Toccata e fuga al Corno di Canzo Occidentale
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Dopo 3 settimane di stop finalmente torno in montagna. Decido che è la volta buona per il Corno di Canzo Occidentale, anche perchè se non mi do una mossa tra un pò farà troppo caldo per girare in quelle zone.
Cima ultra inflazionata, per me invece è una novità, che era diventata un pò un chiodo fisso nella mia testa negli ultimi mesi.
Da Gajum tramite il Sentiero Geologico raggiungo Terz'Alpe, dove imbocco il sentiero in direzione del Rifugio S.E.V.
Raggiunto il colletto con la croce dò un'occhiata alla possibile via di salita al Corno da questo versante, ma preferisco proseguire e salire per la via normale.
Con un veloce traverso, finalmente un pò panoramico dopo tanto bosco, raggiungo il S.E.V., dove prendo il sentiero, che parte appena alle spalle del Rifugio, per la Forcella.
Raggiunta la Forcella dei Corni (1 h 45) svolto a destra in direzione della mia meta ed inizio il tratto più divertente ed impegnativo dell'escursione.
Con un brevissimo traverso leggermente esposto raggiungo la base del primo canalino, che come avevo letto su svariate relazioni, è piuttosto breve (10 metri direi), non troppo ripido e strapieno di appigli e piccoli "gradini" naturali che permettono di salire senza difficoltà.
Segue un breve tratto di sentiero ed eccomi quindi all'attacco del secondo canalino, sicuramente più lungo (20-30 metri) e ripido del primo.
La roccia è comunque sempre ottima e strapiena di appigli, e salgo anche questo senza grosse difficoltà.
Il fatto di trovarmi in un caminetto molto stretto mi dà una grossa mano, in quanto non c'è esposizione lateralmente.
Uscito dal canalino, pochissimi metri di larga cresta e sono in vetta al Corno di Canzo Occidentale (2 h 00), in perfetta solitudine.
Mi godo la vetta davvero pochissimi minuti, giusto il tempo di qualche foto, quindi, temendo di metterci un pò a scendere il caminetto, riparto subito.
A metà canalino in effetti ho un attimo di titubanza, in cui non so più come e dove mettere mani e piedi.
Studio la situazione qualche istante quindi decido di liberarmi dello zaino, lanciandolo su un roccione poco sotto di me, e scendo seduto.
Peccato non ci sia nessuno con me a fotografarmi o filmarmi, ci sarebbe sicuramente materiale di cui ridere!!
Comunque col mio stile poco ortodosso ed alquanto goffo supero il piccolo punto critico, mi ricongiungo col mio zaino, e scendo senza ulteriori difficoltà il resto del caminetto ed il successivo, fino a tornare alla Forcella dei Corni (2 h 15).
La salita al vicino Corno Centrale mi invoglia parecchio, anche perchè ho camminato davvero poco, però visti alcuni grossi nuvoloni che si avvicinano repentinamente dalla Brianza (e che in realtà si dissolveranno ben presto), decido di lasciare perdere ed anticipare la discesa.
Raggiungo quindi la Colma di Val Ravella, dove prendo il comodo sentiero che in breve mi riporta a Terz'Alpe. Qui tiro dritto sul Sentiero Geologico, lo stesso fatto in salita, e dopo sole 3 ore e 45 minuti di camminata sono di nuovo alla macchina.
Peccato non essermela goduta fino in fondo ed averla fatta un pò di corsa (solito vizio quando cammino da solo) ma comunque sono davvero strasoddisfatto dell'escursione: sia per la cima in sè che per quanto ultra frequentata, non è comunque banale, sia per i miglioramenti che ho riscontrato nel mio approccio mentale ai momenti di difficoltà (qualche anno fa mi sarei impanicato scendendo da un caminetto così)
Cima ultra inflazionata, per me invece è una novità, che era diventata un pò un chiodo fisso nella mia testa negli ultimi mesi.
Da Gajum tramite il Sentiero Geologico raggiungo Terz'Alpe, dove imbocco il sentiero in direzione del Rifugio S.E.V.
Raggiunto il colletto con la croce dò un'occhiata alla possibile via di salita al Corno da questo versante, ma preferisco proseguire e salire per la via normale.
Con un veloce traverso, finalmente un pò panoramico dopo tanto bosco, raggiungo il S.E.V., dove prendo il sentiero, che parte appena alle spalle del Rifugio, per la Forcella.
Raggiunta la Forcella dei Corni (1 h 45) svolto a destra in direzione della mia meta ed inizio il tratto più divertente ed impegnativo dell'escursione.
Con un brevissimo traverso leggermente esposto raggiungo la base del primo canalino, che come avevo letto su svariate relazioni, è piuttosto breve (10 metri direi), non troppo ripido e strapieno di appigli e piccoli "gradini" naturali che permettono di salire senza difficoltà.
Segue un breve tratto di sentiero ed eccomi quindi all'attacco del secondo canalino, sicuramente più lungo (20-30 metri) e ripido del primo.
La roccia è comunque sempre ottima e strapiena di appigli, e salgo anche questo senza grosse difficoltà.
Il fatto di trovarmi in un caminetto molto stretto mi dà una grossa mano, in quanto non c'è esposizione lateralmente.
Uscito dal canalino, pochissimi metri di larga cresta e sono in vetta al Corno di Canzo Occidentale (2 h 00), in perfetta solitudine.
Mi godo la vetta davvero pochissimi minuti, giusto il tempo di qualche foto, quindi, temendo di metterci un pò a scendere il caminetto, riparto subito.
A metà canalino in effetti ho un attimo di titubanza, in cui non so più come e dove mettere mani e piedi.
Studio la situazione qualche istante quindi decido di liberarmi dello zaino, lanciandolo su un roccione poco sotto di me, e scendo seduto.
Peccato non ci sia nessuno con me a fotografarmi o filmarmi, ci sarebbe sicuramente materiale di cui ridere!!
Comunque col mio stile poco ortodosso ed alquanto goffo supero il piccolo punto critico, mi ricongiungo col mio zaino, e scendo senza ulteriori difficoltà il resto del caminetto ed il successivo, fino a tornare alla Forcella dei Corni (2 h 15).
La salita al vicino Corno Centrale mi invoglia parecchio, anche perchè ho camminato davvero poco, però visti alcuni grossi nuvoloni che si avvicinano repentinamente dalla Brianza (e che in realtà si dissolveranno ben presto), decido di lasciare perdere ed anticipare la discesa.
Raggiungo quindi la Colma di Val Ravella, dove prendo il comodo sentiero che in breve mi riporta a Terz'Alpe. Qui tiro dritto sul Sentiero Geologico, lo stesso fatto in salita, e dopo sole 3 ore e 45 minuti di camminata sono di nuovo alla macchina.
Peccato non essermela goduta fino in fondo ed averla fatta un pò di corsa (solito vizio quando cammino da solo) ma comunque sono davvero strasoddisfatto dell'escursione: sia per la cima in sè che per quanto ultra frequentata, non è comunque banale, sia per i miglioramenti che ho riscontrato nel mio approccio mentale ai momenti di difficoltà (qualche anno fa mi sarei impanicato scendendo da un caminetto così)
Tourengänger:
peter86

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Kommentare (9)