Piz Cam (m.2634) da Casaccia
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Montagna situata sul versante destro orografico della Val Bregaglia, sopra Vicosoprano. Partendo da Casaccia si raggiunge la cima con un ampio giro puntando prima a ovest lungo la Val Maroz e poi a sud.
La prima parte è su sentiero nel bosco che taglia i tornanti della strada sterrata fino a sbucare, dopo circa 350 metri di dislivello, nella prativa Val Maroz presso l'alpe Maroz Dora. Lungo il fondovalle, con salita lenta e graduale si raggiunge l’alpeggio Maroz Dent (2035 m). Il percorso sarebbe veramente elementare se non fosse che due ruscelli un po’ ricchi d’acqua hanno suggerito di fare attenzione nei guadi.
Dall’alpeggio, invece di proseguire verso la testata della val Maroz, si deve salire il pendio sulla sinistra (sud) fino a un colletto (bocchetta de la Furcela) dove sorgono alcuni grandi ometti. Prima si scende di pochi metri attraversando sul ponte il torrente principale, poi il sentiero sale a stretti tornanti sulla sinistra del torrente che scende lungo il pendio, compie un lungo traverso, attraversa il torrente e con le ultime ampie curve raggiunge la bocchetta de la Furcela (2374 m), che immette in un pianoro erboso all'inizio della Val da Cam. Bisogna percorrere questo pianoro fino a un altro colletto che a sua volta immette in un altro pianoro. Qui a sinistra appare lo sperone di erba e rocce affioranti che termina con la cima del Piz Cam.
Si percorre questo piano erboso ancora su sentiero fino a vedere una forcella sulla sinistra che interrompe la cresta del Piz Cam. Si attraversa allora il torrente (zona un po’ paludosa) e senza sentiero si sale il pendio erboso (e nel nostro caso con neve residua piuttosto molle) fino a sbucare appunto sulla forcella. Qui appaiono, sul versante opposto, le cime che contornano il lago dell’Albigna.
Dalla forcella si sale a destra per tracce di sentiero fino all’anticima del Piz Cam. Per raggiungere la cima, di poco più alta, bisogna percorrere circa 200 metri di cresta erbosa con tracce di sentiero e massi affioranti che possono essere scavalcati o aggirati. Oppure si può scendere di circa 50 metri a sinistra e risalire sulla cresta dopo il primo affioramento roccioso.
Dalla cima sono ben visibili il gruppo dello Sciora, il Cengalo e la nord-est del Badile.
La prima parte è su sentiero nel bosco che taglia i tornanti della strada sterrata fino a sbucare, dopo circa 350 metri di dislivello, nella prativa Val Maroz presso l'alpe Maroz Dora. Lungo il fondovalle, con salita lenta e graduale si raggiunge l’alpeggio Maroz Dent (2035 m). Il percorso sarebbe veramente elementare se non fosse che due ruscelli un po’ ricchi d’acqua hanno suggerito di fare attenzione nei guadi.
Dall’alpeggio, invece di proseguire verso la testata della val Maroz, si deve salire il pendio sulla sinistra (sud) fino a un colletto (bocchetta de la Furcela) dove sorgono alcuni grandi ometti. Prima si scende di pochi metri attraversando sul ponte il torrente principale, poi il sentiero sale a stretti tornanti sulla sinistra del torrente che scende lungo il pendio, compie un lungo traverso, attraversa il torrente e con le ultime ampie curve raggiunge la bocchetta de la Furcela (2374 m), che immette in un pianoro erboso all'inizio della Val da Cam. Bisogna percorrere questo pianoro fino a un altro colletto che a sua volta immette in un altro pianoro. Qui a sinistra appare lo sperone di erba e rocce affioranti che termina con la cima del Piz Cam.
Si percorre questo piano erboso ancora su sentiero fino a vedere una forcella sulla sinistra che interrompe la cresta del Piz Cam. Si attraversa allora il torrente (zona un po’ paludosa) e senza sentiero si sale il pendio erboso (e nel nostro caso con neve residua piuttosto molle) fino a sbucare appunto sulla forcella. Qui appaiono, sul versante opposto, le cime che contornano il lago dell’Albigna.
Dalla forcella si sale a destra per tracce di sentiero fino all’anticima del Piz Cam. Per raggiungere la cima, di poco più alta, bisogna percorrere circa 200 metri di cresta erbosa con tracce di sentiero e massi affioranti che possono essere scavalcati o aggirati. Oppure si può scendere di circa 50 metri a sinistra e risalire sulla cresta dopo il primo affioramento roccioso.
Dalla cima sono ben visibili il gruppo dello Sciora, il Cengalo e la nord-est del Badile.
Tourengänger:
andrea62

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