Poncione di Breno (1654 m ) e Monte Lema (1621 m) con anello da Miglieglia
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Questa grande classica ancora mancava al mio repertorio, così decido di sfruttare la giornata che si preannuncia spettacolare per colmare questa lacuna.
Inoltre ho voglia di aumentare un pò il dislivello rispetto alle ultime uscite, e il Monte Lema è l'ideale perchè permette di abbinare alla salita alla cima una parte a piacimento di cresta verso il Tamaro, a seconda delle energie che si hanno nelle gambe.
Mi prefiggo quindi come meta il Poncione di Breno, sia per allungare l'escursione, sia per allontanarmi dalla folla che inevitabilmente arriverà sul Lema con la funivia.
Dal piazzale della funivia di Miglieglia continuo sulla stradina asfaltata che sale oltre il parcheggio, seguendo i cartelli fin da subito presenti.
Giungo quindi ad un bivio dove Monte Lema è indicato a sinistra (strada) e a destra (sentiero). Io scelgo ovviamente il sentiero, quindi raggiungo le vicine cascine in località La Sosta, dove finisce l'asfalto e inizia il larghissimo sentiero.
Poco più avanti ci si immette nuovamente sulla stradina abbandonata al bivio precedente e la si segue per pochi minuti finchè anche questa non termina e ricomincia il sentiero.
Le prime rampe sono piuottosto ripide e io le affronto di buona lena, quindi giunti al limitare del bosco il sentiero abbandona la dorsale boscosa e si sposta a sinistra, risalendo ora il versante della montagna con ampi tornanti che danno più respiro.
Nonostante il cemento sulla vetta del Lema di fronte a me, nonostante piloni e cavi della funivia sopra la mia testa, questo tratto di escursione è davvero piacevole: la salita non dura, il panorama sempre più ampio, la fresca brezza che inizia a spirare e il silenzio che regna sul sentiero mi permettono di godermi a pieno l'escursione.
Raggiunto l'Ostello Monte Lema (1 h 30), dove ovviamente cessa la pace essendo posto all'arrivo della funivia, svolto subito a destra e inizio la breve discesa verso la Forcola d'Arasio. In questo breve tratto trovo qualche rimasuglio di neve, ma davvero poca roba che non da particolare fastidio.
Il panorama, essendo sbucati in cresta, si è nel frattempo esteso ai 4000 vallesani e alle familiare vette del Verbano.
Dalla Forcola ci si sposta nuovamente sul versante orientale del crinale e si inizia la risalita. Quindi, tornato in cresta, abbandono il sentiero della traversata Lema-Tamaro e in un attimo raggiungo la vetta del Poncione di Breno (2 h 00), contrassegnata da un grosso omone di pietre.
In totale solitudine mi godo per una buona mezzora il panorama, quindi riparto, puntando nuovamente alla Forcola d'Arasio. Effettuo solo una brevissima deviazione per salire un altro panettone (che scoprirò chiamarsi Piano del Poncione), da cui si ha un ottima visuale sia sul Poncione di Breno che sul Lema, quindi torno sul percorso dell'andata, raggiungo la Forcola e risalgo all'Ostello Monte Lema.
Da qui in 5 minuti di comodissimo sentiero arrivo quindi all'ampia ed affollata vetta del Monte Lema (2 h 40).
Trovo comunque una panca libera e mi accomodo in posizione super panoramica sul Lago Maggiore, invisibile prima dal Poncione in quanto nascosto proprio dal Lema.
Per la discesa, seguendo le chiare indicazioni per Cima Pianca, percorro il crinale sud del Lema, effettuando un'altra brevissima deviazione per salire il panettone del Moncucco, fino a sbucare agli ampi prati del Pian Pulpito.
Qui svolto a sinistra, seguendo le indicazioni che ora riportano anche Miglieglia.
Su sentiero sempre in stile autostrada si rientra nel bosco, un piacevole bosco misto di faggi, betulle e conifere, e si sbuca all'amena località di Cima Pianca (chissà perchè Cima), dove una fontana permette di prendere acqua e rinfrescarsi (3 h 35).
Quindi seguendo le sempre impeccabili indicazioni continuo a scendere nel bosco fino a raggiungere l'Alpe Pazz (4 h 10), dove posso ammirare i famosi daini nel recinto.
Qui si svolta a sinistra, sempre seguendo per Miglieglia, e si affronta un breve tratto pianeggiante che riporta sulla stradina percorsa al mattino, da cui si scende fino alla macchina (4 h 30).
Escursione davvero soddisfacente, che mi ha fatto venire voglia di spingermi oltre al Poncione di Breno e provare prima o poi la famosa traversata dal Lema al Tamaro (lunghetta se non si utilizzano le funivie).
Begli ambienti, panorami strepitosi, sentieri sempre ottimi, peccato solo per tutto quel cemento sulla vetta del Lema.
Inoltre ho voglia di aumentare un pò il dislivello rispetto alle ultime uscite, e il Monte Lema è l'ideale perchè permette di abbinare alla salita alla cima una parte a piacimento di cresta verso il Tamaro, a seconda delle energie che si hanno nelle gambe.
Mi prefiggo quindi come meta il Poncione di Breno, sia per allungare l'escursione, sia per allontanarmi dalla folla che inevitabilmente arriverà sul Lema con la funivia.
Dal piazzale della funivia di Miglieglia continuo sulla stradina asfaltata che sale oltre il parcheggio, seguendo i cartelli fin da subito presenti.
Giungo quindi ad un bivio dove Monte Lema è indicato a sinistra (strada) e a destra (sentiero). Io scelgo ovviamente il sentiero, quindi raggiungo le vicine cascine in località La Sosta, dove finisce l'asfalto e inizia il larghissimo sentiero.
Poco più avanti ci si immette nuovamente sulla stradina abbandonata al bivio precedente e la si segue per pochi minuti finchè anche questa non termina e ricomincia il sentiero.
Le prime rampe sono piuottosto ripide e io le affronto di buona lena, quindi giunti al limitare del bosco il sentiero abbandona la dorsale boscosa e si sposta a sinistra, risalendo ora il versante della montagna con ampi tornanti che danno più respiro.
Nonostante il cemento sulla vetta del Lema di fronte a me, nonostante piloni e cavi della funivia sopra la mia testa, questo tratto di escursione è davvero piacevole: la salita non dura, il panorama sempre più ampio, la fresca brezza che inizia a spirare e il silenzio che regna sul sentiero mi permettono di godermi a pieno l'escursione.
Raggiunto l'Ostello Monte Lema (1 h 30), dove ovviamente cessa la pace essendo posto all'arrivo della funivia, svolto subito a destra e inizio la breve discesa verso la Forcola d'Arasio. In questo breve tratto trovo qualche rimasuglio di neve, ma davvero poca roba che non da particolare fastidio.
Il panorama, essendo sbucati in cresta, si è nel frattempo esteso ai 4000 vallesani e alle familiare vette del Verbano.
Dalla Forcola ci si sposta nuovamente sul versante orientale del crinale e si inizia la risalita. Quindi, tornato in cresta, abbandono il sentiero della traversata Lema-Tamaro e in un attimo raggiungo la vetta del Poncione di Breno (2 h 00), contrassegnata da un grosso omone di pietre.
In totale solitudine mi godo per una buona mezzora il panorama, quindi riparto, puntando nuovamente alla Forcola d'Arasio. Effettuo solo una brevissima deviazione per salire un altro panettone (che scoprirò chiamarsi Piano del Poncione), da cui si ha un ottima visuale sia sul Poncione di Breno che sul Lema, quindi torno sul percorso dell'andata, raggiungo la Forcola e risalgo all'Ostello Monte Lema.
Da qui in 5 minuti di comodissimo sentiero arrivo quindi all'ampia ed affollata vetta del Monte Lema (2 h 40).
Trovo comunque una panca libera e mi accomodo in posizione super panoramica sul Lago Maggiore, invisibile prima dal Poncione in quanto nascosto proprio dal Lema.
Per la discesa, seguendo le chiare indicazioni per Cima Pianca, percorro il crinale sud del Lema, effettuando un'altra brevissima deviazione per salire il panettone del Moncucco, fino a sbucare agli ampi prati del Pian Pulpito.
Qui svolto a sinistra, seguendo le indicazioni che ora riportano anche Miglieglia.
Su sentiero sempre in stile autostrada si rientra nel bosco, un piacevole bosco misto di faggi, betulle e conifere, e si sbuca all'amena località di Cima Pianca (chissà perchè Cima), dove una fontana permette di prendere acqua e rinfrescarsi (3 h 35).
Quindi seguendo le sempre impeccabili indicazioni continuo a scendere nel bosco fino a raggiungere l'Alpe Pazz (4 h 10), dove posso ammirare i famosi daini nel recinto.
Qui si svolta a sinistra, sempre seguendo per Miglieglia, e si affronta un breve tratto pianeggiante che riporta sulla stradina percorsa al mattino, da cui si scende fino alla macchina (4 h 30).
Escursione davvero soddisfacente, che mi ha fatto venire voglia di spingermi oltre al Poncione di Breno e provare prima o poi la famosa traversata dal Lema al Tamaro (lunghetta se non si utilizzano le funivie).
Begli ambienti, panorami strepitosi, sentieri sempre ottimi, peccato solo per tutto quel cemento sulla vetta del Lema.
Tourengänger:
peter86

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Kommentare (11)