Monte Penegal, un' escursione nei ricordi
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Parto in questa domenica uggiosa, con la speranza che in Trentino a differenza del Veneto la situazione migliori, ma nubi quì e nubi lì nulla cambia; se non qualche leggero sprazzo di sole farà capolino durante la mia discesa verso il parcheggio dove ho sistemato la macchina.
Ora ho lasciato le ciaspole in macchina e sono partito per il mitico sentiero 508, mitico perchè su questo sentiero che sale lento fra il rifugio Falchetto e la baita "Monteson" incassato fra due rive di bosco, tranquillo sentiero di boscaioli e falciatori di prati, quì ho passato molto della mia giovinezza, quì ho messo per la prima volta gli sci ai piedi la bellezza di 49 anni fà scendendo per le pendenze dei prati innevati, pendenze che a me sembravano la "nera" di Selva di Val Gardena.
Qui le "Regole", crocevia di antichi mestieri ormai scomparsi, qui dove si passava nelle ore del mattino per andare verso il Monte di Dentro, altro mitico posto, dove tra falci che abbattevano l'erba della montagna e rastrelli che ne costruivano onde di fieno seccato, qui lascivamo scorrere la nostra prima gioventù.
**************************************************************************************
Ed ora sto salendo, lento con i miei ricordi, eccomi alla malga Malosco, l'ultima volta ci siamo venuti con Irene e Norma, quattro anni fà, mostrava tutti i suoi anni e la malgara ci fornì formaggio speck e pane con cetrioli; ora la facciata è stata rinfrescata ed è stata ricavata una veranda con tavoli.
Salgo affondando in questa neve "marcia" ma ancora spessa in molti punti, specialmente nella traccia del sentiero 508, in fondo a piccole vallette che risalgono la china del Penegal.
Ed ora sono sulla cima, avvolta da nuvole che salgono veloci dalla Val d'Adige, e riesco ad intravedere le cime là verso ovest della Val d'Ultimo, mentre ad est giocano a nascondino le cime del Catinaccio, ma chissà .....
Qualche persona sale in macchina sul piazzale di questo albergo, orribile al vedersi, mentre su di me incombe la torre di metallo costruita negli anni '70; ma ce ne vuole di coraggio per tirar sù queste "perle" ....l'unica cosa che rimane inserita in questo contesto è questa piccola e graziosa stele di pietra a ricordo della visita dell'imperatore F. Giuseppe.
Buona montagna a tutti.
Ora ho lasciato le ciaspole in macchina e sono partito per il mitico sentiero 508, mitico perchè su questo sentiero che sale lento fra il rifugio Falchetto e la baita "Monteson" incassato fra due rive di bosco, tranquillo sentiero di boscaioli e falciatori di prati, quì ho passato molto della mia giovinezza, quì ho messo per la prima volta gli sci ai piedi la bellezza di 49 anni fà scendendo per le pendenze dei prati innevati, pendenze che a me sembravano la "nera" di Selva di Val Gardena.
Qui le "Regole", crocevia di antichi mestieri ormai scomparsi, qui dove si passava nelle ore del mattino per andare verso il Monte di Dentro, altro mitico posto, dove tra falci che abbattevano l'erba della montagna e rastrelli che ne costruivano onde di fieno seccato, qui lascivamo scorrere la nostra prima gioventù.
**************************************************************************************
Ed ora sto salendo, lento con i miei ricordi, eccomi alla malga Malosco, l'ultima volta ci siamo venuti con Irene e Norma, quattro anni fà, mostrava tutti i suoi anni e la malgara ci fornì formaggio speck e pane con cetrioli; ora la facciata è stata rinfrescata ed è stata ricavata una veranda con tavoli.
Salgo affondando in questa neve "marcia" ma ancora spessa in molti punti, specialmente nella traccia del sentiero 508, in fondo a piccole vallette che risalgono la china del Penegal.
Ed ora sono sulla cima, avvolta da nuvole che salgono veloci dalla Val d'Adige, e riesco ad intravedere le cime là verso ovest della Val d'Ultimo, mentre ad est giocano a nascondino le cime del Catinaccio, ma chissà .....
Qualche persona sale in macchina sul piazzale di questo albergo, orribile al vedersi, mentre su di me incombe la torre di metallo costruita negli anni '70; ma ce ne vuole di coraggio per tirar sù queste "perle" ....l'unica cosa che rimane inserita in questo contesto è questa piccola e graziosa stele di pietra a ricordo della visita dell'imperatore F. Giuseppe.
Buona montagna a tutti.
Tourengänger:
Amadeus

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (8)