Rifugio Buzzoni - Grassi, 1590 m - 1987 m, Zucco di Cam, 2193 m


Publiziert von viciox , 13. Juni 2018 um 21:47.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:10 Juni 2018
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 1939 m
Abstieg: 1939 m
Strecke:20.4 km
Kartennummer:OpensStreetMap GPS64S

Una piccola premessa prima del racconto. Il titolo non è degno del giro realmente fatto che include 2 rifugi e 4 cime. In ordine di percorrenza, partendo da Introbio, raggiungerò il rifugio Buzzoni 1562 m, la Cima del Corvo 2062 m, il Monte Foppabona 2084 m, lo Zucco di Cam 2193 m, lo Zuc di Valbona 2132 m e il rifugio Grassi 1987 m per poi tornare a Introbio.

Nell'incertezza se andare in Svizzera o in Italia decido di restare nel Bel Paese, così cerco una bella meta per sfruttare un weekend meteorologicamente stabile. La scelta ricade sulla Valsassina in una zona dove sono già stato diversi anni fa per salire al Pizzo dei 3 Signori. Mi “invento” il giro studiando le cartine e le tracce sulle mappe Gps.


 

Parto da Introbio dal piazzale di fronte alla caserma dei carabinieri. Una segnavia verticale indica il percorso da seguire 19, 14A e 14 che sale subito ripidamente lungo una carrareccia e mi porta in breve tempo, circa 30 minuti, al passo di Nava. Da qui proseguo a sinistra su strada pianeggiante per poi risalire nel bosco e attraversare diverse gole umide e insidiose da percorrere con passo sicuro e superare diversi saliscendi, fino all'Alpe Te quotata 1386 metri. Qui il sentiero si ricongiunge col numero 25 proveniente anch'esso da Introbio. In poco tempo arrivo al rifugio Buzzoni che sorge su una bellissima terrazza panoramica con vista sulla Valsassina e sul gruppo delle grigne. Faccio una breve sosta di ristorazione e poi riparto per il vicino Passo del Gandazzo che raggiungo in pochi minuti. Numerose persone salgono dalla bergamasca dopo aver parcheggiato comodamente in prossimità del Rifugio Trifoglio, poco sopra la località di Valtorta. La vista dal passo verso est è semplicemente incantevole! A sinistra il sentiero sale ripidamente al passo del Toro a quota 1950; ora la traccia con diversi saliscendi conduce al rifugio Grassi.
 


 

Io decido di rendere il percorso piu' interessante e faticoso percorrendo la cresta che si sviluppa sulla sinistra e tocca ben quattro cime. La prima è la Cima del Corvo 2062 m, un panettone la cui discesa verso nord avviene per un piccolo canalino erboso mediamente ripido. A seguire il Monte Foppabona 2084 m, altro panettone erboso che mi porta facilmente alla Bocchetta di Foppabona, 1985 m. Senza traccia obbligata inizio la salita allo Zucco di Cam la cui cima quotata 2046 m ospita un ometto con croce. La discesa verso nord regala qualche semplice passaggio su rocce attrezzato di catene, in realtà piu' semplice di quanto si possa pensare. Raggiungo la bocchetta di Valbona; verso est si sviluppa la traccia per il rifugio Grassi, verso ovest il sentiero n°34 che scende verso la val Biandino. Di fronte a me si erge la ripida e rocciosa cresta per lo Zuc di Valbona; la risalgo con qualche passaggio di 1° grado per una cinquantina di metri, poi su terreno erboso raggiungo la massima elevazione e ridiscendo dal ripido e friabile pendio nord che mi accompagna al passo del Camisolo, 2020 m. In un attimo raggiungo il rifugio Alberto Grassi, 1987 metri, dove sosto e ristoro nuovamente godendo di un bel sole.

 

Parto nuovamente verso il passo del Camisolo e aggiro lo Zucco di Valbona in senso antiorario fino a raggiungere, su traccia molto esile e a tratti poco evidente, la miniera di Valbona che supero per tornare in prossimità della bocchetta di Valbona e ricongiungermi al sentiero numero 34. Il sentiero è stato marcato di recente e nonostante il suo fondo sia molto irregolare si riesce a scendere tranquillamente fino a quota 1700 metri dove sorge una bella e piccola baita. Da qui in avanti, complice anche la vegetazione molto più folta e il sentiero sempre piu' sconnesso, la discesa si fa impegnativa. Raggiungo con attenzione e non senza fatica la strada sul fondovalle della Val Biandino che mi consente un facile rientro verso Introbio.
 



 

Strada facendo le fresche acque del torrente Troggia mi invogliano a rinfrescarmi i piedi che devono sbollire a quasi 2000 metri di dislivello percorsi; purtroppo, vaste e continue aree di acqua ristagnante ricca di schiuma mi fanno desistere dalla voglia. Un peccato che una valle cosi bella e selvaggia sia inquinata senza controllo e controlli dagli innumerevoli rifugi e attività a monte di essa.

Complessivamente è stata un'ottima e divertente gita, molto impegnativa, in una zona a tratti selvaggia e a tratti molto frequentata. Consigliata... a chi se lo puo' permettere!
 


Tourengänger: viciox


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Kommentare (4)


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blepori hat gesagt:
Gesendet am 14. Juni 2018 um 08:56
quando ne titolo non ci stanno tutte le cime fatte in giornata il giro è bello lungo! Ciao Benedetto

viciox hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Juni 2018 um 21:27
Confermo!! :-)

numbers hat gesagt: Complimenti!
Gesendet am 14. Juni 2018 um 10:39
Che girone.....

Mario

viciox hat gesagt: RE:Complimenti!
Gesendet am 14. Juni 2018 um 21:27
Già, non male... e la zona permetteva molto di piu!


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