Tutti insieme al Rifugio Riva
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Finalmente, archiviata la stagione invernale ed il suo strascico di influenze, raffreddori e broncopolmoniti, riesco finalmente a rimettere sulla via dei monti tutta la famigliola. A dire il vero non siamo proprio tutti sanissimi: Camilla è ancora sotto antibiotico per un'otite... ma è comunque la situazione congiunturale migliore dal mese di novembre a questa parte.
Partenza comoda (alle 10.30 dal parcheggio), subito prime soste obbligate per la degustazione dell'acqua delle fontanelle di Baiedo (buonissima)... coi bambini funziona così: tutto è una cosa nuova, da vedere e da provare.
La pacchia delle fontanelle, però, dura poco: subito la strada comincia ad arrampicarsi, e fino ai Piani di Nava molla solo per pochi brevi tratti. Nonostante i ripetuti "Sono stanca", "Sono stufa", "Quanto manca?", cercando di stimolare Marta e Camilla a raggiungere delle piccole mete intermedie (il ruscello, quel sasso, il maggiociondolo, gli asinelli) sbuchiamo finalmente ai Piani, dove la strada spiana e si addentra tra casette e prati che traboccano di fiori di tutti i colori. Qui il compito di papà e mamma è più leggero perchè le bimbe, estasiate da questo spettacolo sono un po' più invogliate a camminare.
In breve (più o meno) arriviamo all'ultimo piccolo sforzo per raggiungere infine il tanto agognato rifugio.
Ci sistemiamo sul prato e velocemente Marta a Camilla fanno sparire i loro panini, dopodichè partono alla scoperta di un bellissimo sasso sul quale scoprono le "gioie dell'arrampicata", mentre la mamma ignara si gode il sole...
Torta (piccolo appunto ai rifugisti: per 3 € potreste fare delle fette un po' più sostanziose, e un po' più gustose) e caffè al rifugio, e ci rimettiamo in pista per il rientro per lo stesso itinerario.
Ai Piani di Nava facciamo un incontro inaspettato con uno strano essere: una specie di lucertola col corpo verde metallizzato e la testa azzurra.
Quando Camilla, per la stanchezza, comincia ad inciampare nella sua ombra, la prendo in spalla per qualche breve tratto... comunque BRAVE!!!
Arrivati a Baiedo, soste alle stesse fontanelle del mattino e, una volta al parcheggio, pediluvio rinfrescante prima di metterci in macchina (35°C fuori, dentro un bel po' di più...).
Con Marta, Camilla e mamma Ilaria.
Partenza comoda (alle 10.30 dal parcheggio), subito prime soste obbligate per la degustazione dell'acqua delle fontanelle di Baiedo (buonissima)... coi bambini funziona così: tutto è una cosa nuova, da vedere e da provare.
La pacchia delle fontanelle, però, dura poco: subito la strada comincia ad arrampicarsi, e fino ai Piani di Nava molla solo per pochi brevi tratti. Nonostante i ripetuti "Sono stanca", "Sono stufa", "Quanto manca?", cercando di stimolare Marta e Camilla a raggiungere delle piccole mete intermedie (il ruscello, quel sasso, il maggiociondolo, gli asinelli) sbuchiamo finalmente ai Piani, dove la strada spiana e si addentra tra casette e prati che traboccano di fiori di tutti i colori. Qui il compito di papà e mamma è più leggero perchè le bimbe, estasiate da questo spettacolo sono un po' più invogliate a camminare.
In breve (più o meno) arriviamo all'ultimo piccolo sforzo per raggiungere infine il tanto agognato rifugio.
Ci sistemiamo sul prato e velocemente Marta a Camilla fanno sparire i loro panini, dopodichè partono alla scoperta di un bellissimo sasso sul quale scoprono le "gioie dell'arrampicata", mentre la mamma ignara si gode il sole...
Torta (piccolo appunto ai rifugisti: per 3 € potreste fare delle fette un po' più sostanziose, e un po' più gustose) e caffè al rifugio, e ci rimettiamo in pista per il rientro per lo stesso itinerario.
Ai Piani di Nava facciamo un incontro inaspettato con uno strano essere: una specie di lucertola col corpo verde metallizzato e la testa azzurra.
Quando Camilla, per la stanchezza, comincia ad inciampare nella sua ombra, la prendo in spalla per qualche breve tratto... comunque BRAVE!!!
Arrivati a Baiedo, soste alle stesse fontanelle del mattino e, una volta al parcheggio, pediluvio rinfrescante prima di metterci in macchina (35°C fuori, dentro un bel po' di più...).
Con Marta, Camilla e mamma Ilaria.
Tourengänger:
Daniele

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