Tris di vette tra Val Bognanco e Val Waira
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Oggi, con Franca, bella escursione ad anello nella splendida Alta Val Bognanco.
Ore 8,30 partenza dal piazzale del Rifugio S. Bernardo seguendo la traccia pinta
bianco/rosso - giallo rosso verso la prima meta odierna, Cima Verosso, che la Mia
Socia è un pò che l' hà in mente. Malgrado il caldo, saliamo piuttosto spediti e
alle 10,30 siamo in vetta: foto di rito e poi, la giornata è ancora tutta davanti a noi.
Le indico il Tscharvinerhorn come prossima meta, e corda di burro, è d' accordo.
Scendiamo dunque verso il Passo di Oriaccia e poi ancora giù, in territorio Elvetico,
perdendo circa 200 mt di dislivello risalendo poi, in direzione sud/ovest, gli ampi
spazi verso un intaglio sotto la Cima d' Azoglio sfruttando le ampie lingue di neve
portante. Arrivati al passo (quota 2440), in direzione nord, in breve alla vetta.
Sono le ore 12, scendiamo ad un bel pianoro vista lago per la pausa pranzo:
l' ottima ciabatta di Meneghello con salame e 1/2 di Spaten.
Dopo un pò di riposo altra esca: " Franca, guarda che bella questa cresta che
ci può portare ad un' altra cima ". Detto, fatto: la percorriamo tutta passando
per il Tscharvinerpass arrivando alla terza meta, Irgilihorn, senza difficoltà.
La discesa al lago è la parte più impegnativa, una pietraia infida che cerchiamo
di bypassare sulle lingue di neve fin che possiamo. Dal Tscharvinersee,
risaliamo a prendere il sentiero che ci porta (per la Bocchetta di Gattascosa)
all' omonimo Rifugio a ritirare i meritati premi poi, per il Lago di Ragozza,
ritorniamo al parcheggio. Meteo non spettacolare, comunque, bei luoghi.
Buona Montagna.
roby
Ore 8,30 partenza dal piazzale del Rifugio S. Bernardo seguendo la traccia pinta
bianco/rosso - giallo rosso verso la prima meta odierna, Cima Verosso, che la Mia
Socia è un pò che l' hà in mente. Malgrado il caldo, saliamo piuttosto spediti e
alle 10,30 siamo in vetta: foto di rito e poi, la giornata è ancora tutta davanti a noi.
Le indico il Tscharvinerhorn come prossima meta, e corda di burro, è d' accordo.
Scendiamo dunque verso il Passo di Oriaccia e poi ancora giù, in territorio Elvetico,
perdendo circa 200 mt di dislivello risalendo poi, in direzione sud/ovest, gli ampi
spazi verso un intaglio sotto la Cima d' Azoglio sfruttando le ampie lingue di neve
portante. Arrivati al passo (quota 2440), in direzione nord, in breve alla vetta.
Sono le ore 12, scendiamo ad un bel pianoro vista lago per la pausa pranzo:
l' ottima ciabatta di Meneghello con salame e 1/2 di Spaten.
Dopo un pò di riposo altra esca: " Franca, guarda che bella questa cresta che
ci può portare ad un' altra cima ". Detto, fatto: la percorriamo tutta passando
per il Tscharvinerpass arrivando alla terza meta, Irgilihorn, senza difficoltà.
La discesa al lago è la parte più impegnativa, una pietraia infida che cerchiamo
di bypassare sulle lingue di neve fin che possiamo. Dal Tscharvinersee,
risaliamo a prendere il sentiero che ci porta (per la Bocchetta di Gattascosa)
all' omonimo Rifugio a ritirare i meritati premi poi, per il Lago di Ragozza,
ritorniamo al parcheggio. Meteo non spettacolare, comunque, bei luoghi.
Buona Montagna.
roby
Tourengänger:
tignoelino

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