Vernokhörner (3043)
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Corni corni potenti corni........corni corni 3000 di pregio.........corni corni nessuno fa mai i corni........corni corni guardiani del Garzora e del Plattemberg..........corni corni siete corni.............anzi super corni!
E' da tanto tempo che volevo fare i vernokhörner quando ho fatto il plattemberg da li mi sono rimasti in testa.....
lavoro e penso ai corni,sogno e sogno i corni ormai e diventata una fissa mi sa che son malato...........
Non so perché ma a me sti corni mi esaltano.............poi secondo me i 3 li della scaradra Gazora corni e plattemberg sono i 3000 piu' belli del ticino(mia opinione).
Dopo l'avventura allo strega mi é passata la voglia di andare in montagna e mi é rimasta la paura di lasciarci le penne,devo dire che ho pensato pure di non andarci piu'..................
Comunque leggendo su Hikr le relazioni di
Gbal leggo di un certo
Poncione e mi dico questo mi sembra un tipo tosto.....magari chiedo a lui se viene con me................
Gli propongo i "verno" e lui mi dice quando?
.-domani se puoi
Ci organizziamo e ci troviamo in stazione a lugano poi su al luzzone e partenza da Garzottt.
Devo dire che sono un po' sfiduciato e la paura che mi ha messo adosso quella maledetta strega mi taglia il mio solito entusiasmo,mi sento un po' in allerta,strega maledetta.......
Partiamo e sino all'alpe di Garzora tutto ok poi prendiamo un esile traccia che abbandoniamo, superato un grosso riale, e ci inerpichiamo per la scarpata per circa 100m dove sbuchiamo in un pianoro dove davanti a noi scendono diversi riali tutti provenienti dalla ganna che porta alla bocchetta tra il Garzora e i Corni...
Anche qui bisogna interpretarla la salita sino alla ganna e dopo diversi sbagli e retofront anche di 200m riusciamo a raggiungere q2480 metri circa dove inizia la ganna spacca ginocchia in piedi da paura e con passaggi di arrampicata(dipende da dove si sale chiaramente) provarla per credere!
500metri di ganna con quella pendenza e con quelle frane non sono uno scherzo cmq io e
Poncione proseguamo con calma e cognizione sembra non finire mai............ma poi finisce e ci troviamo alla sella
tra il garzora e i Corni a 2920 metri di quota.
Vediamo i Corni che bestie adesso mi posso esaltare..........riguardiamo il libro del brenna e poi ci facciamo un po' di pezzi di I e II in cresta tanto per divertirci un po' e poi ci abbassiamo sotto la cresta per guadagnare tempo, se ci sparassimo tutta la cresta dei corni saremo arrivati all' auto a mezza notte.......
Come detto ci abbassiamo un po' e procediamo in direzione dei Corni, poi sotto la cresta ancora un po' di passaggi, sino a raggiungere il nevaio,da li lo aggiriamo un po' sulla destra e poi ci inerpichiamo tra gli sfasciumi sino a raggiungere la vetta principale.
E vai Corni conquistati! Per arrivare al 2 corno calarsi di 2 metri e poi é fatta........................
Sono passate 6 ore dalla partenza circa, ci fermiamo circa 1 ora in vetta, ma poi qui si deve andare,dobbiamo riprendere la bocchetta e poi la ganna,( da non sottovalutare in discesa),la via e ancora lunga meglio iniziare la discesa........
Arrivati a Q2450 sotto la ganna non ci ricordiamo piu' da dove eravamo saliti e si che tutti e due ci siamo detti che dovevamo ricordarci,vabbe' anche qui un po di t5 tanto per non star tranquilli........ma alla fine riusciamo a raggiungere il piano a 2000 metri meno male...........
Poi giu in qualche modo sino all'alpe dove felici finalmente di trovare un sentiero vero, che ci rilassa le gambe e le ginocchia massacrate dalla super ganna.........
Siamo stanchi ma ci siamo riscattati, io dallo strega, e lui dalla via alta della maggia............
Oggi sono contento finalmente i corni sono riuscito a farli.......
Grazie
Poncione alias Emiliano che mi ha seguito in posti impervi e selvaggi senza battare ciglio, senza di lui ,non sarei mai andato a farli sti corni sei un grande! e sono in debito........
Alla prox.
Igor (che ringrazio per l'invito, da me accettato con piacere dopo la "delusione" della VAVM, abortita per mie pessime condizioni di forma solo pochi giorni fa') ha già descritto tutto con super precisione, dunque aggiungo solo qualche altro dettaglio su un'ascesa veramente impegnativa, estenuante e coi fiocchi.
A parte, difatti, il solo tratto Garzott-Alpe Garzora si tratta di una salita completamente da inventarsi ed improvvisare metro dopo metro, in cui dover fare i conti ogni tanto con alcuni dietrofront, quando si è convinti di essere sulla strada "giusta". Tutta la salita per ripidi prati (m.2000-2400 circa) infatti è da interpretarsi, in quanto solcata da vari riali che (soprattutto in discesa) confondono completamente le idee e le annebbiano. Soltanto giunti ai piedi della "mostruosa" e ripida ganna l'itinerario da seguire si fa chiaro, restando soltanto la risalita (facile a dirsi, ma a farsi...) tra sfasciumi di dimensioni variabili. Appaiono alcuni stambecchi molto sopra di noi, i quali fanno franare pietre, ma ben lontani dalla nostra portata... Con somma fatica vinciamo la lunga ganna approdando alla bocchetta ai piedi del bel Torrone di Garzora, dopodichè con altrettanta concentrazione affrontiamo il traverso, altrettanto sfasciumato e con qualche delicata placca, giungendo finalmente ai piedi dei Vernokhörner, vinti con un'ultima ripida erta, ma meno difficoltosa di quanto affrontato in precedenza.
6 ore strapiene di ascesa, oltre un'ora di meritata pausa, con un panorama veramente selvaggio e singolare, dominato dalle splendidi cuspidi ad est del Plattemberg e ad ovest del Terri, i quali rubano la scena al resto.
La discesa è altrettanto lunga, impegnativa e spaccagambe, un autentico massacro, con ancora qualche incertezza sugli ingannevoli versanti prativi che adducono al pianoro di quota 2000 metri, ma alla fine l'Alpe Garzora è raggiunta: ci fermiamo a parlare con una coppia di signori che hanno una bella baita in loco (uniche persone incontrate oggi!!!) e poi giù all'auto, a esattamente 12 ore dalla partenza.
Grazie mille ancora ad
Igor, il quale mi ha fatto conoscere una cima tutt'altro che docile ed avvicinabile, alla quale teneva in modo davvero particolare.
E' da tanto tempo che volevo fare i vernokhörner quando ho fatto il plattemberg da li mi sono rimasti in testa.....
lavoro e penso ai corni,sogno e sogno i corni ormai e diventata una fissa mi sa che son malato...........
Non so perché ma a me sti corni mi esaltano.............poi secondo me i 3 li della scaradra Gazora corni e plattemberg sono i 3000 piu' belli del ticino(mia opinione).
Dopo l'avventura allo strega mi é passata la voglia di andare in montagna e mi é rimasta la paura di lasciarci le penne,devo dire che ho pensato pure di non andarci piu'..................
Comunque leggendo su Hikr le relazioni di


Gli propongo i "verno" e lui mi dice quando?
.-domani se puoi
Ci organizziamo e ci troviamo in stazione a lugano poi su al luzzone e partenza da Garzottt.
Devo dire che sono un po' sfiduciato e la paura che mi ha messo adosso quella maledetta strega mi taglia il mio solito entusiasmo,mi sento un po' in allerta,strega maledetta.......
Partiamo e sino all'alpe di Garzora tutto ok poi prendiamo un esile traccia che abbandoniamo, superato un grosso riale, e ci inerpichiamo per la scarpata per circa 100m dove sbuchiamo in un pianoro dove davanti a noi scendono diversi riali tutti provenienti dalla ganna che porta alla bocchetta tra il Garzora e i Corni...
Anche qui bisogna interpretarla la salita sino alla ganna e dopo diversi sbagli e retofront anche di 200m riusciamo a raggiungere q2480 metri circa dove inizia la ganna spacca ginocchia in piedi da paura e con passaggi di arrampicata(dipende da dove si sale chiaramente) provarla per credere!
500metri di ganna con quella pendenza e con quelle frane non sono uno scherzo cmq io e

tra il garzora e i Corni a 2920 metri di quota.
Vediamo i Corni che bestie adesso mi posso esaltare..........riguardiamo il libro del brenna e poi ci facciamo un po' di pezzi di I e II in cresta tanto per divertirci un po' e poi ci abbassiamo sotto la cresta per guadagnare tempo, se ci sparassimo tutta la cresta dei corni saremo arrivati all' auto a mezza notte.......
Come detto ci abbassiamo un po' e procediamo in direzione dei Corni, poi sotto la cresta ancora un po' di passaggi, sino a raggiungere il nevaio,da li lo aggiriamo un po' sulla destra e poi ci inerpichiamo tra gli sfasciumi sino a raggiungere la vetta principale.
E vai Corni conquistati! Per arrivare al 2 corno calarsi di 2 metri e poi é fatta........................
Sono passate 6 ore dalla partenza circa, ci fermiamo circa 1 ora in vetta, ma poi qui si deve andare,dobbiamo riprendere la bocchetta e poi la ganna,( da non sottovalutare in discesa),la via e ancora lunga meglio iniziare la discesa........
Arrivati a Q2450 sotto la ganna non ci ricordiamo piu' da dove eravamo saliti e si che tutti e due ci siamo detti che dovevamo ricordarci,vabbe' anche qui un po di t5 tanto per non star tranquilli........ma alla fine riusciamo a raggiungere il piano a 2000 metri meno male...........
Poi giu in qualche modo sino all'alpe dove felici finalmente di trovare un sentiero vero, che ci rilassa le gambe e le ginocchia massacrate dalla super ganna.........
Siamo stanchi ma ci siamo riscattati, io dallo strega, e lui dalla via alta della maggia............
Oggi sono contento finalmente i corni sono riuscito a farli.......
Grazie

Alla prox.

A parte, difatti, il solo tratto Garzott-Alpe Garzora si tratta di una salita completamente da inventarsi ed improvvisare metro dopo metro, in cui dover fare i conti ogni tanto con alcuni dietrofront, quando si è convinti di essere sulla strada "giusta". Tutta la salita per ripidi prati (m.2000-2400 circa) infatti è da interpretarsi, in quanto solcata da vari riali che (soprattutto in discesa) confondono completamente le idee e le annebbiano. Soltanto giunti ai piedi della "mostruosa" e ripida ganna l'itinerario da seguire si fa chiaro, restando soltanto la risalita (facile a dirsi, ma a farsi...) tra sfasciumi di dimensioni variabili. Appaiono alcuni stambecchi molto sopra di noi, i quali fanno franare pietre, ma ben lontani dalla nostra portata... Con somma fatica vinciamo la lunga ganna approdando alla bocchetta ai piedi del bel Torrone di Garzora, dopodichè con altrettanta concentrazione affrontiamo il traverso, altrettanto sfasciumato e con qualche delicata placca, giungendo finalmente ai piedi dei Vernokhörner, vinti con un'ultima ripida erta, ma meno difficoltosa di quanto affrontato in precedenza.
6 ore strapiene di ascesa, oltre un'ora di meritata pausa, con un panorama veramente selvaggio e singolare, dominato dalle splendidi cuspidi ad est del Plattemberg e ad ovest del Terri, i quali rubano la scena al resto.
La discesa è altrettanto lunga, impegnativa e spaccagambe, un autentico massacro, con ancora qualche incertezza sugli ingannevoli versanti prativi che adducono al pianoro di quota 2000 metri, ma alla fine l'Alpe Garzora è raggiunta: ci fermiamo a parlare con una coppia di signori che hanno una bella baita in loco (uniche persone incontrate oggi!!!) e poi giù all'auto, a esattamente 12 ore dalla partenza.
Grazie mille ancora ad

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