Giro dei Campelli - Traversata Bobbio-Artavaggio
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Ieri sera Marco primo di addormentarsi mi intima: “Se domani piove non mi svegliare!”
Lo so sono un’anima in pena, ho bisogno di stare all’aperto, anche per poche ore, una giornata tappata tra quattro mura è per me un vero supplizio. Questa volta però mi adeguo, tanto so che non tirerà oltre le 8,00 per cui…
La mia sveglia naturale mi fa aprire gli occhi poco prima delle 6.30, mi sa che sta piovendo. Aspetto ancora un poco e poi vado a dare uno sbircio, piove!
E’ presto per rassegnarsi per cui non disfo lo zaino e mi metto a sistemare qualcosa senza fare troppo rumore. Poco dopo le 7,00 non piove più e le previsioni di Canale 5 promettono ampie schiarite, che faccio!
Do’ un’occhiata a Marco che bofonchia: “Cosa vuoi?!?!”….”Non piove” gli rispondo.
Ciondola verso la finestra, controlla che effettivamente non piova e poiché abbiamo la giornata libera, proviamo lo stesso a muoverci.
Decidiamo per Moggio perché è da un po’ che mi frulla in mente l’idea di fare il giro dei Campelli e questi giorni potrebbero essere gli ultimi per quest’anno.
A Moggio incappiamo nella processione degli alpini che sta passando proprio davanti alla pasticceria dove facciamo colazione di solito. Il tempo fa schifo per cui ce la prendiamo con comodo, andiamo lo stesso in pasticceria dopo di che poiché non piove ci dirigiamo al posteggio della funivia, dove lasciamo la macchina. Scendiamo al tornante, dove stanno ancora lavorando e il posteggio è piuttosto ridotto, beh oggi non c’è nessuno in ogni caso! Saliamo verso le baite Faidello e a una fontanella (non c’è più il cartello sull’albero) imbocchiamo il sentiero per i Piani di Bobbio. Sono abbacchiata, siamo nuovamente nella nebbia, non si muove una bava di vento e la speranza che si apra la vedo molto remota. Se fossi un fumetto, si vedrebbero teschi, fulmini e quant’altro per indicare i miei pensieri.
Passiamo la Baita Pesciola Bassa e oltre al danno la beffa, scappa qualche goccia di pioggia, uuufffaaaa!!!! Alla mal parata ci fermeremo ai Piani di Bobbio!
Verso le 11,00 il miracolo!
Cambia la luce, il cielo da plumbeo comincia a velarsi e in un attimo appare l’azzurro e il mondo cambia faccia e anche la mia cambia!
Dalla Bocchetta di Pesciola scendiamo al rifugio Lecco, dove ci fermiamo a prendere due the che oltre a costare una stupidata rispetto ad altri posti sono corredati da 3 bei pezzi di torta alle nocciole cui aggiungiamo i due Pan dei Morti presi a Moggio, ora con tutto questo ben di Dio in pancia dovremmo avere l’energia per far il giro dei Campelli non una ma due volte!
Imbocchiamo il sentiero 101 per la Bocchetta dei Mughi, il tempo sempre migliore. Appare la Grigna, da un lato insolito che quasi non la riconoscevo. Dopo la salita alla Bocchetta il percorso si snoda in ambiente spettacolare, prosegue con vari sali scendi fino alla Baita Bocca. Volendo proseguire con il giro si dovrebbe tornare ai Piani di Bobbio con il sentiero degli Stradini ma avendolo fatto già altre volte preferiamo proseguire per i Piani di Artavaggio alla ricerca di un sentiero che dovrebbe aggirare la Sodadura. In effetti, troviamo sia il sentiero per il Rif. Gherardi, che parte ai piedi della Sodadura, sia quello che torna ai Piani di Artavaggio, dai cartelli segnavia però il giro sembra troppo lungo per oggi. Siamo partiti tardi e le giornate orami sono più corte. Ci siamo comunque tolti il dubbio sull’esistenza di quell’anello per cui scendiamo al Rif. Sassi Castelli dove facciamo sosta pranzo. La giornata è diventata spettacolare, non c’è anima viva in giro e scendere è davvero un peccato, però ci tocca!
Con il calare del sole torniamo a Moggio pienamente soddisfatti. Tante volte queste giornate iniziate male e con poca convinzione regalano grandi sorprese e soddisfazioni maggiori!
DATI GPS
Dislivello 1391 m - Km 19,40
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