"Trittico" sopra Civate e Valmadrera: Corno Birone, Monte Rai e Cornizzolo
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Stamattina, mentre porto le figlie a scuola e comincia a schiarire, ho la conferma che le previsioni erano ampiamente azzeccate, mentre le paure dei miei 2 "soci", compagni di avventure che ieri si erano "spaventati" x il maltempo tirandosi indietro dai progetti x la giornata di oggi, ampiamente ingiustificate.
Comincio però ad averne un po piene le ..........tasche, di soci che al primo problemino, al primo segno di possibile problema meteo, per paura di sporcarsi col fango.........si tirano indietro. E' già la terza-quarta volta che capita recentemente, così anche stavolta saltano i programmi fatti, il Legnoncino o il rifugio Griera dovranno aspettare ancora. La giornata si preannuncia non bella, ma addirittura splendida, proprio "la quiete dopo la tempesta", cielo sereno a 360°, sole e clima gradevole, fin quasi esagerato per essere metà novembre. Sono quasi tentato di andare lo stesso, da solo a seguire i miei progetti, ma stavolta non è l'eccessiva precauzione di altre volte a farmi desistere, ma il fatto che non ho voglia di farmi un'ora e mezza di macchina a guidare da solo x arrivare in fondo alla Valsassina.
Così, a malincuore, opto per un programma alternativo, e decido di farmi del male........
Non ho fatto molto nell'ultimo mese, quindi so che sarà dura, ma decido di rifare un giro già fatto l'anno scorso, cercando qualche variante, e soprattutto con un tempo molto più limitato.
Così parcheggio al solito posto sopra Civate, e alle 8.45 parto, supero la fraz. Pozzo, imbocco il sent. 10 verso S.Pietro al monte, ma subito dopo la cascina Oro, appena si inizia a salire, decido di prendere la prima deviazione x il Corno Birone segnata con il sent. 8, non ancora fatta. Si scende a costeggiare il torrente, dovrebbe essere proprio il torrente Oro (il cui nome trae origine non dalla raccolta del prezioso metallo purtroppo..................................., ma deriva dal latino Oris ovvero sorgente, di cui la zona è ricca), al cui fianco risale una strada acciottolata che risalgo per qualche centinaia di metri, fino ad accorgermi che ..........finisce li.....
Mi rendo conto che probabilmente avrei dovuto guadare subito il torrente ed il sentiero sarebbe continuato probabilmente sull'altra sponda..............ero intento a studiare e scoprire questa variante e non ci ho fatto caso. Poco male, il terreno che ho davanti, pur ripido, sembra fatto a terrazze e mi sembra di intravederci pure un sentiero........forse altri si sono ritrovati qui prima di me...................Decido di risalire il pendio,ed in effetti ad un certo punto mi ritrovo su un sentiero che probabilmente arriva dalla seconda deviazione per il Corno Birone, quella contrassegnata dal sent. n. 9. Ed in effetti, guadato dopo poco il torrente, ed iniziata la ripida salita, un bollo in bella evidenza mi rincuora: è proprio il sentiero 9, già fatto l'anno scorso.
Il sentiero sale ripido e deciso, sempre esposto al sole , molto panoramico; dopo circa mezzora incrocio il sent. 7 o sentiero del Luisin, che va verso S.Tomaso. Proseguo diritto sul sentiero che sale zigzagando nella vallata, incrocio il sent. 50 sec, ed arrivo infine ad una sella, dove a dx x cresta in breve giungo alla vetta panoramica del Corno Birone, con la sua bella croce a picco su Valmadrera e Lecco. Sono le 10.30, foto di rito, breve sosta x bere un po, visto che fa molto caldo e, pur in maniche corte, ho sudato tantissimo.
Riparto e, seguendo il sent.1, risalgo l'ampio crinale di cresta che mi porta in circa venti minuti sulla larga cima del monte Rai, con la sua piccola croce e la sua madonnina, che sembra vegliare sui paesi sottostanti. Pausa banana gustando il panorama sui laghi di Annone/Oggiono, e ripartenza veloce (oggi sono un po tirato coi tempi), scendo dall'ampio crinale erboso che porta alla piana del rifugio Sec, oggi ancora chiuso, perdendo circa 150 metri di dislivello. Affronto poi la ripida salita che porta al Cornizzolo, e qui la stanchezza comincia a farsi sentire nelle gambe: ho un accenno di crampi, sento per qualche passo i muscoli, soprattutto delle cosce, contrarsi ed indurirsi. Così mi fermo a fare qualche massaggio e a scioglierli un po con lo stretching, lo scarso allenamento dell'ultimo mese e la durezza del percorso si fanno sentire. Pochi minuti e tutto passa, affronto lo strappo finale ed anche questa cima è fatta. Sono le 11.40, c'è parecchia gente in vetta, qualche foto anche qui...........almeno vorrei xchè la batteria della Kodak mi molla improvvisamente, così sono costretto a farne qualcuna con il cellulare, con parsimonia però xchè si sta scaricando anche questo. Continuo a ripetermi da troppo tempo che devo assolutamente acquistare un kit di ricarica d'emergenza............................forse è arrivata l'ora!
Alle 11.50 comincio la discesa sul solito sent. 11, che come già descritto, percorre tutto il lungo e panoramico costone che da verso Civate e Suello, x gran parte esposto al sole. Le immagini e i panorami
incantati che anche oggi questo percorso mi regala, non ho potuto fotografarli come altre volte, ma sono ben stampati nella mia memoria e ripagano di ogni fatica. Scendo velocemente e alle 13.00 in punto sono alla macchina, in perfetto orario x passare a ritirare le figlie alla fermata del bus mezzora dopo.
Nonostante il disappunto iniziale, anche oggi una gran bella giornata ed un bellissimo percorso.
Posso dirmi comunque soddisfatto.
Alla prossima.
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