Poncione di Breno (q.1654) da Miglieglia con ritorno ad anello Pian Pulpito e cima Pianca
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Che bellezza le montagne del Malcantone.
Una catena a metà strada tra cielo e laghi (Maggiore a Ovest, Ceresio a Est) con vista sui giganti alpini; non troppo alte (solo Gradiccioli e Tamaro sfiorano i 2000 metri), mai pericolose, presentano tuttavia una rete di sentieri segnalatissimi su cui è possibile organizzare trekking di tutto rispetto con pendenze ragguardevoli. Basta un minimo di senso dell'orientamento o una cartina per configurare il proprio giro, in base alla voglia o all'allenamento. Due moderni impianti di risalita, poi, consentono di percorrere il magnifico sentiero di cresta dal Tamaro al Lema (13 km), senza fare troppa fatica.
Parto da Miglieglia, unico obiettivo è arrivare in cima al Lema per la via più breve e diretta. Certi malesseri mattutini mi impediscono di pianificare oltre: si vedrà.
Lasciata l'auto sul piazzale della funivia, m'incammino su strada asfaltata seguendo i chiari segnavia. All'altezza dell'agriturismo "La Sosta", abbandono la strada e prendo un bel sentiero che taglia i tornanti per poi riprenderli e lasciarli immediatamente dopo sino a giungere alla fine dell'asfalto dove comincia il sentiero vero e proprio. Le pendenze si fanno ora impegnative e superano a mezza costa un bel bosco di castagni per uscire allo scoperto su lunghi tornanti che conducono al pianoro dove è situato l'Ostello Monte Lema (q. 1550). Da qui, volgendo a sinistra, in 15 minuti si arriva in vetta al Lema dove c'è una bella croce e si può godere di un panorama mozzafiato sul sottostante lago Maggiore, che i Fiordi Norvegesi gli fanno un baffo!
Poichè mi sento finalmente bene, decido invece di girare a destra, verso il Poncione di Breno. Dall'Ostello, su comodi scalini, scendo alla Forcola d'Arasio, quindi risalgo l'altro versante con un lungo traverso che sbuca in cresta. Abbandonato sulla sinistra la traccia ufficiale (siamo sulla Lema Tamaro), si segue il filo di cresta molto largo ed in breve si è in vetta al Poncione, dove abita un bell'omone. Panorama stupendo solo un po' sbiadito dalle calure estive, nonostante la brezza portata su dalle termiche.
Utilizzando la stessa via di salita, torno alla Forcola e opto per una deviazione a destra per curiosare all'alpe Arasio, distante 10 min circa. Deluso, la trovo disabitata, tuttavia sono presenti numerosi segni di vita lasciati dalle capre.
Vista l'ora di pranzo che si approssima, torno sui miei passi e risalgo all'Ostello Monte Lema, dove sulla bella terrazza vista Ceresio mi concedo un panoramicissimo pranzo in questo ristorante che non delude mai (prezzi conformi!).
Intanto valuto la via di ritorno e poichè sono decisamente ok, opto per un anello che passa da Pian pulpito e Cima Pianca (ma quante ce ne sono in Ticino con questo nome?). Mi porto alla stazione a monte della funivia; appena sotto parte il sentiero che mi interessa con i segnavia per Novaggio. Continuo su comodo falsopiano a mezzacosta mentre aerei radiocomandati e parapendii reali mi sorvolono e giungo ad una gippabile che in forte discesa mi conduce al Pian Pulpito, caricato con una trentina di vacche.
Da qui, seguendo sempre per Novaggio, la larga strada scende verso cima Pianca. La pendenza è di quelle spaccaginocchia, ma non vi sono altre difficoltà. Alla Pianca si può fare rifornimento d'acqua e quindi procedere in discesa (ora su tornanti più morbidi) a pervenire in un valloncello abitato da Daini sistemati in ampi recinti (ce n'è anche uno bianco!).
Dal valloncello, ora con indicazioni anche per Miglieglia, scendo ad attraversare un torrente su buon ponte, quindi risalgo qualche metro e, in breve, mi ricongiungo alla strada asfaltata che in un km circa mi riporta al piazzale della funivia dove avevo lasciato l'auto.
Tempi, distanze e pendenze (soste escluse)
Una catena a metà strada tra cielo e laghi (Maggiore a Ovest, Ceresio a Est) con vista sui giganti alpini; non troppo alte (solo Gradiccioli e Tamaro sfiorano i 2000 metri), mai pericolose, presentano tuttavia una rete di sentieri segnalatissimi su cui è possibile organizzare trekking di tutto rispetto con pendenze ragguardevoli. Basta un minimo di senso dell'orientamento o una cartina per configurare il proprio giro, in base alla voglia o all'allenamento. Due moderni impianti di risalita, poi, consentono di percorrere il magnifico sentiero di cresta dal Tamaro al Lema (13 km), senza fare troppa fatica.
Parto da Miglieglia, unico obiettivo è arrivare in cima al Lema per la via più breve e diretta. Certi malesseri mattutini mi impediscono di pianificare oltre: si vedrà.
Lasciata l'auto sul piazzale della funivia, m'incammino su strada asfaltata seguendo i chiari segnavia. All'altezza dell'agriturismo "La Sosta", abbandono la strada e prendo un bel sentiero che taglia i tornanti per poi riprenderli e lasciarli immediatamente dopo sino a giungere alla fine dell'asfalto dove comincia il sentiero vero e proprio. Le pendenze si fanno ora impegnative e superano a mezza costa un bel bosco di castagni per uscire allo scoperto su lunghi tornanti che conducono al pianoro dove è situato l'Ostello Monte Lema (q. 1550). Da qui, volgendo a sinistra, in 15 minuti si arriva in vetta al Lema dove c'è una bella croce e si può godere di un panorama mozzafiato sul sottostante lago Maggiore, che i Fiordi Norvegesi gli fanno un baffo!
Poichè mi sento finalmente bene, decido invece di girare a destra, verso il Poncione di Breno. Dall'Ostello, su comodi scalini, scendo alla Forcola d'Arasio, quindi risalgo l'altro versante con un lungo traverso che sbuca in cresta. Abbandonato sulla sinistra la traccia ufficiale (siamo sulla Lema Tamaro), si segue il filo di cresta molto largo ed in breve si è in vetta al Poncione, dove abita un bell'omone. Panorama stupendo solo un po' sbiadito dalle calure estive, nonostante la brezza portata su dalle termiche.
Utilizzando la stessa via di salita, torno alla Forcola e opto per una deviazione a destra per curiosare all'alpe Arasio, distante 10 min circa. Deluso, la trovo disabitata, tuttavia sono presenti numerosi segni di vita lasciati dalle capre.
Vista l'ora di pranzo che si approssima, torno sui miei passi e risalgo all'Ostello Monte Lema, dove sulla bella terrazza vista Ceresio mi concedo un panoramicissimo pranzo in questo ristorante che non delude mai (prezzi conformi!).
Intanto valuto la via di ritorno e poichè sono decisamente ok, opto per un anello che passa da Pian pulpito e Cima Pianca (ma quante ce ne sono in Ticino con questo nome?). Mi porto alla stazione a monte della funivia; appena sotto parte il sentiero che mi interessa con i segnavia per Novaggio. Continuo su comodo falsopiano a mezzacosta mentre aerei radiocomandati e parapendii reali mi sorvolono e giungo ad una gippabile che in forte discesa mi conduce al Pian Pulpito, caricato con una trentina di vacche.
Da qui, seguendo sempre per Novaggio, la larga strada scende verso cima Pianca. La pendenza è di quelle spaccaginocchia, ma non vi sono altre difficoltà. Alla Pianca si può fare rifornimento d'acqua e quindi procedere in discesa (ora su tornanti più morbidi) a pervenire in un valloncello abitato da Daini sistemati in ampi recinti (ce n'è anche uno bianco!).
Dal valloncello, ora con indicazioni anche per Miglieglia, scendo ad attraversare un torrente su buon ponte, quindi risalgo qualche metro e, in breve, mi ricongiungo alla strada asfaltata che in un km circa mi riporta al piazzale della funivia dove avevo lasciato l'auto.
Tempi, distanze e pendenze (soste escluse)
- Da Miglieglia (706) a Ostello Monte Lema (1550): 2.5 km, 844 m in salita, 34%. 1 h 15 min.
- Da Ostello Monte Lema a Forcola d'Arasio (1481): 0.5 km, 70 m in discesa, 14%. 5 min.
- Da forcola d'Arasio a poncione di Breno (1654): 1 km, 173 m in salita, 17%. 20 min.
- Ritorno alla Forcola: 1 km, 173 m in discesa, 17%. 15 min.
- Dalla Forcola all'Ostello Monte Lema: 0.5 km, 70 m in salita, 14%. 10 min.
- Da Ostello monte Lema a Pian Pulpito (1364): 1.45 km, 186 m in discesa, 13%. 30 min.
- Da pian Pulpito a Miglieglia: 2.51 km, 658 m in discesa, 26%. 1 h.
- Dislivello in salita: 1087 m.
- Dislivello in discesa: 1087 m.
- km totali: 10 circa, SE 20 km circa, secondo regola di UptheHill.
- Tempo soste escluse: circa 3.5 ore.
- Con soste: circa 4.5 ore.
Tourengänger:
rochi

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