Zucco del Corvo, Cima del Corvo, Monte Foppabona, Zucco di Cam, Zuc di Valbona da Introbio

Escursione facile con condizioni normali, anche se un po' lunga per dislivello e sviluppo. Con neve, sopratutto se cotta dal sole come in questi giorni, le difficoltà aumentano per via delle cornici e dei traversi su versanti ripidi che vanno evitati. L'unico punto delicato è la discesa dallo Zucco del Corvo: non si può seguire il sentiero per il Passo del Toro (traverso innevato esposto), quindi si scende per la cresta N e poi in una specie di canale prima di recuperare il sentiero che traversa fino alla bocchetta (catene parzialmente sepolte dalla neve e un po di esposizione).

Dal piazzale, si prende il sentiero che parte poco a sinistra della caserma dei carabinieri che sale nel bosco prima abbastanza ripido e poi con qualche traverso, fino alle Baite di Nava, dove al bivio tra sentieri, si tiene la sinistra, seguendo le indicazioni per il Rif. Buzzoni. Da qui inizia un lungo traverso che con qualche sali-scendi, fa attraversare tre vallette. Dopo l'ultima, si risale decisi nel bosco con una serie di tornanti fino a scollinare in prossimità dell'Alpe Te, dove al bivio si tiene la destra, sempre seguendo le indicazioni per il rifugio. Da qui, in breve si raggiunge il rifugio (1590mt; 1h50min) e il Passo di Gandazzo (1650mt), posto a circa 10min dal rifugio.
Dal passo, si svolta in direzione N e si risale per ampio sentiero il ripido versante erboso dello Zucco del Corvo (1973mt; 2h50min), passando anche qualche facile roccetta e chiazza di neve. Dalla cima, non è possibile seguire il sentiero che aggira sul versante E lo zucco (Passo del Toro) a causa della neve abbandonante e marcia che richiederebbe di fare dei delicati ed esposti traversi. Scendiamo quindi per la cresta N (catene), cercando la via migliore tra arbusti e canalini parzialmente innevati. Una volta ricongiunti con il sentiero che arriva dal passo, rimane un breve tratto in traverso, sempre delicato per via della neve marcia ma con esposizione molto minore. Raggiunta la bocchetta si risale il pendio erboso che in breve porta alla vetta della Cima del Corvo (o Monte del Corvo, 2062mt). Sempre seguendo il filo di cresta, rimanendo appoggiati un poco a destra per evitare le cornici, si raggiunge il Monte Foppabona (2084mt; 3h20min) e quindi si ridiscende fino alla Bocchetta di Foppabona per poi risalire la lunga cresta E dello Zucco di Cam facendo attenzione alle cornici sul lato N (2193mt; 4h). Per la discesa dallo zucco, si segue la cresta N, sempre facendo attenzione alle cornici sul lato sinistro e al versante ripido sul lato destro, fino alla Bocchetta di Valbona, da cui, per tracce di sentiero, si sale rapidamente all'ultima vetta di giornata, lo Zuc di Valbona (2132mt; 4h25min). Ridiscesi dal versante opposto (N), si arriva al Passo di Camisolo e quindi al Rif. Grassi (1987mt; 4h35min).
Per la discesa, si segue l'ampia traccia che dal rifugio ripassa per il Passo di Camisolo e scende in Val Biandino, passando per il Rifugio Pio X e il Rifugio Tavecchia. Raggiunto quest'ultimo, si rientra a Introbio seguendo la strada carrabile della Val Biandino (o seguendo il sentiero sul lato opposto della valle).