Rifugio Buzzoni m.1590 e Passo del Ganzaddo m.1652
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"Ma come farà ad esserci bel tempo domani...???" mi domando venerdì sera, mentre fuori il temporale imperversa, brontolando a suon di tuoni......
Speriamo che almeno non sia un'altra immersione nel fango!
Sabato mattina sono ancora ben evidenti i segni degli acquazzoni succedutisi durante la notte, ma in compenso il sole splende indisturbato!
Le mie "socie" arrivano come sempre puntuali all'appuntamento, accompagnate da Mauro C., che abbiamo conosciuto durante alcune escursioni organizzate dal CAI, e che quest'oggi si unisce a noi, motivato dal desiderio di tornare a camminare in montagna.
Andremo al Rifugio Buzzoni seguendo l'itinerario percorso da Silvia e Andrea lo scorso gennaio.
Parcheggiata l'auto ad Introbio, imbocchiamo il sentiero n.19, che sale subito ripido nel bosco e che in alcuni tratti taglia versanti piuttosto esposti, il cui passaggio viene facilitato da catene.
Questo è un sentiero che molti non apprezzano, forse perchè attraversa un tratto di bosco buio e tetro, solcato da canaloni franosi.....ma a me non dispiace per niente!
Sarà forse per il piacere di essere in giro o forse perchè anche qui, come dappertutto, riesco a percepire chiaramente i primi segnali di primavera: visioni, luci e suoni che stavo per dimenticare.
Come può non meravigliare un vecchio bosco di faggi che sta riprendendo vigore e vitalità!
Arrivati all'Alpe Te incrociamo il sentiero n.25, che percorreremo in discesa, e a questo punto sappiamo di essere ormai abbastanza vicini alla meta.
Infatti saliamo per una quarantina di minuti finchè, proprio all'ultimo momento, compare la sagoma del Rifugio.
Il Passo di Ganzaddo non è lontano e quindi decidiamo di procedere.....
Devo dire che ne vale la pena, perchè il tragitto è breve e siamo ripagati da una bella panoramica su montagne e valli circostanti.
In un attimo siamo di ritorno al Rifugio, piccolo, ma caloroso e accogliente!
Visto che siamo in pochi decidiamo di approfittare della cucina dei gestori, un piccolo contributo che mi sento di dover dare per la sopravvivenza di questi posti poco frequentati.
Siamo una decina di persone, tutte intorno allo stesso tavolo e quindi diventa quasi obbligatorio conversare con gli altri, scambiandosi idee e opinioni su sentieri e itinerari della zona.
Decido che tornerò in questo posto, magari salendo da Moggio o da Barzio.....
Intanto facciamo onore all'unico piatto che ordiniamo: ottimo!
E' da poco passata l'una quando iniziamo l'avvicinamento verso Introbio e mando un messaggio a Silvia, con la quale mi ero accordata la sera prima, per decidere dove incontrarci e fare una chiacchierata insieme.
Un veloce scambio di sms ci fa mettere d'accordo su ora e luogo dell'appuntamento.....
Il sentiero che percorriamo in discesa è lungo ma, un passo dopo l'altro, senza fretta, ritorniamo al punto di partenza.
Con Silvia ci incontriamo a Ballabio, dove facciamo la conoscenza di Kyra, che ci accoglie festosamente, dimostrando di gradire la nostra compagnia.
Facciamo quattro chiacchiere, sorseggiando ognuno il proprio "elisir", e poi ci rituffiamo nel traffico del sabato pomeriggio per tornare a casa......
Un'altra giornata che non è andata sprecata!
Con me hanno camminato: Esilde, Marika, Mauro C.
Speriamo che almeno non sia un'altra immersione nel fango!
Sabato mattina sono ancora ben evidenti i segni degli acquazzoni succedutisi durante la notte, ma in compenso il sole splende indisturbato!
Le mie "socie" arrivano come sempre puntuali all'appuntamento, accompagnate da Mauro C., che abbiamo conosciuto durante alcune escursioni organizzate dal CAI, e che quest'oggi si unisce a noi, motivato dal desiderio di tornare a camminare in montagna.
Andremo al Rifugio Buzzoni seguendo l'itinerario percorso da Silvia e Andrea lo scorso gennaio.
Parcheggiata l'auto ad Introbio, imbocchiamo il sentiero n.19, che sale subito ripido nel bosco e che in alcuni tratti taglia versanti piuttosto esposti, il cui passaggio viene facilitato da catene.
Questo è un sentiero che molti non apprezzano, forse perchè attraversa un tratto di bosco buio e tetro, solcato da canaloni franosi.....ma a me non dispiace per niente!
Sarà forse per il piacere di essere in giro o forse perchè anche qui, come dappertutto, riesco a percepire chiaramente i primi segnali di primavera: visioni, luci e suoni che stavo per dimenticare.
Come può non meravigliare un vecchio bosco di faggi che sta riprendendo vigore e vitalità!
Arrivati all'Alpe Te incrociamo il sentiero n.25, che percorreremo in discesa, e a questo punto sappiamo di essere ormai abbastanza vicini alla meta.
Infatti saliamo per una quarantina di minuti finchè, proprio all'ultimo momento, compare la sagoma del Rifugio.
Il Passo di Ganzaddo non è lontano e quindi decidiamo di procedere.....
Devo dire che ne vale la pena, perchè il tragitto è breve e siamo ripagati da una bella panoramica su montagne e valli circostanti.
In un attimo siamo di ritorno al Rifugio, piccolo, ma caloroso e accogliente!
Visto che siamo in pochi decidiamo di approfittare della cucina dei gestori, un piccolo contributo che mi sento di dover dare per la sopravvivenza di questi posti poco frequentati.
Siamo una decina di persone, tutte intorno allo stesso tavolo e quindi diventa quasi obbligatorio conversare con gli altri, scambiandosi idee e opinioni su sentieri e itinerari della zona.
Decido che tornerò in questo posto, magari salendo da Moggio o da Barzio.....
Intanto facciamo onore all'unico piatto che ordiniamo: ottimo!
E' da poco passata l'una quando iniziamo l'avvicinamento verso Introbio e mando un messaggio a Silvia, con la quale mi ero accordata la sera prima, per decidere dove incontrarci e fare una chiacchierata insieme.
Un veloce scambio di sms ci fa mettere d'accordo su ora e luogo dell'appuntamento.....
Il sentiero che percorriamo in discesa è lungo ma, un passo dopo l'altro, senza fretta, ritorniamo al punto di partenza.
Con Silvia ci incontriamo a Ballabio, dove facciamo la conoscenza di Kyra, che ci accoglie festosamente, dimostrando di gradire la nostra compagnia.
Facciamo quattro chiacchiere, sorseggiando ognuno il proprio "elisir", e poi ci rituffiamo nel traffico del sabato pomeriggio per tornare a casa......
Un'altra giornata che non è andata sprecata!
Con me hanno camminato: Esilde, Marika, Mauro C.
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