Pizzo Nona...un' altra sinfonia...Spinzon della Benna...
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Pizzo Nona o Spinzon della Benna....dal canalino....
Previsioni per lunedì: danno vento, danno un 3 targato SLF, da verificare sul campo...un' idea di percorso, con i giusti connotati, ci portava in Valle Antrona....
ore 7 – ritrovo.....Gravellona Parking........
Un orario non proprio antelucano, con Mau, sempre una lotta su questo argomento.
Oggi, le temperature scendono....non rompo!
Con sosta caffè, rigorosa per il suo, sempre lento risveglio, lasciamo la principale che corre nella valle e ci inerpichiamo lungo la stradina che dovrebbe arrivare più su, verso
l' alpeggio: “ohhh nuooo!!!”.....una bella trincea di alberi abbattuti, costituiscono un muro invalicabile....il percorso già lungo, da qui sarebbe infinito!
E mo chessifà?.....già presto, non lo era....e in questi casi, il tempo sembra correre il doppio....
Dentro, vedi Simplon, Devero, Formazza...come si sapeva, sono già nel frullino.....
Mi viene un' idea: il “famoso” Pizzo Nona da Soi......dico famoso per noi, in quanto, più volte, nel tempo, si era pensato di fargli visita....poi una volta al Mora, un' altra infilandoci in Val Olocchia per il Tignaga, una volta ai Turni con canalone Miramonti e lui, lui lo avevamo sempre e solo rimirato.
Del resto, è la valle più vicina....idea accettata e con retromarcia da paurina, corriamo verso l' Anzasca, Bannio e l' Alpe Soi.
….certo, si sperava di ravanare un po' meno nella prima parte, il bosco che ci separava dall' Alpe Drocaccia.....
L' ultima nevicata, il giorno prima, già ricopriva con un leggero strato, la stradina, la discesa con attraversamento al fiume ma, appena varcata la soglia boschiva, le fronde dei grossi alberi, come ali di pipistrello, lo avevano reso impenetrabile alla nuova polvere. La prima parte, discontinua....vai di portage.....la seconda, neve si, ma molto dura.
E noi come Hansel e Gretel a cercare, in questo labirinto i bolli del sentiero .....aggirare al meglio la bastionata.....come sempre, dove servono, qualcuno se li è mangiati!
Ci fosse polvere, pur ripido che sia, ogni operazione, vien più facile....con questo marmoreo, meglio trovare la soluzione migliore....
Bolli spariti:......guarda di su, guarda di giù, proviamo di qui, no meglio salire.....finalmente qui sembra buona, il traverso-sgiazzello sembra meno ostico....oltre, si intravede...spiana...saliamo ancora e tutto si dirada, per far posto nuovamente al morbido.....quasi a sbeffeggiarci, un nuovo bollo ci saluta....sempre così, ma oramai siamo fuori...siamo a Drocaccia.....
Il ravanage, ci ha portato via, più del dovuto.....sono un po' scettica sull' orario.....”ma non senti che freddo e poi non c' è vento”.....dai andiamo a vedere, frase oramai storica di Mau.....mi convinco, il bel vallone è riparato, il ventilatore si intuisce solo a sguardo delle cime opposte.....si va!
Zizzagando tra bernoccoli di valanga, spettacolari di forme e volumi, aggirando il lavoro dei giorni passati dello zio Eolo....siamo allo Schuss-finale e con cambio di assetto, via verso l' uscita.....
Uscita assai tormentata, ma un buon canalino, proprio al suo fianco, larghezza precisa anche per scenderlo con gli scivoli, ci fa l' occhiolino....non esitiamo, ci infiliamo.....e siamo in cresta. Cresta breve, ma di onda impetuosa.....siamo in cima.
Il panorama è notevole, lo si intuisce a tratti, oggi le nuvole si divertono, giocano a nascondino.......neppure qui c' è vento ma è tardi, è ora di scendere. Scendere per quell' ingrato lavoro del “dover spolverare”....con tutta quella roba.....tanta roba.....una goduria fino al limite del bosco. Boschetto che ripresenta il conto anche in discesa....dura, pistata....con tutta la calma.....siamo fuori....e anche questo Nona, il cugino più stretto di quello Vigezzino, è stato salutato....un grazie alla Benna...e un grazie a Mau....sempre in attesa che per la Scamy, arrivino tempi migliori!!!!

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