Monte Foppabona
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Con Manuela partiamo dal parcheggio di fronte ai Carabinieri di Introbio seguendo i segnavia per il Rifugio Buzzoni. Il sentiero si snoda attraverso vallette, boschi di faggi, compie qualche breve discesina ed infine conduce al bel rifugio posto su uno splendido balcone con ottima visuale sulle Grigne. Dal rifugio in breve si raggiunge il Passo del Gandazzo, dove termina la nostra "solitudine".
Seguendo il battuto sentiero 101, ci dirigiamo verso il Passo del Toro, breve discesina e poi lasciamo il sentiero per risalire la dorsale erbosa convinti di salire sul Monte Foppabona. In realtà la prima elevazione sembrerebbe essere il Monte del Corvo, il Foppabona è ben visibile poco più avanti. Senza difficoltà, sempre su dorsale, raggiungiamo la nostra cimetta.
Un prima discesa ci porta alla Bocchetta di Foppabona e poi alla omonima baita, dove facciamo una bella pausa. Un simpatico e socievole gruppetto di persone "diversamente giovani" ci indicano il sentiero di discesa, segnato sulla Kompass ma in modo non del tutto corretto. Passato il primo tratto di prato dove il tracciato non è molto evidente, il sentiero diventa più marcato supportato dai bolli e da qualche ometto.
Il percorso transita sotto le pendici sud dello Zucco di Cornisella e arriva ad una baita, presumo Baita Pianca. Qui distratti, probabilmente non vediamo il sentiero che taglia per i boschi e seguiamo la noiosa strada sterrata che scende fino a poco sopra Introbio dove troviamo un sentiero segnalato che ci riporta in paese.
Seguendo il battuto sentiero 101, ci dirigiamo verso il Passo del Toro, breve discesina e poi lasciamo il sentiero per risalire la dorsale erbosa convinti di salire sul Monte Foppabona. In realtà la prima elevazione sembrerebbe essere il Monte del Corvo, il Foppabona è ben visibile poco più avanti. Senza difficoltà, sempre su dorsale, raggiungiamo la nostra cimetta.
Un prima discesa ci porta alla Bocchetta di Foppabona e poi alla omonima baita, dove facciamo una bella pausa. Un simpatico e socievole gruppetto di persone "diversamente giovani" ci indicano il sentiero di discesa, segnato sulla Kompass ma in modo non del tutto corretto. Passato il primo tratto di prato dove il tracciato non è molto evidente, il sentiero diventa più marcato supportato dai bolli e da qualche ometto.
Il percorso transita sotto le pendici sud dello Zucco di Cornisella e arriva ad una baita, presumo Baita Pianca. Qui distratti, probabilmente non vediamo il sentiero che taglia per i boschi e seguiamo la noiosa strada sterrata che scende fino a poco sopra Introbio dove troviamo un sentiero segnalato che ci riporta in paese.
Tourengänger:
Andrea!

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