Damülser Mittagspitze - Hochblanken


Publiziert von paoloski , 14. August 2013 um 23:53.

Region: Welt » Österreich » Nördliche Ostalpen » Bregenzerwald-Gebirge
Tour Datum: 6 August 2013
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: A 
Zeitbedarf: 5:15
Aufstieg: 600 m
Abstieg: 1100 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:La stazione di partenza della funivia Uga - Express è servita dai bus postali del Bregenzerwald. Con la Gaste Card sia il bus che la funivia sono gratuiti.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Dalla Roßstellenalpe si scende a Mellau con una funivia. Da qui bus per il ritorno. Tanto la funivia che il bus sono gratuiti con la Gaste Card.
Unterkunftmöglichkeiten:Alberghi, pensioni, camere, camping in tutto il Bregenzerwald. Vedi www.bregenzerwald.at
Kartennummer:Österreichische Karte 1:50000 Blatt 1224 Hohenems

Una delle gite più famose e frequentate del Bregenzerwald è senz'altro la cosiddetta "Rund um die Walsersiedlung", un anello che congiunge 4 o 5 cime, a seconda dei gusti,  e ha inizio alla stazione superiore della funivia detta Uga Express.
L'anno scorso per mancanza di tempo non avevamo potuto effettuarla, quest'anno decidiamo di approfittare della magnifica giornata per rimediare.
In un oretta di bus siamo a Damüls, prendiamo la seggiovia che ci porta ai quasi 1800 metri della stazione superiore e ci concediamo un caffè in un bel bar adiacente all'arrivo dell'impianto.
Io sono deciso ad iniziare il giro con il Damülser Mittagspitze: con la sua posizione isolata offrirà senz'altro un panorama eccezionale e su Hikr la sua salita è descritta con accenti molto positivi, Anna decide di lasciarmi andare da solo: per quanto la riguarda lei inizierà il giro dall'Hohes Licht, ci troveremo lì.
I cartelli indicano un ora per la salita alla cima, parto di buon passo, la mole della montagna, così isolata, fa un certo effetto, salendo però mi accorgo che la salita è elementare: i pochi passaggi esposti sono assicurati con un canapone nuovo di zecca, la facilità dell'ascensione è confermata anche dalla presenza di numerosi bambini che salgono con i genitori.
In 40 minuti sono in cima, foto di rito, compilazione del libro di vetta, scambio qualche parola con una signora salita con i suoi figli, il più piccolo non ha cinque anni, e ridiscendo di buon passo. Stanno salendo intere frotte di escursionisti, un paio sono accompagnati anche dal cane: decisamente una cima che fa una gran scena ma è decisamente facilmente abbordabile. Il panorama dalla vetta è comunque eccezionale e sono ben felice di averla raggiunta.
Scendo fin quasi alla base del Damülser Mittagspitze, traverso i prati in leggera salita che portano all'Hohes Licht e che sono un autentico tripudio prima di Arnica montana e poi di Orchidee, ed in poco più di un ora da quando l'ho lasciata sono di nuovo assieme alla mia Anna.
Per definire l'Hohes Licht una cima ci vuole una buona dose di fantasia: è in realta una modestissima elevazione che costituisce l'arrivo di un impianto di risalita invernale e dove arriva persino una gippabile per la manutenzione dello stesso.
Decidiamo di proseguire per l'Hochblanken che da qui presenta un versante decisamente arcigno e ripido.
Consultiamo la cartina: il sentiero percorre il versante settentrionale, ripido ma decisamente più domestico, saliamo dolcemente fra magnifiche fioriture ed in breve ci troviamo su una costola che scende da Nord dove vi è un bivio: un sentiero sale direttamente alla cima, una cinquantina di metri sopra di noi, l'altro si abbassa verso il versante settentrionale.
Intorno a noi vi è una vera folla di persone che sale o scende dalla cima, consultiamo nuovamente la cartina e decidiamo che per noi il giro circolare tanto celebrato finisce qui, francamente sembra di essere in centro Varese al sabato pomeriggio! Questa bolgia non è certo quello che cerchiamo in montagna.
Ad ogni buon conto decido di salire i 50 metri che mi dividono dalla cima, fra salire, fare un paio di foto e ridiscendere non impiego che una decina di minuti, poi inizio con Anna la traversata verso la Galsuttisalpe; abbiamo deciso di tornare scendendo a Mellau, questo fra l'altro ci farà risparmiare una mezz'ora di autobus.
Il sentiero è ben segnato in bianco - rosso, anche se il pascolo delle mucche l'ha, a tratti, ridotto in uno stato precario,  la discesa verso l'alpeggio è piuttosto lunga ma il panorama, gli animali, i fiori ed il silenzio lungo il percorso sono veramente appaganti. La fame comincia a farsi sentire, contando sulla possibilità di mangiare presso gli alpeggi abbiamo con noi solo un paio di barrette. Purtroppo nè la Galsuttisalpe nè i successivi quattro alpeggi che incontriamo lungo il percorso offrono un servizio di ristoro, probabilmente su questo versante il passaggio di escursionisti è decisamente molto ridotto.
Dopo la Galsuttisalpe il sentiero diviene una stradina di montagna, la fioritura intorno è veramente incredibile: gigli, orchidee, campanule, genziane...
Sorpassiamo in discesa la Freudenbergalpe con la sua cappella, fra la Hintersuttisalpe e la Vordersuttisalpe vi sono alcuni magnifici esemplari di quercia e di acero montano.
Ora siamo ad un bivio: a sinistra si scende direttamente a Mellau in un paio d'ore, a destra si sale alla Windguntenalpe e poi da questa si va in discesa alla stazione superiore della funivia.
Breve consultazione quindi decidiamo per la salita, non fosse altro che per la fame: nei pressi dell'impianto di risalita ci sono due ristoranti!
La salita alla Windguntenalpe è abbastanza lunga anche se fortunatamente piuttosto ombreggiata, lungo la discesa verso la Roßstellen Alpe incontriamo, nomen omen, una mandria di cavalli piuttosto confidenti, in breve siamo al ristorante, nonostante siano passate le 15 c'è gente che sta mangiando di tutto: dai Rosti alle zuppe, noi vista l'ora propendiamo piuttosto per un gelato, una coppa con mirtilli freschi e panna montata è decisamente quello che ci vuole.
Soddisfatto lo stomaco raggiungiamo la stazione della funivia e scendiamo a valle, il pullman per il centro di Mellau passa fra un quarto d'ora...andiamo a piedi, non è neppure un chilometro!
Da Mellau breve attesa ed ecco il bus per Egg, da qui c'è la coincidenza che ci aspetta per portarci da Egg a Großdorf, alle 18 siamo sotto la doccia.

Bella gita anche se troppo affollata per i nostri gusti, almeno nella parte iniziale, d'altronde il panorama mozzafiato ed il dislivello modesto del giro circolare giustificano l'affollamento.
La seconda parte è stata invece molto più "bucolica" e rilassante, su sentieri e stradine che a quanto pare non sono così frequentemente percorsi ma offrono comunque scorci magnifici.

Tourengänger: paoloski, annna


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