Sasso Guidà mt 1713 e Capanna Gesero mt 1770
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Previsioni meteo buone. Con Pinuccia e Billie saliamo al Sasso Guidà e poi alla capanna Gesero da Paudo. Sono passati tanti anni dalla prima nostra salita da Paudo e da allora non siamo più tornati in questo bel paesino (problemi di parcheggio).Oggi rischiamo e così noto un bel piccolo parcheggio alla fine del paese:perfetto. Torniamo all'inizio di Paudo dove c'è la segnaletica per il nostro percorso. Dopo la solita scalinata che risale il paese entriamo nel bosco. L'ottimo sentiero ci porta sino ad una magnifica solitaria radura che è il pian Corelli e dopo esser passati dalle belle casette dei Monti di Paudo. Ricordavo che dal pian Corelli a Pian Dolce c'era un bosco scuro e fitto che non mi era piaciuto ed invece attraversiamo un bel bosco misto di faggi e betulle per niente scuro e fitto, anzi è stato piacevole attraversarlo su buon sentiero. Ancor più bello è stato l'arrivo a Pian Dolce fuori dal bosco. Panorama eccezionale sulla piana di Magadino,il lago Maggiore ed i vari monti circostanti ed ambiente profumato di montagna.....Saliamo alla capanna Genzianella. In passato l'avevo trovata sempre chiusa salendo da Carena ed ora invece è aperta e così abbiamo la possibilità di scoprire gli interni ed il piacevole comfort: è una tra le migliori capanne autogestite! Lasciata l'accogliente capanna saliamo ancora nel bosco sino a Sopra Arbinetto da cui inizia quel meraviglioso e solare traverso che ci porta alla bocchetta tra il Motto d'Arbino ed il Sasso Guidà. Vedo che c'è anche una croce appena sopra il fortino che tempo addietro non avevo mai notato, forse è stata installata di recente.Ottima giornata con temperatura ottimale e poco vento fresco.... Ora ci gustiamo l'ultimo tratto sino in vetta al Sasso Guidà: è breve ma molto panoramico. Bella sosta pranzo sul prato davanti al fortino;qui ed anche oltre sulla cresta diverse trincee dei periodi bellici. Ripartiamo sul sentiero che segue una cresta a saliscendi costituita da belle radure circondate a sud e nord da abeti sino al punto piiù alto quotato 1802. A noi questo tratto ci è piaciuto moltissimo e Billie ci ha fatto capire che almeno qui poteva disporre anche di ombra mancante al fortino. Dal successivo bivio con il sentiero proveniente da Carena seguiamo a sinistra le indicazioni e dopo anche un breve tratto di asfalto arriviamo alla capanna Gesero raggiunti da un gruppetto di ciclisti di lingua tedesca. La capanna aperta è attualmente incustodita ed è in condizioni piuttosto fatiscenti. Sembra che non ci siano soldi per la sua ristrutturazione (ne ha molto bisogno!). Ci fermiamo poco anche perchè disturbati dal vocio dei ciclisti e ritorniamo seguendo lo stesso percorso dell'andata.Ripassiamo dalla cresta e dalla vetta del Sasso Guidà dove scrivo sul libro di vetta e poi abbastanza velocemente (Pinuccia lepre) ritorniamo alla capanna Genzianella ed anche qui scrivo sul libro della capanna e leggo con piacere lo scritto di Alberto "il capannat" del 21-22 aprile. Gustandoci di nuovo il panorama sul piano di Magadino riattraversiamo tutto il bosco per poi arrivare al parcheggio. Vedo con piacere la gioia di Pinuccia ed anche Billie non particolarmente stanca. Ora manca soltanto di alzare gradualmente la quota (tempo e neve permettendo...). Salita ore 3,45-Discesa ore 3,30-Soste ore 1,30.
Tourengänger:
turistalpi

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