Per le creste del Malcantone
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Oggi uscita a ranghi ridotti per il gruppo “AnDaSer” con Sergio occupato in lavori di tinteggiatura “a domicilio”. Si decide per un percorso con vista sui laghi; l’idea iniziale era di ripercorrere la recente escursione di Turistalpi, arrivato sino al monte Gradiccioli, ma poi strada facendo abbiamo ripiegato per un tour effettuato da Rochi nell’agosto 2011.
Lasciata l’auto a Miglieglia, sul piazzale degli impianti di risalita per il monte Lema, ci incamminiamo alle 8.20.
Seguiamo dapprima la strada asfaltata che sale sotto il primo pilone dell’impianto per poi immetterci in un sentiero nel bosco di castagni che in alcuni punti si ricongiunge nuovamente con la strada.
Al termine dell’asfalto il sentiero sale ripidamente nel bosco di faggi per poi uscirne ad una altitudine di circa 1.200 metri con già bene in vista la vetta del monte Lema caratterizzata dalla stazione meteorologica e dalla grande croce di sommità.
L’ultimo tratto procede per ampi tornanti che terminano in prossimità dell’Ostello Monte Lema, dove arriviamo alle 10.15.
Con un ultimo sforzo saliamo i gradoni che portano alla vetta del monte Lema dove arriviamo alle 10.25; tempo di marcia 1h46m, sosta 19m.
Qui ci fermiamo per una sosta e per ammirare la splendida vista sui laghi Ceresio e Maggiore anche se oggi il cielo non è molto limpido e i contrasti tra terra lago e cielo sono molto attenuati; chissà che spettacolo nelle giornate susseguenti ad un temporale estivo.
Osserviamo anche degli aeromodellini (in verità anche di dimensioni ragguardevoli) che compiono spericolate evoluzioni mentre alcuni si cimentano in lanci con il parapendio.
Ripartiamo alle 10.55 e scendiamo per un ripido sentiero sino alla Forcola d’Arasio per poi imboccare il sentiero che sale in cresta sino al Poncione di Breno, dove arriviamo alle 11.40.
Qui considerata l’assenza di affollamento ci fermiamo per la sosta pranzo seduti sul prato con vista sul sentiero che prosegue in direzione del monte Gradiccioli che presenta neve in cresta, probabilmente ancora ben innevato sul versante rivolto a nord. Nel frattempo sembra avanzare in cielo il fronte nuvoloso proveniente da nord est che ci impedisce di ammirare l’onnipresente Rosa e le cime dell’Oberland Bernese.
Ci rimettiamo in marcia dopo circa una ora seguendo dapprima la traccia percorsa all’andata per poi risalire sulla sommità che si incontra a destra che ci offre ancora una bella vista sul Maggiore; scendiamo poi ripidamente alla Forcola d’Arasio, dove arriviamo alle 13.15 per rifornirci alla fonte d’acqua.
Ripartiamo alle 13.40 per risalire, in una decina di minuti, all’Ostello Monte Lema; passando dietro la stazione d’arrivo dell’impianto di risalita imbocchiamo un sentiero pianeggiante a mezza costa con indicazione per Novaggio.
Usciamo quindi sui prati sottostanti la sommità del monte Lema ammirando tratti del Ceresio e una porzione consistente del Maggiore; seguiamo il sentiero apprezzando la bella visuale e scendiamo nell’ampia conca pratosa di Pian Pulpito dove arriviamo alle 14.30.
Entriamo ora nel bosco su larga ma molto ripida sterrata per arrivare in circa mezz’ora a Cima Pianca. Qui ci rinfreschiamo alla fonte d’acqua nei pressi di imponenti faggi.
Proseguiamo sul sentiero in discesa che in alcuni tratti incrocia la strada di servizio a Cima Pianca sino ad arrivare, alle 15.50, all’Alpe di Pazz; in un ampio prato recintato gironzolano alcuni daini.
Seguiamo quindi le indicazioni per Miglieglia e dopo aver attraversato un corso d’acqua approfittando di un ponte ci immettiamo sulla strada inizialmente percorsa all’andata che in poco tempo ci riporta al piazzale di partenza dell’impianto per il Lema, dove arriviamo alle 16.20.
Dati complessivi:
Km percorsi: 16;
Tempo marcia: 5h;
Tempo sosta: 3h;
Ascesa: mt. 1.200 circa;
Velocità media in marcia: 3,1 km/h;
Velocità media totale: 2 km/h.
Lasciata l’auto a Miglieglia, sul piazzale degli impianti di risalita per il monte Lema, ci incamminiamo alle 8.20.
Seguiamo dapprima la strada asfaltata che sale sotto il primo pilone dell’impianto per poi immetterci in un sentiero nel bosco di castagni che in alcuni punti si ricongiunge nuovamente con la strada.
Al termine dell’asfalto il sentiero sale ripidamente nel bosco di faggi per poi uscirne ad una altitudine di circa 1.200 metri con già bene in vista la vetta del monte Lema caratterizzata dalla stazione meteorologica e dalla grande croce di sommità.
L’ultimo tratto procede per ampi tornanti che terminano in prossimità dell’Ostello Monte Lema, dove arriviamo alle 10.15.
Con un ultimo sforzo saliamo i gradoni che portano alla vetta del monte Lema dove arriviamo alle 10.25; tempo di marcia 1h46m, sosta 19m.
Qui ci fermiamo per una sosta e per ammirare la splendida vista sui laghi Ceresio e Maggiore anche se oggi il cielo non è molto limpido e i contrasti tra terra lago e cielo sono molto attenuati; chissà che spettacolo nelle giornate susseguenti ad un temporale estivo.
Osserviamo anche degli aeromodellini (in verità anche di dimensioni ragguardevoli) che compiono spericolate evoluzioni mentre alcuni si cimentano in lanci con il parapendio.
Ripartiamo alle 10.55 e scendiamo per un ripido sentiero sino alla Forcola d’Arasio per poi imboccare il sentiero che sale in cresta sino al Poncione di Breno, dove arriviamo alle 11.40.
Qui considerata l’assenza di affollamento ci fermiamo per la sosta pranzo seduti sul prato con vista sul sentiero che prosegue in direzione del monte Gradiccioli che presenta neve in cresta, probabilmente ancora ben innevato sul versante rivolto a nord. Nel frattempo sembra avanzare in cielo il fronte nuvoloso proveniente da nord est che ci impedisce di ammirare l’onnipresente Rosa e le cime dell’Oberland Bernese.
Ci rimettiamo in marcia dopo circa una ora seguendo dapprima la traccia percorsa all’andata per poi risalire sulla sommità che si incontra a destra che ci offre ancora una bella vista sul Maggiore; scendiamo poi ripidamente alla Forcola d’Arasio, dove arriviamo alle 13.15 per rifornirci alla fonte d’acqua.
Ripartiamo alle 13.40 per risalire, in una decina di minuti, all’Ostello Monte Lema; passando dietro la stazione d’arrivo dell’impianto di risalita imbocchiamo un sentiero pianeggiante a mezza costa con indicazione per Novaggio.
Usciamo quindi sui prati sottostanti la sommità del monte Lema ammirando tratti del Ceresio e una porzione consistente del Maggiore; seguiamo il sentiero apprezzando la bella visuale e scendiamo nell’ampia conca pratosa di Pian Pulpito dove arriviamo alle 14.30.
Entriamo ora nel bosco su larga ma molto ripida sterrata per arrivare in circa mezz’ora a Cima Pianca. Qui ci rinfreschiamo alla fonte d’acqua nei pressi di imponenti faggi.
Proseguiamo sul sentiero in discesa che in alcuni tratti incrocia la strada di servizio a Cima Pianca sino ad arrivare, alle 15.50, all’Alpe di Pazz; in un ampio prato recintato gironzolano alcuni daini.
Seguiamo quindi le indicazioni per Miglieglia e dopo aver attraversato un corso d’acqua approfittando di un ponte ci immettiamo sulla strada inizialmente percorsa all’andata che in poco tempo ci riporta al piazzale di partenza dell’impianto per il Lema, dove arriviamo alle 16.20.
Dati complessivi:
Km percorsi: 16;
Tempo marcia: 5h;
Tempo sosta: 3h;
Ascesa: mt. 1.200 circa;
Velocità media in marcia: 3,1 km/h;
Velocità media totale: 2 km/h.
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