcune vallette, e la cosa richiede una particolare attenzione. Arrivato all’Alpe d’Alnasca la neve ricopre quasi interamente la conca. Siamo a 2050.. leggendo il rapporto di Ewuska di qualche giorno fa in Val Verzasca mi aspettavo di non trovarne a quest’altezza.. ma mi ero comunque attrezzato (ghette, picca e ramponi, che però non uso..). Procedo tranquillamente verso la bocchetta a quota 2199 (ho scartato i Pizzi del Rabbioso.. sono lontani e il Poncione d’Alnasca in fondo mi attrae di più e sembra fattibilissimo..) e di lì parto per la cresta finale.. Non mi accorgo del sentiero, sommerso dalla neve, e affronto subito uno sperone di roccia, comunque per niente difficile, anzi, divertente. Ripreso il sentiero, arrivo alle famose corde che permettono di superare un saltino che il Brenna classifica come (I). Di lì il sentiero, mai esposto, porta fino in vetta (3h20m) ! La visibilità è zero.. si vede solo l’enorme e rudimentale croce di vetta. Cerco e firmo il libro di vetta.. leggo un po’ di messaggi passati.. il mio è il primo del 2012.. Restare qui non ha senso, per cui scendo. Nel frattempo il cielo si è un po’ aperto.. che sfortuna ! Il panorama è comunque velato da una nuvolaglia diffusa.. Mangio qualcosa all’Alpe d’Alnasca e poi raggiungo In Cima alle Piode, dove il signore con cui avevo chiacchierato prima mi invita a unirsi al loro tavolo ! Passiamo così un’ora e mezza a chiacchierare della zona e della sua storia.. del crescere del bosco.. di montagne.. di emigranti.. finché è giunto il momento di scendere. Incomincia a piovigginare, ma nel bosco fortunatamente praticamente non me ne accorgo.
La mia prima in Val Verzasca. Una montagna simbolo. Le nubi che hanno nascosto tutto. Peccato. Oggi però non era giornata da panorami.. era un giorno per fare qualche test sulla mia condizione fisica !

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