Ritorno in Val di Non


Publiziert von gbal , 28. April 2014 um 11:43.

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum:24 April 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 

Mia moglie mi fa una proposta interessante che accolgo volentieri: passare alcuni giorni di vacanza in Val di Non. E' lì che ci conoscemmo (tanti) anni fa e anche per questo vi torniamo volentieri.

Cos’è questa valle? Geograficamente è presto detto: si pone tra la Val di Sole ad Ovest, le Valli Giudicarie con il Garda a Sud, la Val d’Adige ad Est, la Val d’Ultimo e l’Alto Adige a Nord. Per me, invece, la valle rappresenta il luogo dove è nata mia madre ed i miei tanti zii, dove da bambini ci recavamo d’estate con un lungo viaggio in treno e stavamo almeno un mese, dove ho imparato cosa fossero le montagne, dove partecipavamo giocosamente ai lavori agricoli dei parenti, dove mi spaventavo di fronte alle grandi mucche che per scherzo mi lasciavano a tenere a bada. Lì ho imparato a trotterellare dietro a mio zio salendo in montagna, a cadenzare il passo invece di ansimare come i bambini fanno dopo aver corso in avanti e indietro per salite e discese. Lì ho rovistato in soffitta scoprendo elmetto e altri reperti bellici appartenuti a mio nonno che, come mi avevano spiegato, aveva dovuto combattere come Austriaco contro gli Italiani nel ’15-’18 perché allora il confine era posto ad Ala, in Val d’Adige ma loro si sentivano Italiani. Mio nonno, spesso occupato in guerra, in pace lavorava alla costruzione della strada del Tonale e della Mendola o come muratore o contadino; mia nonna a casa con i suoi dieci figli, occupata a mettere insieme il pranzo con la cena. La domenica gli uomini si riposavano, andavano a Messa col vestito buono, uscivano sul sagrato prima dell’Elevazione perché, dicevano, ormai la Messa era finita; al pomeriggio andavano all’osteria con 5 Lire elargite dalle consorti che erano anche le amministratrici delle poche sostanze e se le bevevano giocando a carte. Tutto il loro svago si riduceva a queste amichevoli bevute in compagnia. Non solo….con un sorriso oggi diciamo: “Non c’era la televisione!” ma fare figli serviva anche ad avere forza lavoro in famiglia. I ragazzi venivano mandati in Val d’Adige presso qualche maso perché c’erano tanta fame, tanti fratelli, dovevano imparare il mestiere di “bovarott” e, perché no, imparavano anche un tedesco dialettale che nella vita, a contatto con gli Altoatesini, tornava utile. Le loro sorelle, invece, in attesa di trovare un marito, venivano spesso mandate a servizio in città vicine o lontane. L’alimento base erano la polenta e le patate (meno male che si scoprì l’America!) accompagnate dal formaggio; la carne arrivava alla domenica sotto forma di luganiga e pancetta poste al centro della polenta con attorno la figliolanza che faceva a gara per arrivare prima al centro della gialla “torta”. Questa alimentazione unita ai frequenti matrimoni tra consanguinei spesso determinava l’insorgenza di malattie o malformazioni. In Val di Non, tra paura e desiderio, seguivo mio zio che dopo aver tagliato un albero ne minava la radice con tritolo e la faceva esplodere per recuperare anche quella legna; dopo non si potè farlo più: erano arrivati gli anni dei “Bravi ragazzi della Valle Aurina” che volevano l’annessione dell’Alto Adige all’Austria e per questo facevano atti dinamitardi. Molta povertà, molti figli; era il binomio di quasi tutte le famiglie di lassù. Un certo benessere arrivò con la creazione del Lago di Santa Giustina, artificiale, che consenti di utilizzare tanta acqua e favorì la coltivazione della mela, oggi prodotto principe di questa ed altre valli; purtroppo i miei parenti che stavano nell’alta valle erano esclusi da ciò!

Certe sere d’estate, seduti dopo cena su una panca fuori casa mio zio, dopo aver fatto il meteorologo scrutando le cime delle Maddalene mi diceva: “Noi veniamo di là, noi veniamo dalla Svizzera!”. Chissà perché diceva così! Forse glielo avevano detto i genitori, i nonni o qualche vecchio del paese. Di fatto ho imparato che non era tanto distante dalla verità: Denno, Tuenno, Revò, Nanno, Flavon, Vervò, ecc. tutti questi toponimi e anche molte voci dialettali avevano strane assonanze per gente che si conosce come dirimpettai di popoli di lingua tedesca. La spiegazione? Affascinante è qui: Gli Ebrei della Val di Non e qui. Chi avrà la pazienza di leggere questi documenti avrà la chiave per svelare il mistero.

Ma veniamo alla vacanza, ora. Stavolta vogliamo tornare in mezzo alla natura ma vicino a Ronzone, il paese dei miei. Decidiamo per un albergo ex-rifugio (il Falchetto) situato alle Regole di Malosco, un luogo posto in una grande radura circondata da grandi boschi di conifere dove le uniche costruzioni sono alcune baite e un paio di Rifugi, null’altro. L’albergo è stato ricostruito nel 2008 dove sorgeva la precedente  costruzione ed è stato fatto con criteri altamente ecologici e allo stesso tempo di buon comfort senza che ciò faccia dimenticare dove si è: nella natura. Nessun negozio, nessun market, niente di niente, solo verde in basso, abetaie attorno, azzurro in alto. Gli unici suoni che si possono ascoltare sono quelli delle numerose specie di uccelli; per il resto il silenzio totale, giorno e notte. “Regole” è un toponimo molto usato da quelle parti e riferito a diversi luoghi. Erano i luoghi dove i Comuni dettavano le Regole, cioè i criteri per l’assegnazione della legna che uno poteva tagliare per sé, l’erba che poteva falciare per farne fieno, i campi dove portare i propri animali. Ogni Comune aveva le sue Regole, sia come “regolamenti” sia come luoghi fisici.

Dalle Regole di Malosco si dipartono poi una serie di sentieri per raggiungere località o per salire sulle vette dei monti che separano la Val di Non dalla Val d’Adige. C’è solo da scegliere come e quali seguire, con le ciaspole in inverno, con gli scarponi nella buona stagione. Ce n’è per tutti e per tutte le gambe. Si possono cucire assieme tour da una a diverse ore, da un paio a svariati chilometri; percorsi pianeggianti o con pendenze rilevanti.

Noi siamo saliti col sentiero 508 alla Malga di Malosco, tappa intermedia della salita al Monte Penegal, seguendo le traccie di mio fratello di qualche settimana fa (relazione). Un altro giorno abbiamo percorso parte del sentiero 514 che porta alle Fornaci di Ruffrè ed oltre. Ma mi sono preso anche la mia soddisfazione nel fare la traversata NS del Monte Arsen: un modesto monte appena 100m più alto delle Regole che mi ha fatto scoprire un percorso “wild” tra i tanti giganteschi alberi abbattuti dalle nevicate e dai forti venti dell’inverno. Un percorso senza traccia che solo nella parte finale ho raccordato con la Passeggiata Arsen, comoda questa, che riporta al Rifugio Falchetto costeggiando la Lagardana. Insomma un bell’anello percorso in poco più di un’ora.

Ma per chi vuole scorazzare ancora di più e conoscere in lungo e in largo la Val di Non ecco qui: la Val di Non in 7 Tappe per un totale di 160 km.

Un augurio a chi sarà incuriosito da quanto sopra e vorrà visitare la valle.


Tourengänger: gbal
Communities: Hikr in italiano


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Geodaten
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 20365.gpx Verso Fornaci
 20366.gpx Traversata del Monte Arsen

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Kommentare (48)


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andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2014 um 13:24
Vicende assimilabili a quelle descritte in "Poco o niente" di Giampaolo Pansa, storia dei contadini di Casale Monferrato. E' come se tu ne avessi estratto l'essenziale in poche righe.

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 14:51
Mi hai incuriosito; penso proprio che andrò a leggermi il libro che citi.

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 15:04
La storia si svolge a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento ma i temi sono quelli: più figli più braccia, i bambini andavano a lavorare sotto padrone, le bambine a fare le serve, le scarpe si indossavano solo la domenica e via di questo passo.

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 15:18
Di sicuro tanti dei nostri nonni hanno dovuto vivere questi stenti cui non so come noi avremmo fatto a resistere.
Le forti fibre sopravvivevano, i deboli, ahimè si fermavano per strada. Il piccolo cimitero che hai visto è pieno di lapidi che parlano di bimbi nati e morti subito o di ragazzi morti adolescenti.

tapio hat gesagt: Val di Non
Gesendet am 28. April 2014 um 14:14
Bellissimo racconto: si sente che oltre alla forza evocativa di un linguaggio impeccabile c'è anche quella della vita vissuta in prima persona. A me, certi passi hanno ricordato piuttosto "l'albero degli zoccoli" di Olmi. È inoltre ragguardevole la commistione tra "storia privata" e "grande storia". Complimenti Giulio, e grazie per aver voluto condividere questa parte di vita con i lettori di hikr.
Ciao, Fabio

gbal hat gesagt: RE:Val di Non
Gesendet am 28. April 2014 um 14:53
Wow! Un super complimento il tuo. Il mio piacere è stato proprio quello di raccontare queste cose; ora è ancora più grande nel vedere che è stato apprezzato.
Grazie
Ciao

cristina hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2014 um 14:45
Sto uscendo e non faccio in tempo a leggere tutto, un gran peccato che ci siamo alternati in Val di Non.

Noi eravamo lì a Pasqua, mannaggia!

Ciao Cri

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 14:55
Non c'è fretta Cri, come non c'è fretta di incontrarsi. Vedrai che un giorno o l'altro succederà :-):-)
Buona serata

Gesendet am 28. April 2014 um 16:50
Bella e simpatica la tua vacanza Giulio !
Si "sente" il legame con il passato, la storia e le vicende comuni a molta gente di montagna.
Nelle tue parole ritrovo molti legami con i tanti bei libri di Mauro Corona, che amo molto, proprio per il raccontare senza mezzi termini e senza veli la difficile vita di montagna nella guerra o nel dopo-guerra della fame.
Beh ... grazie per il "refresh", ogni tanto fa bene.
CIAO!

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 21:51
Grazie Giorgio. Sono contento che tu abbia apprezzato.
Anche io amo Mauro Corona, curioso personaggio rude e schietto.
Ciao

Amedeo hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2014 um 17:08
Ciao Giulio,
sto leggendo altro, ma non trascurerò i tuoi consigli.
Amedeo

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 21:51
Bene! Allora ci troveremo lassù :-):-):-)

adrimiglio hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2014 um 18:44
Ciao Giulio
mi è piaciuto molto il tuo racconto, mi ha ricordato vagamente quello che ho letto sui libri di Mario Rigoni Stern, dove descriveva la dura vita sull'altopiano d'Asiago che qualcosa in comune dovrebbe avere con la zona da te descritta...come tu sai quasi ogni anno una visitina al Trentino la facciamo, questa potrebbe essere un'idea in un luogo a noi sconosciuto.

Un saluto anche a tua moglie

Adry

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 21:55
Sono certo che frequentatori assidui del Trentino come siete apprezzerete anche queste zone.
Una delle tante sfaccettature di quella regione forse più umile di quelle più celebrate.
Grazie da parte di entrambi

peter86 hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2014 um 19:17
Ciao Giulio,
davvero un bellissimo racconto il tuo, interessante ed istruttivo!
E molto belli anche i luoghi, una zona del Trentino che per me è del tutto sconosciuta.
Pietro

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 21:57
Grazie Pietro.
Sono sicuro che a breve la conoscerai. Tenete presente che quando arriverà l'erede....sarà sicuramente un territorio di vacanza tagliato a misura per i piccoli.
Ciao

patripoli hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2014 um 19:51
Un tuffo in un mondo lontano e ormai dimenticato, che anch'io ho conosciuto grazie ai racconti dei miei nonni, vissuti anch'essi in una società rurale e contadina.
Per ora ho letto solo la tua relazione, ma poco per volta leggerò anche tutti i documenti a cui tu ci rimandi....
Bravi ragazzi.....una bella vacanza la vostra e complimenti a "your wife" per la bella proposta che ti ha lanciato e che tu hai saputo cogliere al volo!
Ciao.
Patrizia

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 22:00
Grazie Signora, anche da parte di "my wife" che stavolta ha fatto la sua brava parte.
Credo che apprezzerai anche i documenti allegati....da buona docente (ex ma.....docenti lo si resta per la vita, come gli Alpini).
W i Nonni che ci sanno trasmettere tanto

froloccone hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2014 um 20:04
Ciao Giulio,non aggiungo altro ai già numerosi complimenti(naturalmente sono compresi anche i miei!!)Bel racconto,che dovrebbe far riflettere le persone,sull'umiltà e la semplicità delle cose vere,ormai quasi perdute.Bello comunque sapere che ce chi è in grado ancora di apprezzarle e raccontarle!!!! ALE

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 22:05
Davvero Ale, l'interesse suscitato è una grande ricompensa per me che, non c'è bisogno di ribadirlo, sento lì metà delle mie radici.
Ciao e grazie

numbers hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2014 um 20:21
E come non incuriosirsi con un racconto così....
Bravo Giulio, ci hai fatto vivere un po della "tua" vita,
e imparare molte cose con la tua solita, semplice, genuina maestria.

Ciao.

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 22:09
Grazie Mario ma tu sai come raccontare e trasmettere emozioni; ce l'hai dimostrato anche ultimamente con la toccante relazione sul Lager.
Ciao

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2014 um 21:24
sempre bella la Val di Non bravi Daniele66

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 22:10
Grazie Daniele.
Vedo che non c'è luogo che tu non conosca.
Buone gite....e corse!

Daniele66 hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. April 2014 um 18:19
ormai sono 35 anni che faccio il "vagabondo" ciao Daniele66

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. April 2014 um 19:25
Cavoli ma allora hai cominciato da bimbo!

Amadeus hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2014 um 21:26
Ciao fratello, come soggetto coinvolto non posso farti che i miei complimenti.....Bravo! E brava la Emma, chissà avremo una nuova escursionista?

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 22:12
Chissà....mai dire mai!
Magari la prossima volta anzichè seguire le tue orme....cammineremo a fianco.
Ciao

micaela hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2014 um 22:26
che bello , il tuo modo di raccontare e ricordare , Giulio , grazie !
Non conosco questi posti , ma le vite dei nostri vecchi risuonano familiari , ovunque siano le valli , gli alpeggi , nella loro genuinità , essenzialità , asprezza
Fa un gran bene ricordare , a noi fortunati hikriani , momenti di grazia nel nostro mondo di oggi cosi assordante e vuoto di valori
Micaela

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 22:49
Ti ringrazio per le tue belle parole Micaela. E' proprio vero che le Alpi, pur così diverse per versante, cima, lingua e costumi sono in realtà una unica regione popolata da genti che hanno dovuto affrontare le stesse difficoltà ed imparare a conviverci.
Se sei una nuova arrivata hai il mio benvenuto; viceversa....spero di leggere qualche tuo report prossimamente.
Ciao

Pippo76 hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2014 um 22:39
Sono stato letteralmente rapito dal tuo racconto. Cosa lega l'Uomo alle proprie radici? I luoghi, i ricordi, gli affetti, i racconti dell'infanzia, che con il tempo si fondono in un tutt'uno.
Grazie per averlo condiviso con noi.

Giancarlo

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2014 um 22:53
Grazie Giancarlo.
Una volta c'era la tradizione orale. Ora usiamo il Web, SMS e altre diavolerie ma il concetto è sempre quello. I nonni verso i genitori, questi verso di noi e noi verso figli e nipoti trasmettiamo questi ricordi, aneddoti, accadimenti che formano un profondo legame.....le nostre radici!
Ciao!

bigblue hat gesagt: Giulio - Rigoni Stern
Gesendet am 29. April 2014 um 07:02
Ciao Giulio,
ultima di una serie di persone che hanno apprezzato il tuo come sempre bellissimo raccontare, qualsiasi sia l' argomento...grande! Tempi che sembrano lontani ma se penso ai miei nonni, non così lontani.....tempi che fanno riflettere e che alla fine in questo mondo attuale dove tutto è "di corsa" dove oramai non si da il giusto valore, la giusta importanza alle cose che meritano.....tante volte penso che non sarebbe male tornare un po' indietro.....
Grazie a te per aver condiviso con noi questo tuo "amarcord" che mi ha dato lo stesso piacere di una lettura di Rigoni-Stern, lo adoro.
Ciao
Pia

gbal hat gesagt: RE:Giulio - Rigoni Stern
Gesendet am 29. April 2014 um 16:51
Grazie Pia.
Come sempre mi fai un regalo. Immaginavo che avresti trovato delle assonanze con la vita o i racconti dei "tuoi" nonni.
Un gran saluto

Menek hat gesagt:
Gesendet am 29. April 2014 um 10:10
Questa relazione mi mancava... l'ho letta tutta d' un fiato,immerso nelle parole, nella storia della vita, tua e dei tuoi "avi". Non è da tutti divulgare "cose" personali, tu l'hai fatto con delicatezza e io ho apprezzato, incuriosito anche dalla storia di quei luoghi, un racconto proprio alla Rigoni Stern (Pia dixit). Ho sentito il profumo della Val Pusteria, luogo delle mie vacanze estive...tutto grazie a te!
p.s.
bello sapere che Amadeus è tuo fratello.
un salutone
Domenico

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. April 2014 um 16:54
Sono contento che ti sia piaciuta. Sono anche contento che siamo vicini di casa, almeno in veste estiva. Lassù una valle o l'altra....sono tutte belle.
Un saluto anche a te
Giulio

micaela hat gesagt:
Gesendet am 29. April 2014 um 12:06
ciao Giulio , che bello leggere i numerosi commenti partecipi e commossi suscitati dal tuo resoconto che sono certa rimarrà una perla nel folto gruppo di recensioni hikriane !
Grazie che sia la tua cordiale ed autorevole firma ad accogliermi nella vostra bella affiatata cerchia , io novella hikriana , ahimè pure novella nell uso del computer ; percio incapace di apparirvi nella lista dei membri o in foto , e non parliamo di recensioni !
Vi puo bastare che la mia cascina abbia il Gridone sotto il naso ed il Pizzo Ruscada sopra la testa per far parte della cerchia ?
Lo spero . Intanto , ancora grazie , Giulio , per l ospitalità sulla tua pagina ed un saluto corale e cordiale a tutti i tuoi lettori ! Micaela

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. April 2014 um 16:59
Sono io a ringraziare te Micaela. Quanto al benvenuto credo di essere stato solo un portavoce. Una persona così gentile e carina non può che far piacere a tutti gli Hikriani.
Penso che quando finalmente rimedierò alla colpa di non aver ancora visitato il Gridone....cercherò di combinare una bella stretta di mano con te!

veget hat gesagt:
Gesendet am 29. April 2014 um 12:58
Ciao Giulio,
Quando si arriva tra gli ultimi a vedere e commentare, è dura (per me)aggiungere altri elogi... del resto tutti appropriati!!!!!
A quanto sopra, aggiungo i meritati Complimenti a Chi Ti ha fatto compagnia,
Eugenio

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. April 2014 um 17:01
Caro Eugenio, come ben sai ho preso te, apprezzato fabulatore e narratore, a modello per il mio racconto.
Ti ringrazio/amo per i complimenti.
Ciao

grandemago hat gesagt:
Gesendet am 29. April 2014 um 15:38
Precisione nei dettagli + tanto cuore = Giulio.....che altro?

Aldo

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. April 2014 um 17:03
Conciso ma significativo il nostro saggio Aldo.
Ciao e.....buone gite (alla faccia del tempo cattivo!)

zar hat gesagt:
Gesendet am 30. April 2014 um 18:35
Carissimo Giulio,
leggendo la tua relazione mi rendo conto di come l'uomo, con apparente "benessere" e "fantasviluppo", sia di tanto regredito...arriviamo veloci ai ns. posti di lavoro e abbiamo inquinato l'aria...raggiungiamo velocemente i ns. figli e, con un cellulare in tasca, li abbandoniamo sulle strade (però quando vogliamo sentiamo le loro voci!!!)...mangiamo il filetto e moriamo di cancro...abbiamo tutto e non apprezziamo nulla...ci sposiamo ma senza scommettere su noi stessi e sulla famiglia...siamo pavidi...non onoriamo la Patria...la bandiera...le religioni...gli anziani...però guai a far del male alle povere vacche ed agli agnellini...gli UOMINI di una volta, se potessero uscire dalle tombe, ci ucciderebbero tutti...vabbè, lasciamo perdere...
Stai bene e bravi...ciao
Luca

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. April 2014 um 18:56
Aggiungi riflessioni alle riflessioni Luca. Credo che tu abbia ragione ma il bello (o il brutto) è che a parte qualche raro oppositore siamo come su una giostra, quella del progresso, che ci trascina in questo mondo in corsa.
Almeno il coraggio delle riflessioni, quello sì.
Ciao, buone gite

rochi hat gesagt:
Gesendet am 5. Mai 2014 um 11:11
Quando il racconta sta in equilibrio tra ragione ed emozione, il risultato è sempre pregevole.
Bravo Giulio!!
Ciao.
R.

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Mai 2014 um 14:11
Grazie Rochi.
Ti auguro tante belle gite!

Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 24. Februar 2015 um 13:30
Questa non è una semplice relazione...

...è un racconto di vita
...è un tuffo nel passato e nella Storia
...è una vera emozione

Bravo Giulio e grazie per aver donato perle e ricordi del tuo passato...

Angelo

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 24. Februar 2015 um 14:53
Grazie per aver voluto leggere questo mio racconto.
Nel tuo apprezzamento è la mia ricompensa.
Ciao
Giulio


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