Muttekopfhütte (1934 m)


Publiziert von siso , 19. März 2013 um 11:45.

Region: Welt » Österreich » Nördliche Ostalpen » Lechtaler Alpen
Tour Datum:16 März 2013
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: A 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 600 m
Abstieg: 1026 m
Strecke:Parcheggio Hoch-Imst (1050 m) – prima tratta della seggiovia Untermarkter Alm Bahn (1491 m) – Latschenhütte (1623 m) – Muttekopfhütte (1934 m) – Latschenhütte (1623 m) – Obermarkter Alm (1580 m) – Opferstockweg – Parcheggio Hoch-Imst (1050 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Feldkirch – Tunnel dell’Arlberg – Autostrada A12 – Uscita Imst/Pitztal – Hoch-Imst.
Unterkunftmöglichkeiten:Hoch-Imst; Latschenhütte; Muttekopfhütte.
Kartennummer:Alpenvereinskarte 3/4 – Lechtaler Alpen, Heiterwand und Mutterkopfgebiet – 1:25000.

Ottime condizioni meteo per la mia prima escursione sulle Alpi della Lechtal (Lechtaler Alpen) in Tirolo.

Inizio dell’escursione: ore 9:45

Fine dell’escursione: ore 14:45
 

Parcheggio sul grande piazzale di Hoch-Imst, località sciistica ideale per le famiglie, sita a partire dai 1000 m di quota, su su fino alla montagna di casa, il Muttekopf (2774 m).

In auto ho sia gli sci da discesa sia quelli per le pelli di foca ed anche le racchette da neve.

Scelgo le ciaspole; meta prevista: la Muttekopfhütte.

Acquisto un biglietto per la salita della prima tratta in seggiovia; costo: 7,20 €. Risparmio così circa un’ora e un quarto di cammino; non male, considerando che alla fine dell’escursione dovrò sciropparmi diverse ore d’auto per rientrare in Ticino.

È una giornata radiosa. Dalla seggiovia vedo una lunghissima pista per slittini su rotaia. Si tratta dell’Alpine Coaster Imst, le montagne russe alpine più lunghe del mondo. La discesa, che dura circa 12 minuti, è sconsigliata a chi ha i nervi deboli. Il percorso è lungo 3,5 km ed offre curve a 90°, 25 onde e 16 salti fino a 5 m in profondità.

Ai margini della pista di sci vedo numerosi sciescursionisti che risalgono il pendio in maglietta con maniche corte. E pensare che alla partenza dalla Pitztal, questa mattina la temperatura era di –12°C.

All’arrivo all’Untermarkter Alm (1491 m) noto immediatamente che un ristorante è ridotto in ceneri: è bruciato il 19 dicembre scorso.

Alle 10:15 circa mi avvio in direzione della Latschenhütte, un ritrovo molto frequentato dagli sciatori, visto che si trova in prossimità di una pista di sci, lungo un percorso invernale per escursionisti. Non c’è una nuvola: condizioni meteo ottimali! Il paesaggio è caratterizzato da abeti e da magnifici macigni di conglomerato. Dopo circa mezz’ora di cammino raggiungo la Latschenhütte (1623 m). Un bellissimo tronco scolpito accoglie i clienti del rifugio-ristorante: è una vera opera d’arte. L’amata montagna di casa degli abitanti di Imst è già visibile: il Muttekopf (2774 m) domina la valle. Benché sia spesso interessata dalle slavine, è un’ambitissima meta per gli amanti del fuoripista. Sono l’unico escursionista con le ciaspole. Dopo la sosta caffè alla Latschenhütte ritorno per 200 m fino al ponticello sul Malchbach, quindi monto le ciaspole e seguo le tracce in direzione Nord-Ovest. Il paesaggio è incantevole: stupendi i monoliti di conglomerato ricoperti di uno strato di circa 40 cm di neve.

La neve regge bene anche con le racchette, anzi sono molto più veloce che con gli sci. Supero uno sciescursionista attempato, visibilmente affaticato. Non lo rivedrò più. In circa tre quarti d’ora dalla partenza dalla Latschenhütte raggiungo la Muttekopfhütte (1934 m).
 


                                                  Willkommensdrink

Andreas, il guardiano, mi offre il “grappino di benvenuto”. Bel gesto che sottolineo con una foto ricordo. Si sta bene seduti all’esterno. Scambio qualche impressione con dei “locals”. Sono orgogliosi che sia venuto da così lontano per visitare le loro montagne. Chiedo informazioni per la salita alla loro “Hausberg”, dopo di ché mi congedo con la promessa di ritornarci.

 

Mi illudo che la discesa sia molto più veloce della salita. Come al solito cerco una via alternativa, il consueto “anello” che dovrebbe dare uno pizzico di sale e pepe all’escursione. Di fatto, l’anello diventa un lunghissimo giro, che mi porta più volte a dubitare della correttezza del tracciato. Percorro circa 8 km, in confronto ai poco più di 5 km per la salita.

 

Il primo impatto con le Alpi della Lechtal mi ha pienamente soddisfatto. Non poteva essere altrimenti con un paesaggio tanto bello e con tali condizioni meteorologiche.

 

Tempo di salita: 2 h

Tempo totale: 5 h

Dislivello in salita: 600 m

Dislivello in discesa: 1026 m

Sviluppo complessivo: 15,2 km

Difficoltà: WT2

LWD (Lawinenwarndienst Tirol): 2.

Copertura della rete cellulare: buona


Tourengänger: siso


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