Cima Roma 2837 m
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Madonna di Campiglio, nell’unico posteggio libero questa volta non riusciamo a trovare posto. Lasciamo l’auto nel posteggio coperto dello Spinale, fino alle 18,00, 4 euro, un costo ragionevole!
Dal posteggio ci spostiamo verso la chiesa, seguire le indicazioni per il Nordik Walking, si attraversa la pista da sci andando a prendere la strada di servizio dell’impianto dello Spinale. Raggiungiamo così Malga Fevri. Il percorso per il P.so del Grostè presenta ampi spazi senza neve ma come ieri le ciaspole sono necessarie. Seguiamo la traccia sci alpinistica che in un paio di punti non è molto adatta alle ciaspole, con qualche puff, pant e speriamo di non scivolare in più riusciamo a superarli e raggiungiamo il Rifugio Graffer e quindi lo Stoppani. Dopo una breve sosta saliamo alla casupola in legno, dove parte la pista di snow board e quindi un ometto in pietra alla sua sx. Da qui vediamo tutto il pianorone che dovremmo percorrere per Cima Roma. Tracce nessuna, la scarsa presenza di neve e il vento dei giorni scorsi hanno cancellato tutto.
Proviamo a proseguire. Ci destreggiamo tra i vari affioramenti di rocce andando a cercare la neve e sperando di non finire in qualche voragine che sappiamo esserci essendoci stati spesso in estate. Perdiamo un bel po’ di quota entrando in un avvallamento che risaliamo spostandoci poi verso sx. La relazione che abbiamo dice di prendere come riferimento una piccola croce a una sella alla base della cima che con questa situazione sicuramente dovrebbe essere visibile. Raggiunta la croce scendiamo nuovamente nel vallone sottostante, davanti a noi un ampio canale e sulla dx il ripido pendio finale. Lo risaliamo con molta attenzione, la neve è ventata ma le ciaspole tengono bene. Raggiungiamo un colletto, dove abbandoniamo le ciaspole e gli zaini e percorriamo l’ultimo tratto di salita fino alla panoramicissima cima. Doverose foto di rito. Ci sentiamo piccoli piccoli, dei microbi al cospetto di questo colosso che vediamo da una prospettiva insolita!
Ritorniamo quindi agli zaini, rimettiamo le ciaspole e ripercorriamo la nostra traccia fino all’ometto sopra il P.so del Grostè. Sosta e poi ritorno a valle lungo la pista da sci.
Che sfacchinata ma quanta soddisfazione.
Dislivello stimato 1600 m circa (risalite comprese)
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