Cima Verosso (2444 m)


Publiziert von martynred , 15. Februar 2022 um 16:40.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 2 November 2020
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-VS   I 
Zeitbedarf: 5:15
Aufstieg: 820 m
Strecke:9.5 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Rifugio San Bernardo (Valle Bognanco)

Con Massimo, il mio collega ex alpinista, ancora scialpinista, decidiamo di andar per monti in questo lunedì di cassa integrazione.

La giornata si prospetta magnifica, il sole si riflette sulla poca neve e la limpidezza del cielo ci permetterà di cogliere le cime tutt'attorno.



Partiamo da San Bernardo. ll parcheggio è vuoto e l'aria è fresca.
Scendiamo per il largo sentiero e attraversiamo il torrente, dirigendoci per il Lago di Ragozza. Superiamo la piana passando su passerelle in legno, mi ricordano l'Irlanda.
Infatti, dovete sapere che in Irlanda i sentieri non esistono. La maggior parte delle escursioni si effettuano con cartina e bussola. Solamente dove il terreno è più paludoso si ritrovano le stesse passerelle in legno, ma non è una regola, spesso si sprofonda con piede e caviglie fra muschio verde e girini!
Arriviamo al Rifugio Gattascosa e ci concediamo una breve pausa al tepore del sole.
Riprendiamo il sentiero in dolce salita, in direzione Bocchetta di Gattascosa. 
Sul pendio in ombra calpestiamo la prima neve, al sole invece rimangono solo ciuffi d'erba secca. Man mano che saliamo il panorama si apre sulla catena montuosa della valle Zwischbergen.
Alla Bocchetta di Gattascosa la vista è spettacolare e non riesco a trattenermi nel scattare tantissime foto...tutte uguali!
Continuiamo in traverso per neve e roccette, sul pendio ovest della cresta che porta diretta alla cima di Verosso. Arrivati al piccolo lago ghiacciato Oberer Tschawinersee risaliamo il pendio pietroso (fuori traccia) fino a raggiungere il Passo di Oriaccia. Dal passo risaliamo la dorsale, inizialmente sgombra di neve poi coperta da un sottile strato nevoso, fino a toccare la vetta della Cima Verosso.
Un grande ometto ci permette di riparare il fornelletto dalla leggera brezza e cucinare così degli ottimi ravioli di carne.
Dopo una lunga pausa riprendiamo il cammino per la panoramica cresta est. Quando iniziamo a perdere quota inseguiamo gli ometti sparsi sul pendio sassoso. Raggiunto il rado bosco gli ometti scompaiono e riprendono i bolli bianco e rossi che ci guidano fino al parcheggio di partenza.



Semplice gita che riempie la vista ed il cuore!


Tourengänger: martynred
Communities: Hikr in italiano


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